Sorprendente Adam McLean, miglior newcomer al TT 2017

Il Tourist Trophy 2017 è stato piuttosto anomalo dal punto di vista degli esordienti. Come sappiamo, i veri e propri newcomers al TT sono coloro che non hanno mai girato prima sul Mountain Course e, a differenza di qualche anno fa, oggi non è affatto semplice accedervi direttamente. Lo fa chi ha già un nome conosciuto, come Josh Brookes, Peter Hickman o Alex Polita, o chi ha una certa esperienza pregressa nelle corse su strada, come i tre novellini di quest’anno. 

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Adam McLean al TT 2017 con la classica pettorina arancione dei newcomer (foto: Ellan Vannin Images)

Altrimenti, il passaggio al Manx Grand Prix è quasi obbligato. Il TT 2017 ha accolto vari piloti provenienti proprio dal Manx, mentre i veri e propri newcomer sono stati tre e tutti giovanissimi. Il diciottenne Joe Thompson, il ventunenne Adam McLean e il venticinquenne Paul Jordan. E, proprio per la loro giovane età, gli organizzatori hanno deciso di limitare la loro partecipazione alle sole classi 600cc e 650cc.

Il miglior tra i tre è risultato essere il nordirlandese Adam McLean, un pilota che da qualche anno si sta distinguendo nelle National Road Races con le piccole cilindrate; quest’anno Adam ha iniziato la stagione con il botto, vincendo la gara Supersport alla Cookstown 100 davanti agli espertissimi William Dunlop, Derek Sheils, Derek McGee. Alla North West 200 di maggio, poi, McLean ha centrato un quinto posto tra le Lightweight e, udite udite, la quarta piazza in gara due Supersport. Alla sua prima North West 200. Pazzesco.

La pressione ha iniziato inevitabilmente a salire in vista del Tourist Trophy, ma il 21enne di Tobermore (Irlanda del Nord) non si è fatto cogliere di sorpresa, tacendo i suoi obiettivi e centrandoli poi alla grande. Pur con pochissimi giorni di prove a disposizione ed una sola gara Supersport, tra l’altro in condizioni non ottimali, con l’annullamento di gara 2 a causa del maltempo. Già al terzo giorno di prove Adam centra le ambite 120 mph di media sulla Kawasaki ZX-6R preparata da MSS (120.5 mph con partenza da fermo), terminando in seguito la gara in 18^ posizione con un best lap alla media di 120.644 mph (quinto newcomer più veloce di sempre all’Isola di Man su una 600cc dopo Steve Plater, Keith Amor, Derek McGee e Jimmy Moore). Più sfortunato invece con la Er6 Supertwin Roy Hanna Motors, costretto al ritiro mentre si trovava in 9^ piazza ma riuscendo a girare alla strabiliante media di 115 miglia orarie.

 

Adam, alla tua prima North West 200 hai davvero impressionato tutti sia con la Supersport che con la Supertwin. Cosa hai provato ad essere davanti a tanti top riders?

E’ stato bello essere lì davanti, l’ho semplicemente presa come una gara tra le altre. Sono contento del risultato ottenuto, ha accresciuto la fiducia in me stesso proprio prima di arrivare al TT e mi sono divertito.

 

 

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Adam alla North West 200 (foto: Chris Usal)

Come ti è sembrato il tracciato della North West, soprattutto con le controverse chicane?

Mi è piaciuto, comunque siamo tutti nella stessa situazione, le chicane sono lì e non possiamo farci niente, quindi non mi importa più di tanto.

 

Ma è stato qualcosa di molto diverso rispetto a quello a cui sei abituato, ovvero le Nationals?

Non molto, ovviamente la velocità nei rettilinei era molto maggiore. Per quanto riguarda le chicane, molti circuiti le hanno e quindi non mi importa tanto. La North West è velocissima, specialmente il tratto verso University Corner, con il gioco delle scie.

 

 

Parliamo del TT ora. Come ti sei preparato fisicamente e mentalmente per correre sul Mountain Course?

