North West 200 – Hickman piega Seeley, i risultati delle prime gare

Giovedì 17 maggio, costa settentrionale dell’Irlanda del Nord. Il sole splende alto nel cielo e, dopo le qualifiche di questa mattina della North West 200, si preannuncia una serata di gare densa ed emozionante, come poi effettivamente sarà, dall’inizio alla fine. 

Supersport Race 

Lee Johnston e Adam McLean a Black Hill (foto: Chris Usal)

Alle ore 17.45 locali tutti in piedi per l’inno britannico e poi via alla prima gara di questa edizione 2018 della North West 200. In pole la Yamaha EHA di Alastair Seeley, seguita dalla Triumph 675 di Martin Jessopp e dalla Zx-6R Silicone di Dean Harrison. Assente Peter Hickman, non qualificatosi sulla 675 Trooper by Iron Maiden, presente invece alla sua primissima North West il newcomer italiano Daniele Giorgini.

Al via è Martin Jessopp che porta la sua Triumph Riders Motorcycles davanti a Seeley, ma per poco: il pilota di Yeovil arriva lungo a Millroad Roundabout, colpisce le barriere e finisce a terra bloccando chi gli stava immediatamente dietro: ne fa le spese in particolare Dean Harrison, che ripartirà in 12^ posizione. Molti piloti, visto il fattaccio, vanno dritti alla rotonda, alcuni senza fermarsi a mettere il piede a terra, incorrendo così in una penalità di 10 secondi. Dalla pazzesca situazione esce favorito Alastair Seeley, che in sella alla R6 EHA si riporta al comando della corsa tallonato dal giovane Adam McLean su Kawasaki McAdoo; seguono Lee Johnston, Dan Cooper, Gary Johnson, James Hillier e Conor Cummins. Descrivere questa gara, come molto spesso accade alla North West 200, è piuttosto difficile: i sorpassi sono innumerevoli, il gioco delle scie fondamentale, ma la costante sarà sempre e solo una, il recordman di vittorie al “Triangle”, Alastair Seeley.

Primo passaggio, lungo lo spettacolare tratto di Black Hill Lee Johnston porta il CBR Padgett’s davanti a McLean, per poi andare a prendere anche “the wee wizard” nel rettilineo che porta a University Corner all’inizio del secondo giro; i due sono vicinissimi e le riprese dall’elicottero li mostrano quasi gomito a gomito. Seeley si riprende la leadership risalendo verso la chicane di Mather’s Cross, mentre alle spalle dei due nordirlandesi succede di tutto: è la Kawasaki verde e bianca di Jimbo Hillier a farsi strada dopo una gran rimonta fino alla terza piazza e addirittura a passare Johnston a Juniper’s Chicane. Scompare dai “radar” invece Adam McLean, mentre si registrano il ritiro in pit lane di Michael Dunlop (Honda MD Racing) e la caduta senza conseguenze di Davey Todd (Honda Cookstown/BE). Il terzo e quarto passaggio sono caratterizzati da una bagarre al vertice letteralmente infuocata, con Dean Harrison che ha ormai raggiunto il gruppo di testa e si porta addirittura davanti a tutti. Pazzesco! E’ il suo turno ora per dare del filo da torcere a Seeley: mentre il pilota BSB sfrutta l’esperienza e il gioco delle scie, apparentemente senza forzature, il giovane Harrison si concentra su staccate da brivido, come quella ai limiti del possibile a Metropole, grazie alla quale prende le redini della corsa. Quinto passaggio, il quartetto è di nuovo compatto ed è praticamente impossibile fare una previsione su chi sarà il vincitore… se non si conoscesse la storia recente della North West 200. Dopo un ennesimo giro di pura bagarre e continui sorpassi, infatti, al sesto ed ultimo passaggio Alastair Seeley “cambia marcia” e saluta la compagnia: in uscita dalla chicane sul traguardo va a toccare il marciapiede ed inizia a spingere davvero. Dopo 8 miglia praticamente in solitaria, il pilota di Carrickfergus va a vincere questa gara Supersport, arrivando all’incredibile cifra di 22 vittorie alla North West 200; preciso, inesorabile, intelligente, in attesa dell’ultimo giro prima di fare sul serio, è lui il re assoluto del “Triangle”! La seconda piazza va a James Hillier sulla Zx-6R JG Speedfit Quattro Plant, mentre terzo è Lee Johnston sulla Honda di Clive Padgett. Delusione per Harrison, scivolato infine al quarto posto; alle sue spalle Gary Johnson, Conor Cummins, uno straordinario Ian Hutchinson su Honda Padgett’s, Dan Cooper, James Cowton e Dan Kneen. Traguardo e 33^ posizione finale per Daniele Giorgini: missione compiuta!

