Dopo un inizio di settimana caratterizzato dalla pioggia, da ieri finalmente il sole è tornato a splendere sul Billown Circuit dell’Isola di Man. Tutto pronto per l’intensa giornata di oggi, tappa conclusiva di questa 60^ edizione della Southern 100, con un programma di gare rivisto per far spazio a quelle non disputate martedì sera a causa della pioggia.
La prima gara a prendere il via questa mattina è la “Pole Position Travel 600 Race”, dedicata al gruppo di piloti che in qualifica hanno fatto segnare tempi più alti rispetto al gruppo 1. Tra questi è il veterano Davy Morgan a cogliere la vittoria davanti a Jonathan Howarth e Brad Vicars, tutti su Honda.
Scatta poi la “S&S Motors 600 Race”, con il numero 22, Ivan Lintin, in pole position e in testa nelle primissime fasi di gara. Tabelle gialle ben visibili sulle carene di tutti e moto che sfrecciano verso la destrorsa Ballakeighan. Se la sfortuna ieri aveva accompagnato il fortissimo Dean Harrison (fermato per un guasto alla sua Mar-Train Yamaha all’ultimo giro) oggi “Deano” trova finalmente il modo di riscattarsi: al secondo passaggio si porta in testa superando proprio Lintin e conduce la gara senza troppi problemi per i restanti 4 giri. Alle sue spalle troviamo appunto Lintin, poi Dan Kneen, James Cowton, il vincitore della gara di ieri Seamus Elliott, il mannese Billy Redmayne e Russ Mountford. Dean prende il largo e al quarto giro fa segnare il miglior crono di gara in 109.447 mph di media, sfrecciando con la sua Yamaha dalla livrea blu acceso attraverso i muretti del Billown Circuit. Al termine dei 6 giri previsti è l’asso di Bradford Dean Harrison a tagliare per primo il traguardo con 2.7 secondi di vantaggio sulla Kawasaki di Ivan Lintin preparata dal team RC Express della famiglia Constable; terzo gradino del podio per il manxman Dan Kneen su Honda Padgett’s. Quindicesimo posto per Tommaso Totti (Kawasaki Zx-6R Turbo Racing Team), che migliora la propria prestazione di ieri sera abbattendo il muro delle 100mph e girando con un best in 101.361 mph.
Terza gara di giornata è la “Corlett’s Trophies 600/1000 Race”, inizialmente prevista per martedì sera ma poi rinviata a causa della pioggia. I big sono tutti schierati, i motori caldi, lo sguardo fisso lungo il “rettilineo” che porta alla destra di Ballakeighan. Si attende una gran bagarre tra Guy Martin (vincitore della main race di ieri) e un Michael Dunlop in cerca di riscatto, senza ovviamente escludere “cavalli pazzi” quali Dean Harrison e Dan Kneen. Al via Lintin scatta dalla pole ma, come già successo, non riesce a mantenere la leadership e viene sopravanzato da Martin, Kneen, Dunlop, Mountford e Harrison. Alla staccata di Cross Four Ways il mannese Dan Kneen infila superbamente la Tyco BMW di Guy Martin, portandosi in testa al gruppone ancora compatto. I primi 6 piloti sono infatti separati da soli 2,5 secondi: si prospetta una gara infuocata.
Al secondo passaggio Kneen conduce ancora davanti a Guy Martin e Michael Dunlop, mentre Lintin è riuscito a recuperare terreno fino alla quarta posizione e fa segnare un interessante 110.809 mph; James Cowton, intanto, è vittima di un problema tecnico che lo fa scivolare molto indietro nel gruppo. Al terzo giro avvengono i primi cambiamenti: nel tratto di Cross Four Ways Harrison passa Lintin (con un giro a 111.930 mph), mentre Guy Martin si porta in testa scavalcando Dan Kneen; cinque piloti racchiusi in 1.7 secondi, mentre al nono posto troviamo la prima 600cc contrassegnata dalla tabella gialla del bravissimo Seamus Elliott.
