Se si parla di Italia al TT si pensa automaticamente a Stefano Bonetti: presente all’Isola di Man da quindici anni, primo italiano a scendere sotto al muro dei 18′ e pilota tricolore più veloce di sempre al Tourist Trophy (127 mph di media nel 2018, pari a 17’48”923).
L’esordio del Bonny al TT avviene nel lontano 2004 (quando fu secondo miglior newcomer alle spalle di un certo Guy Martin) e da quell’anno Stefano torna all’Isola ininterrottamente, fatta eccezione per il 2006 dopo una caduta alla North West e il 2013 dopo il brutto botto di Macao.
La sua storia è quella del pilota da strada “pane e salame”, fatto da sé, con pochi mezzi ma tanta “manetta” e passione: operaio 40enne di Castro (Bergamo), Bonetti è pluricampione italiano ed europeo Velocità in Salita, vanta vittorie nell’IRRC in sella alla Paton, un quinto posto alla North West 200 (ricordate quando salì sul podio nel 2012 salvo poi essere retrocesso per errori cronometrici degli organizzatori?), oltre ad un invito al prestigioso e famigerato Macau GP nel 2012, finito però piuttosto male.
Cosa riserva il 2019 di Stefano Bonetti? Tante novità. Oltre al TT, lo vedremo di nuovo in azione alla North West 200 in Irlanda del Nord, ma questa volta anche con la bella Paton S1. E poi, i piani prevedono un interessante avventura marchiata Guzzi…
Stefano, quali sono i progetti per quest’anno?
Sarò come sempre al Tourist Trophy con il BMW del mio Team privato Speed Motor e la Paton SC-Project. Correrò anche alla North West 200, ma questa volta farò anche le due gare Supertwin con la Paton, non in forma ufficiale ma con il Team privato VAS. Sempre con questa squadra, di proprietà di Vittorio Salerio, parteciperò al Classic TT ad agosto con una Guzzi Daytona. Questo è un bel progetto nato grazie a Vittorio, un grande appassionato di Moto Guzzi. Forse al Classic sarò anche in sella ad un’altra moto italiana per un’altra categoria, ma il progetto è ancora da discutere. C’è in programma anche qualche gara di IRRC, sponsor permettendo, con il Team VAS, ma non abbiamo ancora definito niente.
Una stagione ricca di novità! Ancora niente gare in salita però?
Potrei fare un paio di gare di CIVS se avrò tempo; ma ormai questo campionato l’ho praticamente abbandonato, i tracciati non sono ideali per un 1000cc. Forse farò qualche tappa di Europeo, probabilmente la prima a Landshaag in Austria; poi deciderò dopo il TT.
Parlaci dell’esperienza al TT 2018 con Paton e un compagno di squadra come Michael Dunlop. Come sono stati i vostri rapporti? Hai avuto benefici o è stato un personaggio “scomodo”?
Dunlop è stato un compagno di squadra scomodissimo: ha vinto, è al momento uno dei piloti più forti. L’anno scorso non ho ricevuto grossi aiuti, entrambi abbiamo girato poco e fatto quasi nessuna modifica alle moto; non c’è stato nemmeno il tempo materiale per confrontarci. Il momento più lungo che abbiamo passato assieme è stato a brindare dopo la gara!
Negli anni abbiamo fatto tante interviste con te, ma forse non ti abbiamo mai chiesto chi sia il pilota che stimi di più…
E’ sicuramente Bruce Anstey. Lui è un veterano, ma continua ad andare forte e soprattutto con qualsiasi moto, anche al Classic. Per me è assolutamente il migliore.
Sei già salito in sella per qualche test pre-stagione?
Sì, abbiamo fatto il primo test a Franciacorta la settimana scorsa, sia con la Paton che con la S1000RR.
Però tu di certo non passi tanto tempo in pista come hanno la possibilità di fare altri road racers…
Esattamente. Cerco quindi di allenarmi in altri modi: ad esempio, l’inverno l’ho passato a fare sci alpinismo e andare in mountain bike.
Salutando Stefano con un grosso in bocca al lupo, vi ricordiamo che potete contribuire alla sua stagione 2019 con un piccolo supporto: qui trovate tutte le info per la sua iniziativa “Carena Nomi”!
Dai bonny dai!!! Regalaci un altro sogno!!! Grande bergamasco…proprio come me 😁
COME FARE PER ASSISTERE A T.T. 2020 ? VOLO,HOTEL,POSTAZIONE ECC. grazie.
Buongiorno Alberto, può leggere tutte le info utili sul nostro sito nella sezione “Viaggio al TT”