 

Superstock Race 

Peter Hickman centra la sua prima vittoria alla North West 200 (foto: Diego Mola)

Dopo un veloce podio, in griglia le Superstock, di nuovo con Alastair Seeley davanti a tutti, questa volta su Tyco BMW by TAS, affiancato a Harrison e Michael Dunlop. Ma le 1000cc dovranno aspettare almeno mezzora: rottura del motore della Kawasaki di Xavier Denis nel warm-up lap e di nuovo olio sul tracciato. La classe Stock alla North West 200 vanta un record di soli 7 decimi più lento rispetto alle Superbike, giusto per capire che poca differenza ci sia tra le due classi.

Al via, a sorpresa è Peter Hickman su Smiths BMW a bruciare la prima fila e portarsi in testa seguito da Hillier, Michael Dunlop e Rutter, con Seeley scivolato in quinta piazza. Ma per poco: a Mather’s Cross, tratto in cui Seeley guida egregiamente, “the wee wizard” scavalca Rutter, mentre più avanti, al Metropole, Michael Dunlop passa Hillier all’esterno e mettendosi alla caccia di Hickman. Come detto, sul “Triangle” il gioco delle scie è fondamentale e così, lungo il rettilineo che da Portstewart conduce a Coleraine, è James Hillier a mettersi tutti alle spalle, con Michael Dunlop dietro di lui e Hickman scivolato terzo; a Mather’s Cross, luogo della scomparsa di Robert Dunlop nel 2008, è proprio il figlio Michael ad azzardare il sorpasso e portarsi in testa. Harrison, Seeley ed il compagno Kneen, però, non sono lontani.

Mentre Hickman si libera della Kawasaki JG Speedfit del connazionale Hillier, “Deano” e Kneen sono protagonisti di un dritto a Juniper’s Chicane, con Harrison che non si ferma ad appoggiare a terra il piede e riceverà una penalità di 10 secondi. Seeley si ritrova dunque in terza piazza, Hillier quarto ed il fenomenale Rutter quinto. Terzo passaggio, il solito Alastair cerca di ribaltare la situazione e si mette alle spalle prima Hickman e poi Michael Dunlop: da questo momento a contendersi la leadership saranno “Hicky” e Seeley, che si scambieranno le posizioni sia grazie al gioco delle scie, sia in staccata: al Metropole passa Seeley, sul rettilineo di University è di nuovo Hickman davanti, Seeley ribatte al Magic Roundabout, fino ad arrivare all’ultimo passaggio mozzafiato: Michael Dunlop si trova saldamente in terza piazza, mentre Hickman è ormai negli scarichi della BMW di Moneymore. Migliaia di occhi si stano preparando all’ennesimo trionfo del pilota di Carrickfergus, ma Hicky compie il miracolo: a Juniper’s Chicane, prima del traguardo, infila Seeley con una mossa decisa, con Alastair costretto a rialzare la moto e vedere l’inglese classe 1987 prendersi la sua prima vittoria in carriera alla North West 200. Fantastico! Al parco chiuso nessuna tensione tra i due colleghi del BSB, ma solo tanti complimenti. Di pochissime parole invece Michael Dunlop, in terza piazza sulla BMW MD Racing: al giornalista che gli chiede una parola sul decimo anniversario della morte del padre Robert, risponde: “Non serve che me lo ricordi, me lo ricordo già io tutti i giorni”… Quarto posto per un velocissimo Michael Rutter, poi James Hillier, Dean Harrison, Lee Johnston, Gary Johnson, Sam West e Derek McGee. Sedicesimo posto per il nostro Stefano Bonetti sulla sua S1000RR. Nota particolare: dopo essersi fermato a fare rifornimento al benzinaio di Portrush durante le qualifiche (!!!) l’australiano Davo Johnson è stato penalizzato con una partenza dall’ultima casella, terminando però con un fantastico 11° posto.

