Volato in Nuova Zelanda a fine anno per il Suzuki Series al Cemetery Circuit di Wanganui, lo scorso dicembre Guy Martin ha avuto un’occasione davvero unica al mondo.
Il basettone inglese, famoso per il suo grande talento di road racer, per le sue “non vittorie” al TT, ma anche per il personaggio stesso che rappresenta (pilota a tutto tondo e meccanico Scania), ha provato sul circuito di Manfeild la mitica Britten V1000, uno dei suoi sogni da ragazzo, la moto da lui più ammirata e sognata.
Britten è sinonimo di innovazione, un’innovazione risalente agli inizi degli anni ’90 quando nacquero i primissimi disegni di questo mezzo per mano dell’ingegnere neozelandese John Britten. Un bicilindrico dal design radicale, con tanto di radiatore sotto-sella, forcelle girder, gestione del motore computerizzata, largo uso di fibra di carbonio e materiali compositi e tanto tanto altro.
Nell’officina di casa a Christchurch e con un gruppo di amici, Britten creò 10 esemplari destinati ad essere venduti ad appassionati collezionisti sparsi per il mondo. Una delle V1000 è addirittura stata esposta al Guggenheim Museum e catalogata tra le 10 realizzazioni motociclistiche più innovative di sempre.
La seconda V1000 realizzata da John Britten è proprio quella provata da Martin, di proprietà di Kevin Grant, unica utilizzata (raramente) in pista e dal pazzesco valore di 1 milione di dollari.
Il “primo incontro” tra Guy e questo esemplare di V1000 è stato all’Ulster GP 2013, quando la Britten fu guidata per un giro d’onore dal neozelandese Bruce Anstey. Un suono assolutamente unico, che abbiamo avuto il piacere di ascoltare dal vivo proprio all’UGP.
Arrivato in Nuova Zelanda con il padre Ian, Guy Martin ha avuto l’onore di percorrere qualche giro del tracciato di Manfeild in sella alla bellissima Britten, da Guy considerata come la moto migliore al mondo, realizzata da un pioniere le cui idee vengono tuttora utilizzate seppur a distanza di anni.
Davvero una grande opportunità quella di Martin, che già da tempo celebra John Britten alternando al suo classico casco giallo quello “Britten” con i colori rosa e blu. Un onore ma anche una responsabilità non da poco quella di guidare una moto dal valore e dal significato così ingenti.
Ecco il video di Guy Martin in sella alla Britten V1000:
“This is it, as good as it gets”, è stato il commento di Guy.
(Foto: manfeild.co.nz)




Quando le moto sono Belle il loro Fascino diventa Eterno e questa è la Moto del Sig. Britten brava questo è un articolo per ripartire con slancio nel 2015. Il pilota Guy Martin è un pilota che merita perchè ha la passione giusta.
Saluti