Conferenza stampa Senior TT: duello a parole tra Hutchy e Dunlop

E’ stata una chiusura piuttosto pepata quella del Tourist Trophy 2016, quando i due protagonisti assoluti della settimana di gare, Ian Hutchinson e Michael Dunlop, si sono letteralmente lanciati in un corpo a corpo a parole durante la Conferenza Stampa del Senior TT. 

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(foto: David Kneale)

Tutto nasce lunedì 6 giugno, quando, dopo il secondo posto nella Supersport 1 dietro ad Hutchy, a Michael Dunlop viene comunicata la squalifica per irregolarità nel motore della sua Yamaha R6 MD Racing.

Mercoledì 8 giugno, gara 2 Supersport: è di nuovo the Bingley Bullet Ian Hutchinson a dominare la classe 600cc in sella alla nerissima R6 Traction Control, conquistando la terza vittoria al TT in questa edizione 2016.

Ma durante i controlli di routine post-gara, obbligatori per i primi 3 classificati e random per altre moto, il Direttore Tecnico designato dall’ACU, Adrian Gorst, esprime perplessità circa la lunghezza dei pistoni sulla Yamaha di Hutchinson. Pistoni prontamente controllati e trovati conformi al regolamento 2016 del TT.

A questo punto, però, la squadra di Michael Dunlop espone un reclamo, certamente scottati dalla squalifica in gara 1 e presumibilmente vogliosi di una piccola rivincita. Ma l’ACU è irremovibile: la moto di Hutchy è a posto.

Si arriva quindi all’ultimo giorno di gare sull’Isola di Man, venerdì 10 giugno. Michael Dunlop entra nella storia con un clamoroso giro in 16’53”, dominando la Senior Race sulla BMW Hawk Racing. Hutchinson è secondo. Ed ecco che la conferenza stampa post-gara riserva un acceso scambio di frecciatine tra il figlio di Robert Dunlop e l’apparentemente pacato Ian Hutchinson, con il terzo classificato John McGuinness più impegnato a spruzzare Corona Extra quasi fosse una bottiglia di champagne.

Riportiamo di seguito la traduzione degli spezzoni riguardanti Michael e Ian in conferenza stampa:

 

Partiamo subito da Michael. E’ stato qualcosa di sensazionale. Nuovo giro record, nuovo record di gara, nuovo record della senior. Hai infranto di tutto.

MD: (ride) Sì! Sono venuto per combattere oggi, quindi… Non potrò mai ringraziare abbastanza Stuart (Hicken, boss Buildbase, ndr) e Steve. Hanno lavorato duramente per darmi una moto ed è stato davvero un ‘affare di famiglia’, con anche la moglie di Stuart e la fidanzata di Steve.  E’ fantastico essere qui e dargli questo privilegio. Steve ha lavorato sodo per prepararmi la moto per mettere la moto in griglia oggi. Abbiamo cambiato un paio di cose al pit stop: un click qua, un click là. E io ho fatto sul serio. Ero parecchio deluso mercoledì, ma ci siamo presentati oggi, ci siamo impegnati a fondo ed ecco il risultato.

Ti riferisci al problema nella gara della Supersport di mercoledì?

MD: Esatto. Ma così vanno le cose. Ci siamo ripresentati combattivi ed abbiamo fatto i record, abbiamo vinto la gara. Non è cosa da poco. E’ probabilmente la prima volta da molto tempo che una moto privata vince delle gare qui. Quindi, giù il cappello davanti a Stuart.

Ian, volevi rifarti di Michael oggi, non è vero?

