James Hillier, opzione Honda. E spara a zero sul BSB

“Jimbo” Hillier è un personaggio pacato, gentile, mai sopra le righe. Ma che sa bene come girare la manopola del gas e sa bene quello che vuole. Da giugno 2013 è entrato “nell’Olimpo”del TT, con la sua prima vittoria sul Mountain Course, categoria Lightweight. Un primato che pochi nella storia possono vantare, pochi “eletti” che raggiungono così l’obiettivo di una vita. 

Certo, siamo ben lontani dalle 26 vittorie di Joey Dunlop o dalle 20 di John McGuinness, indiscussi “Kings of the Mountain”, ma anche un solo trionfo al Tourist Trophy è in grado di elevare ad un livello superiore. James però è consapevole di non aver ancora fatto abbastanza per essere considerato effettivamente membro della cerchia dei top riders, non si sente ancora incluso al 100%. Nel 2014 vuole quindi ribadire ciò che ha fatto quest’anno, ripetendosi e migliorandosi. Ed è anche per questo preciso obiettivo che ha rinnovato con il Team Quattro Plant: la squadra di Bournemouth ha tutto ciò che James vuole in questo momento, la collaborazione è ormai consolidata e il potenziale della Kawasaki ancora non del tutto sfruttato.

Perciò Hillier ha rifiutato nientemeno che un’offerta da Honda, come possibile compagno di John McGuinness, posto occupato ora da Conor Cummins. Sarebbe stato, a suo dire, un salto nel buio, sicuramente con tutte le garanzie che casa Honda può dare, ma un salto verso una squadra che non si conosce e con la quale il rapporto lavorativo avrebbe dovuto essere iniziato da capo. Mentre con il Team di Pete Extance è già un work in progress ben consolidato.

Quest’anno James ha centrato un podio alla NorthWest 200 (Lightweight) e la suddetta prima vittoria al Tourist Trophy. Ma anche un ottimo quarto posto nella Senior TT a soli 18 secondi da John McGuinness e l’ambitissimo giro oltre le 131 mph di media, piazzandosi al quinto posto tra i piloti più veloci di sempre sul Mountain Course.

L’avventura 2013 è proseguita poi con il Classic TT, esperienza che James ripeterà nel 2014 con la Kawasaki ZXR750 (ex mondiale Superbike) del Team Jackson/Greenall Racing.

Il debutto sull’Isola di Man nel 2008 era già stato piuttosto brillante per “Jimbo”: nono posto assoluto nella Senior con la Suzuki del Team Martin Bullock Racing. In seguito la carriera si è spostata più che altro sul British Superbike, partecipando alla Stock 1000 con il Team Bournemouth Kawasaki. E proprio a proposito del BSB James dice la sua, senza paure, senza timori, solo la dura verità.

In una recente intervista ad opera di Phil Wain per la testata inglese Bikesportnews, Hillier spara a zero sul Campionato britannico, tanto che verrebbe da pensare che nel 2014 James nel BSB non ci correrà proprio…

“Al tempo del mio primo TT ero un po’ più giovane e volevo fare tutto. Ma l’obiettivo jamesprincipale era quello di correre nel BSB”, dichiara Hillier a Bikesportnews. “Nel corso del tempo, però, le cose sono cambiate ed ora nel weekend faccio più volentieri un giro con la mia moto da cross piuttosto che farmi dei chilometri per una gara del BSB. La quantità di cazzate nel paddock del BSB è incredibile e più ne vedo meno ho voglia di stare lì. Io amo andare in moto, ovunque, ma inizio ad essere stufo dei circuiti. Ce ne sono ancora di belli, ma alcuni sono semplicemente patetici su una Superbike. Se posso scegliere dove correre ora, è su strada.

Il lato finanziario del BSB poi è una barzelletta ed è terribile come certe persone si arricchiscano con esso, mentre lo sport non ci guadagna nulla. E’ frustrante che i piloti non vengano pagati: nessun incentivo per iniziare, nessun premio in denaro, niente. Ho parlato con gente che ha vinto il campionato ma ancora deve portare soldi ai team. Per me questo è totalmente sbagliato. Il paddock del BSB è pieno di piloti che pensano di poter fare molti soldi. E’ bello avere un sogno, ma questo non si avvererà se le cose andranno avanti così”.

Parole durissime, indirizzate “ai piani alti” del BSB, che probabilmente avranno delle conseguenze. Poi James parla delle corse su strada, raccontando un ambiente totalmente diverso: “Nelle road races i fan sono molto più informati e appassionati alle corse. La maggior parte dei fan del BSB invece è interessata solo ai Byrne e ai Lowes di turno, mentre i fan delle road races sono fan di tutti, spiega ancora a Bikesportnews. “Parlano con tutti i piloti e conoscono molto su ciascuno. E’ una cosa che non ho mai visto da nessun’altra parte”.

James dice qualcosa di assolutamente vero. Mette in luce uno degli aspetti più belli dell’ambiente delle corse su strada: l’umanità, il calore, la passione incondizionata. Un aspetto che in molti cercano di preservare rifuggendo la “diffusione di massa” delle road races….

 

 

(Foto copertina: Kevin Clague

Foto testo: RoadRacingCore)

 

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2 reazioni a James Hillier, opzione Honda. E spara a zero sul BSB

  1. Gabriele Pezzotta ha scritto:

    James è un grandissimo pilota ed una persona speciale!

  2. marco grasso ha scritto:

    La passione vera è presente solo nelle road races dove il motociclismo viene vissuto ancora alla vecchia maniera e il bsb pur essendo il campionato nazionale sbk più competitivo, non ha il fascino delle gare stradali e non trasmetterà mai le stesse sensazioni.Condivido il pensiero di James.

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