Mi sono allenato come al solito, andando in bici e cose del genere. Invece non ti puoi realmente preparare mentalmente per una cosa come questa. E’ un posto che richiede molto dal punto di vista fisico e mentale. Fisicamente stavo bene, ero a posto, è il lato mentale che ho trovato più difficile effettivamente perché non sei abituato a correre per un’ora e 15 minuti di fila. E’ stato un po’ uno shock, ma mi è piaciuto.

 

 

Avevi qualche obiettivo per questo tuo primo TT?

Il mio obiettivo era di fare 120 miglia orarie di media e nella gara Supersport, tra l’altro in condizioni non ottimali, l’ho fatto. Quindi sì, ho raggiunto il mio target, sono molto felice del risultato per il Team. Nella gara Supertwin mi sono dovuto ritirare mentre ero in nona posizione per un problema ad una guarnizione. Sono cose che capitano. E’ stato un dispiacere, ho girato in 115 mph sulla Supertwin e quindi stavo assolutamente andando bene anche con quella.

 

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Nel paddock del TT (foto: LapConcepts)

E avresti potuto fare ancora meglio se non avessero annullato la gara Supersport due, secondo me. 

Questo è il punto. Con poche prove e senza gara due, se sommi tutti i giri fatti non sono molti. Sì, so che avrei potuto andare più veloce ma con il poco tempo a disposizione sono più che contento della media raggiunta e dei risultati.

 

 

 

Quante volte sei venuto all’Isola di Man prima del TT?

Sei o sette volte. Ho studiato un sacco, ho fatto oltre 100 giri in macchina con Milky Quayle e guardato onboard. Ho veramente messo tutto me stesso in questo e credo che mi abbia aiutato nonostante i pochi giri a disposizione, se mi paragono agli altri due newcomer. Magari lo hanno fatto, ma forse non hanno fatto tanti compiti come me e con la mancanza di giri a disposizione per il maltempo non si sono fatti un grande favore. Fare un sacco di compiti, un sacco di giri in macchina ha veramente pagato.

 

E non hai mai usato i giochi della PlayStation come hanno fatto alcuni newcomer nel recente passato?

No, non ero interessato, solo onboard e giri in macchina.

 

Tu sei un pilota professionista?

No! Faccio il muratore, sfortunatamente devo lavorare per pagarmi le gare.

 

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McLean a Ballaugh Bridge con la Supertwin (foto: Ellan Vannin Images)

E’ difficile per te trovare sponsor nelle road races?

E’ sempre difficile trovare sponsor ma fortunatamente ne abbiamo alcuni molto buoni che mi aiutano ad andare avanti e mi hanno aiutato ad arrivare qui. A livello locale è difficile ma ce la caviamo.

 

 

 

Come mai hai iniziato con le road races?

Le road races sono tutto ciò che ho sempre visto crescendo. Andavo a vedere le gare sin da piccolo e naturalmente quando sono cresciuto era proprio quello che volevo fare. Ho corso in pista per alcuni anni, nel British Championship classe 125 e qualche gara di Europeo, ma poi ho rivolto la mia attenzione alle corse su strada.

 

Qual è finora il tuo tracciato preferito?

L’Ulster Grand Prix. Il TT ci è vicino ma il mio preferito è l’Ulster.

 

E quali sono le prossime gare in programma?mclean helmet

Southern 100, Armoy, Ulster Grand Prix, Classic TT , Scarborough Gold Cup, possibilmente un paio di round in pista con la Supertwin. Dobbiamo solo vedere com’è il budget. E’ la cosa principale! Spero che sia sufficiente, dobbiamo riorganizzarci dopo il TT e vedere cosa possiamo fare.

 

Con che moto correrai al Classic TT?

Una Yamaha TZ250 e una BSA500.

 

Quindi non dovrai aspettare un anno intero per tornare sul Mountain Course!

Esattamente! Sarà bello tornare ad agosto, fare ancora un po’ di giri e continuare ad imparare. 

 

 

Auguriamo il meglio ad Adam per le restanti gare della stagione, fieri di supportarlo con RoadRacingCore sul suo casco!

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