 

Supertwin

Martin Jessopp riesce a piegare la velocissima Paton nella classe Supertwin (foto: Chris Usal)

Attenzione attenzione, nella gara delle bicilindriche 650cc le moto italiane sono ben due: la Paton S1 del Team ILR di Ian Lougher guidata dal giovanissimo Joey Thompson e la 650cc costruita da Francesco Faraldo e guidata dall’inglese Rikki McGovern. E, a sorpresa, almeno per la North West, la Paton darà spettacolo assoluto.

Ultima gara di giornata per oggi, ormai al tramonto sul triangolo Portstewart-Coleraine-Portrush; in pole è il vincitore 2017 Martin Jessopp sulla ER6 Riders Motorcycles, ma al via è il giovanissimo Adam McLean con la Kawasaki Roy Hanna Motors ad affrontare la prima curva davanti a tutti; lo seguono James Cowton (Kawasaki McAdoo), il veterano Jeremy McWilliams (Kawasaki KMR) e Martin Jessopp. Ma ecco che lungo il rettilineo che porta a University Corner sbuca dal nulla la verde Paton: Joey Thompson vola letteralmente, non solo passando tutti gli avversari ma creando subito un gap impressionante. Lo stesso copione si ripeterà per tutti i quattro giri di gara: sul guidato il gruppo si da battaglia, ma di motore non c’è storia, la Paton ha una supremazia schiacciante, tanto che qualcuno insinua che non sia perfettamente regolare.

In uno spettacolo di sorpassi non si può fare a meno di notare che il cinquantaquattrenne “Jeeza” McWilliams lotta con due ventenni, Thompson e McLean, con una carica invidiabile. Al secondo giro, nel tratto guidato di Millroad Roundabaout è McLean a riportarsi in testa, scivolando poi ultimo del gruppo quando la Kawasaki McAdoo, la KMR e la Paton succhiano la scia. Ma il motore non basta: più lento in curva, “Yorkshire” Thompson viene agganciato dal ben più esperto Martin Jessopp, che all’ultimo passaggio non si lascia sfuggire la S1 sul lungo rettilineo verso Coleraine e dopo il Magic Roundabout si porta con forza gomito a gomito con Thompson. Di nuovo, il rettilineo verso Portrush è teatro di un ennesimo allungo Paton, ma al Metropole il trentatreenne di Yeovil mette in scena un sorpasso magistrale su Thompson e si prende la prima posizione; ma non è finita qui, perchè la Paton può sfruttare un altro tratto di pura velocità, quello successivo a Black Hill, e Thompson non se lo lascia sfuggire. Il ventenne inglese esce però male da Juniper’s Chicane affiancato da Jessopp, è costretto a rialzare la moto lasciando spazio a Martin e facendosi beffare la seconda posizione anche da Jeremy McWilliams. Questa pazzesca gara Supertwin viene perciò vinta da Martin Jessopp, che raggiunge i tre trionfi al “Triangle”; secondo posto (e alziamoci in piedi) per il veterano Jeremy McWilliams sulla KMR preparata dall’amico Farquhar, mentre la fantastica Paton con l’incredibile Joey Thompson si piazza al terzo posto. Quarto Adam McLean, quinto James Cowton, poi Chris Elkin, Victor Lopez, Darren Cooper, Micko Sweeney e Denver Robb.

Appuntamento a sabato con un’intera giornata di gare alla North West 200!

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2 reazioni a North West 200 – Hickman piega Seeley, i risultati delle prime gare

  1. Massimiliano ha scritto:

    Ho visto le gare in streaming sul sito della BBC, se potete non perdetevi quelle di sabato, semplicemente al mondo non c’è niente di simile !
    La Paton è un missile mai visto, al TT possono togliersi grandi soddisfazioni anche quast’anno

  2. Franckie ha scritto:

    Ragazzi grazie grazie grazie. Confermo la Paton fa davvero 😱. Quando arriva sabato?

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