Da qualche giorno circolavano rumors per nulla positivi riguardo lo svolgimento effettivo della Scarborough Spring Cup della prossima settimana. La mancanza di entry list, accrediti stampa e persino risposte alle mail e sui social media da parte degli organizzatori aveva già fatto temere il peggio.
Ed è di poco fa la comunicazione ufficiale da parte dell’ACU: la Scarborough Spring Cup, prima tappa stagionale
all’Oliver’s Mount, che si sarebbe dovuta tenere il weekend del 21/22 aprile, è stata cancellata.
Ad una sola settimana di distanza dall’evento, con conseguenti malumori da parte di piloti e fan che avevano già acquistato biglietti o, peggio, voli (come i sottoscritti).
Durante il primo round dell’unica corsa su strada su suolo inglese si sarebbe dovuta disputare anche la gara della Gold Cup, cancellata lo scorso settembre a causa di un paio di incidenti che hanno visto alcune moto piombare sulla folla. Ed è proprio questo il punto. Al tracciato dello Yorkshire è stato chiesto un aumento delle misure di sicurezza, ma ciò che è stato fatto non è evidentemente bastato.
Il comunicato ACU recita:
“In seguito ad una completa valutazione rischi del tracciato dell’Oliver’s Mount, i membri della commissione Road Racing dell’ACU hanno incontrato i direttori di Auto66 e PMH Promotions a gennaio accordandosi per un aumento delle misure di sicurezza all’Oliver’s Mount. Un’ispezione del tracciato è avvenuta il 21 marzo, come concordato, evidenziando però che gli organizzatori non avevano raggiunto gli standard richiesti entro quella scadenza. La data finale è stata quindi estesa al 27 marzo e poi di nuovo a venerdì 6 aprile.
Con grande rammarico, l’ACU è impossibilitata a fornire una licenza al tracciato dell’Oliver’s Mount, che significa che non saranno rilasciati permessi e assicurazioni per la Spring Cup, che avrebbe dovuto svolgersi il 21/22 aprile 2018. Gli organizzatori, unitamente con l’ACU lavoreranno per poter dar luogo agli altri eventi nel corso dell’anno”.
AGGIORNAMENTO: Peter Hillaby (Auto66 Club, organizzatore degli eventi all’Oliver’s Mount) afferma che non c’è relazione tra i mancati permessi e gli incidenti di settembre; afferma che il problema è una zona del tracciato costantemente allagata, dove è quindi stato impossibile aggiungere staccionate per proteggere gli spettatori.



