Glenn Irwin, addio alle road races: “Ora ho un figlio”

In poco, pochissimo tempo, ha dimostrato tutto il suo valore e il suo potenziale. Lasciandoci così, solo con un assaggio di ciò che avrebbe potuto fare.

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Glenn Irwin alla North West 200 2015 (foto: Chris Usal)

Il ventiseienne Glenn Irwin, nordirlandese di Carrickfergus, annuncia oggi tramite MCN Motorcycle News il suo ritiro dalle corse su strada. Le stesse che gli scorrevano nel sangue grazie al padre Alan, road racer al tempo di Joey e Robert Dunlop e John Rea (padre del campione del mondo Superbike Jonathan Rea).

Glenn Irwin è attualmente pilota BeWiser Ducati nel British Superbike Championship, compagno di squadra di Shakey Byrne nel Team di Paul Bird. Con all’attivo già un podio a Thruxton alla sua prima stagione con le “big bikes”. Nientemeno.

Glenn, pilota cresciuto in pista ma con le corse su strada come pane quotidiano in famiglia, ha fatto il suo esordio “on the road” all’Ulster Grand Prix 2014, in sella alla Supertwin VRS di Robbie Silverster, impressionando subito per la sua velocità e capacità di adattamento.

Il grande salto nel 2015: alla North West 200, Irwin si è giocato la vittoria nella Supersport con i top road racers. Chi si ricorda quel missile verde su Gearlink Kawasaki nelle prime battute di gara?

Dopo aver conquistato il secondo posto tra le 600cc sul triangolo Coleraine-Portstewart-Portrush, Irwin ha di nuovo impressionato qualche mese più tardi all’Ulster GP, con il terzo gradino del podio ancora nella Supersport e un’apparizione in Supertwin sulla ER6 Cookstown/BE che fu di Jamie Hamilton.

Il 2016 lo ha invece visto totalmente concentrato sul BSB, in quanto il Team di Paul Bird non aveva progetti nelle road races (un po’ come Joshua Brookes, spettatore al TT senza poterci correre per impegni contrattuali). Ma con ogni probabilità sarà così anche nel prossimo futuro: diventato recentemente papà di Freddie, avuto dalla compagna Laura, Glenn Irwin ha preso la sua decisione. Ha detto addio alle corse su strada, in primis per voler passare più tempo in famiglia senza ulteriori impegni oltre al British Superbike, ma anche per la pericolosità intrinseca delle road races.

“Non è una critica allo sport”, si legge nell’intervista a MCN. “Amo le road races e le seguirò sempre, ma avere un figlio cambia le prospettive su molte cose. Una decisione abbastanza atipica nel mondo delle corse su strada (basti pensare alla famiglia McGuinness, o alla famiglia Hillier, sempre alle gare con figli al seguito), ma senza dubbio da rispettare.

Certamente un peccato per un talento appena sbocciato, ma che continuerà ad essere fedele ambasciatore delle road races con tanto di logo dell’Ulster Grand Prix cucito sulla tuta.

 

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Una reazione a Glenn Irwin, addio alle road races: “Ora ho un figlio”

  1. marco grasso ha scritto:

    hai fatto la scelta giusta ragazzo.

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