Quarto giro, Dan Kneen è di nuovo leader davanti a Martin e Harrison, che nel frattempo è riuscito a scavalcare anche Michael Dunlop; seguono Lintin e Mountford. I sorpassi all’interno del gruppo di testa ormai non si contano più, con Guy che al quinto giro scavalca nuovamente il mannese di Honda Padgett’s nel tratto di Billown Dip e Michael Dunlop che si mette alle spalle Dean Harrison. Il passo di Guy Martin si fa consistente, con un giro a 113.147 mph di media, riuscendo così a sfondare il muro delle 113 miglia in questa edizione, mentre Lintin e Mountford perdono terreno. Non mollano invece Michael Dunlop (con la sua BMW MD Racing bianca versione 2015) e Dean Harrison (Yamaha Mar-Train), che rifilano Kneen in quarta posizione. Al penultimo giro Michael fa segnare il miglior crono di gara in 113.512 mph di media e si porta a soli 3 decimi da Guy Martin. L’ultimo giro è da cardiopalma: Guy guida la corsa, sicuro verso la sua seconda vittoria in due giorni al Billown Circuit, ma Michael Dunlop stringe i denti nonostante l’infortunio del TT non ancora del tutto superato. Harrison sembra ormai fuori dai giochi per la vittoria, così come Dan Kneen. La lotta è tutta in casa BMW tra Guy Martin e Michael Dunlop. Nel tratto finale del tracciato, con qualche doppiato in traiettoria, Michael sferra l’attacco decisivo e va a vincere questa Corlett’s Trophies Race per soli 8 centesimi su Guy Martin, sfrecciando praticamente appaiati sul traguardo! Terzo (a 1.6 secondi) è Dean Harrison, quarto Dan Kneen, poi Ivan Lintin e Russ Mountford. Seamus Elliott è nuovamente vincitore nella categoria 600cc davanti a James Cowton e Colin Stephenson.
La successiva gara è la “Ocean Ford 250/650cc”, che nuovamente senza troppe sorprese sigla la doppietta dell’inglese Ivan Lintin in sella alla velocissima Kawasaki Er6 RC Express, già vincitrice della gara di ieri nonché del TT 2015 classe Lightweight con lo stesso Lintin, ormai vero specialista di categoria. Al secondo posto troviamo un altro nome ormai affermato nella classe delle bicilindriche, James Cowton, mentre terzo è Jamie Coward, entrambi su ER6. Quarto posto per Michael Russell, che riceve 10 secondi di penalità per jump start, penalità che comunque non cambia il suo risultato finale. Unica 250cc è la Honda di Tom Snow, dodicesimo al traguardo.
Dopo un Parade Lap lungo le 4.25 miglia del Billown Circuit, è il momento della “Steam Packet Company 125/400cc Race”, con il favorito Alistair Howarth a condurre per tre giri, incamerando un vantaggio molto consistente, salvo poi doversi ritirare perchè vittima di un’uscita a Church Bends, la ‘”esse” che segue Cross Four Ways; l’uscita di Howarth lascia campo libero alla sfida emozionante tra Dave Taylor e Adrian Kershaw, con Taylor (400 Yamaha) che la spunta proprio davanti a Kershaw (400 Kawasaki) e Vic Allan (400 Kawasaki).
Segue l’attesissima main race, la “Manx Gas Solo Championship”, alla quale abbiamo dedicato un articolo a questo link.
Penultima gara di giornata è la “Manx Gas Sidecar Championship”, che vede nuovamente protagonisti gli equipaggi Reeves/Wilkes, Holden/Sayle e Bell/Bell. Sulla distanza di 8 giri è Tim Reeves con il passeggero Mark Wilkes a cogliere la doppietta in questa edizione della Southern 100, una grande soddisfazione macchiata però da un’amara polemica con l’ex sidecarista Nick Crowe. Secondo posto ad oltre 2 secondi per John Holden e Dan Sayle, quest’ultimo impegnato anche nella gara delle 125cc. Terzo gradino del podio per il bel sidecar rosso blu e giallo di padre e figlio Ian e Carl Bell. Reeves e Wilkes fanno anche segnare il nuovo record del tracciato per le 3 ruote con un passaggio in 99.740 mph.
Infine, la “Senior Support Race”, gara conclusiva di questa bellissima Southern 100 2015. 29 i piloti schierati, con la vittoria che va a Jonathan Howarth al termine dei 6 giri. Secondo Andrew Dudgeon e terzo Thomas Gottshalk. Ottimo quinto posto per il nostro Tommaso Totti (Kawasaki Zx-6R Turbo Racing Team), che prosegue il suo trend sopra le 100 mph con un best lap in 100.924. Complimenti! Seguiremo Tommaso nella sua prossima avventura mannese al Manx GP 2015.






Bravo!!Tommaso fà sempre piacere sentire di un Italiano che corre nelle Road Race.
M.Dunlop sempre forte anche se i Campioni quest’anno hanno filo da torcere.
Bella la foto dei Sidecar in gruppo e come sono agguerriti Complimenti per Corlett
Saluti