Se pensiamo alle gare Sidecar al TT è quasi automatico pensare a lui: per lungo tempo passeggero più vincente nella storia del TT, Dan Sayle annuncia purtroppo il suo ritiro.
Troppo pesanti, infatti, le conseguenze del suo incidente al Classic TT 2018: alle gare come passeggero sidecar, infatti, il manxman Sayle amava affiancare anche alcune gare “Solo” con le piccole cilindrate.
Durante la Lightweight Race al Classic TT di due anni fa, però, un terribile incidente lo aveva messo fuori gioco a Ballaspur, tratto nel quale una brutta caduta aveva messo fine alla carriera di un altro manxman, Richard “Milky” Quayle, nel 2003.
Sayle, in sella alla Yamaha Steelcote Solutions, fu trasportato in elisoccorso al Nobles Hospital di Douglas con numerose ferite: testa, colonna vertebrale, braccia, gambe, polmoni….
I dottori avevano persino palesato la possibilità di non poter più camminare. Figuriamoci correre in moto.
E invece, a distanza di 12 mesi, il trentottenne mannese si è rimesso in sella partecipando alla Southern 100 e al Classic TT 2019, finendo rispettivamente al 6° e 7° posto nella Junior e nella Lightweight Race.
Dopo le gare, chiuso nel suo furgone con importanti dolori fisici, Sayle sapeva che quello sarebbe stato il capolinea. Sia con le moto che con i sidecar; soprattutto con i suoi amati sidecar, perchè i vari infortuni non gli avrebbero più permesso di mantenere le difficili posizioni del passeggero.
La sua carriera è stata costellata di trionfi: il debutto avvenne nel 2002 e il mannese di Sulby si stabilì presto come uno dei passeggeri sidecar più contesi per le corse su strada. 8 i trionfi in carriera al Tourist Trophy (secondo solo a Tom Birchall), assieme a Klaus Klaffenbock, Tim Reeves e Dave Molyneux. Oltre a 3 trionfi al Manx Grand Prix su due ruote. E’ suo invece il record di podi al TT per un passeggero sidecar (14).
Da quell’incidente a Ballaspur nel 2018, però, tutto è cambiato. Non sono incorse solo difficoltà fisiche, ma anche psicologiche. Sayle ha raccontato di aver sofferto di stress post-traumatico per lungo tempo, con flashback che gli impedivano di condurre una vita normale.
Si era imposto di tornare a correre anche per riuscire a superare questa condizione, ma la paura di essere trovato positivo a test antidoping lo aveva indotto a interrompere l’assunzione di antidolorifici. A quel punto, però, sono insorti disturbi del sonno e per riuscire a dormire Dan ha iniziato a bere…
L’obiettivo del Classic TT però lo ha aiutato a rimettersi in piedi, anche solo per rendersi conto che non ce l’avrebbe più fatta a correre. Ma terminando la sua carriera dopo averci provato, ancora una volta.
Che leggenda. Ha sperimentato il meglio ed il peggio delle gare, adesso si goda il meritato “riposo”
Sei un grande!!!! Giusto ora pensare alla propria salute, grande Dan!
Un Gigante !