Anche se “sparito dai radar” delle road races, Guy Martin non è tipo da stare con le mani in mano. Il basettone del Lincolnshire sta ora puntando ad un nuovo record di velocità, cercando di abbattere il muro delle 400 mph (643,7 km/h) con una monoposto.
Il “siluro” che Guy piloterà è un progetto tutto britannico: lo Streamliner utilizzato è una creazione di Alex Macfadzean, ex pilota sidecar al TT e nel mondiale, che assieme ad un piccolo team ha realizzato negli ultimi anni questa “monoposto” nella sua officina dell’Essex.
1200 cavalli, con propulsore Rolls-Royce Gem-42 (il motore di un elicottero), telaio in alluminio e tubi in acciaio aeronautico, monoscocca in lamiera rivettata: il veicolo punta ad essere il primo due ruote ad oltrepassare le 400 miglia orarie, mentre l’attuale record è nelle mani dell’americano Rocky Robinson a 376.363 mph, fatto segnare nel 2010.
Lunga e laboriosa la preparazione, tanto che l’assalto al record non è previsto prima di luglio 2022 in Bolivia, a Uyuni, la distesa salata più vasta del pianeta.
I primi test sono previsti a giugno 2021 su vecchie piste d’atterraggio della Royal Air Force, iniziando a bassa velocità (circa 200 mph…!). In seguito, in estate verranno aggiunte carene in fibra di carbonio.
Per Guy Martin, però, c’è prima un nuovo record all’orizzonte, il “Progetto 300” con la sua Suzuki Hayabusa: un progetto privato, in collaborazione con HoleShot Racing, nel tentativo di abbattere il muro delle 300 mph (482,8 km/h) con partenza da fermo e lungo la distanza di un solo miglio (circa 1.600 metri).
La “Busa” super preparata è in grado di sprigionare 860 cavalli, mentre lo scorso anno la versione precedente da 840 cv si era fermata “solo” ai 453,8 km/h. Guy Martin ci riproverà durante il 2021!