Tourist Trophy 2013 – Lightweight: James Hillier conquista il suo primo TT davanti a Harrison e Cummins

Oggi, venerdì 7 giugno, è il giorno del gran finale sull’Isola di Man: il Tourist Trophy raggiunge il suo apice per chiudere in bellezza con la Senior TT, per la quale tutti gli occhi sono puntati sulla sfida Michael Dunlop – John McGuinness. Ma prima, la Bikesocial.co.uk Lightweight, che in quanto a spettacolo non ha deluso le aspettative: diverse strategie di gara, rimonte e record. Il giusto mix per una bellissima corsa che ha visto trionfare James Hillier (Quattro Plant Kawasaki), che conquista così il suo primo Tourist Trophy in carriera. 

Condizioni meteo e del tracciato ancora una volta splendide in questa settimana di gare assolutamente “graziata”. Le Lightweight sono pronte a partire, con James Hillier e Cameron Donald a ricevere per primi la “pacca” sulla spalla da parte del marshall; nonostante il suo nome compaia ancora nella entry list, Michael Dunlop ha deciso proprio ieri di dare forfait: moto poco competitiva (Kawasaki ER6 McAdoo) e voglia, probabilmente, di concentrarsi il più possibile su quella che potrà essere la sua quinta vittoria su cinque gare, la Senior TT. I favoriti nella categoria Lightweight sono senza dubbio James Hillier (detentore del giro più veloce nelle prove e secondo lo scorso anno dietro a Ryan Farquhar) e Michael Rutter (terzo nel 2012 e detentore del lap record). Da non scordare, poi, la presenza di Conor Cummins (KMR Kawasaki), Cameron Donald (DP Coldplaning Kawasaki) e un convincente Ivan Lintin (McKinstry Racing Kawasaki).

Giro 1: a Glen Helen è a sopresa Dean Harrison a condurre la gara con soli 0.058 secondi di vantaggio su James Hillier, mentre terzo è Ivan Lintin. Harrison cerca di allungare sui diretti inseguitori, con un ottimo settore dal Cronk-y-Voddy straight fino a Ballaugh Bridge, arrivando al rilevamento con 0.326 secondi su Hillier. Al Sulby speed trap James Hillier vola con la sua Kawasaki, facendo segnare la velocità di 153.9 mph. I frutti di un settore pennellato magistralmente si vedono al rilevamento di Ramsey: è proprio James a comandare la gara con 1.622 secondi su Harrison e 9.008 su Lintin. Si ritira intanto Shaun Anderson a Kirk Michael.

Giunti alla danza dei pit stop, la situazione si fa frenetica: la maggior parte dei piloti opta per un rifornimento subito al termine del primo giro, una strategia adottata da Farquhar lo scorso anno e rivelatasi vincente: si fermano Hillier, Harrison e Donald (proprio Cam si rivela il più veloce nel pit con 29.373 secondi totali), via via seguiti da tutti gli altri. Al contrario, Ivan Lintin, Ian Lougher e Chris Palmer proseguono dritti, sfrecciando lungo Glencrutchery Road e ributtandosi nella gola di Bray Hill. La speranza è che la loro strategia abbia la meglio su quella degli avversari.

In questo primo giro James Hillier fa segnare il lap record (con partenza da fermo!), girando in 19’11”486 alla media di 117.958 mph.

Giro 2: proprio a causa delle diverse soluzioni adottate dai team, a Glen Helen è Ivan Lintin a condurre la gara con 14.530 secondi su James Hillier. Dean Harrison è più attardato, a 26.117 secondi, mentre alle sue spalle si piazzano Chris Palmer (anche per lui una quarta posizione frutto della scelta di fermarsi al termine del secondo giro), Conor Cummins, Ian Lougher, Jamie Hamilton, Michael Rutter e Cameron Donald. Da questo momento Hillier inizia una forsennata rimonta, deciso a riprendersi la prima posizione. James è visibilmente più veloce di Ivan Lintin e guadagna mediamente tre secondi a settore. Al rilevamento di Ballaugh il distacco è sceso a 11.419, a Ramsey è di 7.401 secondi, al Bungalow 4.134, a Cronk-ny-Mona 2.275. Hillier infila le curve del Mountain, una dopo l’altra, con una precisione estrema, confermando la positiva settimana di gare che ha vissuto fino ad ora. Al termine di questo passaggio Lintin si ferma per il pit stop, ma Hillier non aspetta e passa dal Grandstand già in testa. L’inglese gira in 116.033 mph, di nuovo sotto il record di Rutter dello scorso anno nonostante la sosta ai box. Incredibile.

Durante questo passaggio si ritira Olie Linsdell a Ballacraine, mentre viene riportato un incidente in pit lane. Nella parte finale dei box, durante un rifornimento, una moto prende fuoco. Fortunatamente nulla di grave.

Giro 3: ultimo passaggio, a Glen Helen i conti tornano e James Hillier comanda di nuovo sia sul tracciato che nella classifica dei tempi con 21.345 secondi di vantaggio su Dean Harrison; seguono Cummins (+46.949), Lintin, Hamilton, Rutter, Donald, Palmer, Johnston, Lougher e Russ Mountford. L’ultimo giro di Hillier, in sella alla sua Kawasaki Supertwin, è qualcosa di magistrale. Tempi alla mano, rifila costantemente 3 o 4 secondi ai diretti inseguitori: Rhencullen, Orrisdale, Alpine, Ballacobb. Hillier è un missile. Al Ballaugh Bridge aumenta il proprio vantaggio di un paio di secondi e passa dal Sulby speed trap alla velocità di 154.6 mph. Al rilevamento di Ramsey, Harrison è staccato di 25 secondi; solo 2 secondi separano invece il manxman Conor Cummins e Ivan Lintin: la lotta per il terzo posto è apertissima. Prosegue imperterrita la marcia trionfale di Hillier che estende il suo vantaggio al Bungalow (29.399 secondi) e a Cronk-ny-Mona (31.799), tagliando il traguardo con 33.518 secondi su Dean Harrison e 56.664 su Conor Cummins, terzo. Seguono Ivan Lintin, Jamie Hamilton, Michael Rutter, Cameron Donald, Chris Palmer e Russ Mountford.

Dominando la gara delle Lightweight, James Hillier conquista così il suo primo Tourist Trophy in carriera, battendo ad ogni giro il lap record precedente, concludendo con uno strabiliante 119.129 mph, ovvero 19″00’168.

Ottima la prestazione anche del giovanissimo Dean Harrison, che sale per la prima volta sul podio al Tourist Trophy. Un grande piacere, poi, rivedere Conor Cummins nei primi tre; durante la conferenza stampa, Conor ringrazia tutte le persone che lo hanno aiutato nella sua faticosa ripresa dopo il terribile incidente del 2010.

Classifica completa Bikesocial.co.uk Lightweight 

(Fonte foto: J. Jackson)

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