IH: Sì, esattamente. Vorrei ringraziare il Team Tyco BMW per il fantastico lavoro svolto ed anche BMW per aver fornito al mio team e al team di Michael dei motori full factory. I tecnici BMW si sono divisi tra me, Michael e tutti i piloti BMW qui. E’ stato un ottimo lavoro per tutti e BMW ha vinto la gara, quindi li voglio ringraziare molto per questo. Purtroppo abbiamo faticato con il motore che avevamo settimana scorsa: la potenza era leggermente diversa da quella del motore di Michael. Non avevamo qui quel motore e ho voluto il motore della Superstock sulla Superbike. La moto è stata grandiosa e non ha perso un colpo, ma ovviamente non è stata la scelta migliore per vincere la gara. Abbiamo comunque fatto del nostro meglio.

Sappiamo che la Superstock non era poi tanto diversa dalla Superbike, perché hai girato molto vicino al lap record per tutte e due le settimane.

IH: Il motore Superbike che avevamo la scorsa settimana non aveva bassi e alti, quindi era piuttosto difficile da guidare. Il motore con le ultime specifiche di Michael aveva sia alti che bassi. La Superstock, invece, ha molti bassi ma non alti… E’ un po’ un mix. Sapevo che avremmo sofferto un po’ in velocità, ma potevo guidare la moto a mio piacimento. Ho fatto sei giri al mio meglio e al massimo di ciò che potevamo fare, ma siamo stati battuti.

La gara è stata praticamente un fotocopia di quella del sabato, con Michael che è letteralmente fuggito nelle prime fasi e già al primo pit stop, alla fine del secondo giro, la questione era chiusa.

IH: Sì. Penso che siamo stati più competitivi nella prima gara, perché sono riuscito a recuperare qualcosa. Abbiamo usato il traction control con il motore Superstock, ma  a quanto pare non gli piace il bottom di Bray Hill e continuava a spegnersi. Dal secondo giro, infatti, ho iniziato a fare delle grosse derapate in fondo a Bray Hill, ma sai, sono cose che succedono. Ho fatto del mio meglio e mi sono congratulato con Michael per tutta settimana quando è andato forte, ma mercoledì abbiamo discusso sul comportamento che hanno avuto. Gli scrutinatori sospettavano qualcosa, ma non c’era niente di sbagliato da parte nostra. Il team di Michael ha protestato nei nostri confronti ed hanno cercato di diffondere la notizia che montavamo dei pistoni maggiorati. Farò un bel pensiero riguardo al tornare al TT se gli organizzatori non spiegheranno chiaramente cosa è successo.

Sono sicuro che la questione verrà discussa anche con gli organizzatori e con Michael. Ad ogni modo, per Tyco è un superbo doppio podio al TT e una vittoria, mentre per te sono tre vittorie in una settimana. E’ stato un buon TT?

IH: Sì, lo è stato.

Per l’anno prossimo miri ad un’altra tripletta o meglio ancora?

IH: Vedremo…

Congratulazioni per la tua tripletta. Ora torniamo a Michael e diamogli l’opportunità di rispondere a quanto detto.

MD: Non ne ho bisogno. Sono stati gli scrutinatori a segnalare la cosa, non io, ma così sono le cose. Se mi vuole criticare non c’è problema, sono grande abbastanza per prendere le critiche e per me non fa differenza la cosa. I miei motori non sono diversi da quelli degli altri, neanche nella Superbike che ha preparato Stuart stesso. Vorrei ringraziare i ragazzi a Monaco, anche se BMW si è liberata di me ho molti amici lì. Hanno messo insieme un ottimo motore, che non è diverso da quello di nessun altro. Sono motori factory e tutti possono averli. Tutti possono comprarne uno. Magari stavolta che non eravamo un factory team siamo stati liberi di comprare ciò che volevamo. E lo abbiamo usato al meglio. Semplicemente.

 

 

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3 reazioni a Conferenza stampa Senior TT: duello a parole tra Hutchy e Dunlop

  1. Luca ha scritto:

    …ma come si vogliono bene quei due lì!

  2. Michele Bernini ha scritto:

    Vabbè….se il team buildbase e’ privato io sono Joey Dunlop. ?

  3. Alessandro ha scritto:

    Vero,uno come MD nn credo ke stia in un team privato?

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