E’ stata una giornata lunghissima all’Isola di Man quella di martedì 3 giugno, secondo giorno di gare che prevedeva da programma la Superstock Race al mattino e la Supertwin nel primo pomeriggio.
A causa del maltempo che si è abbattuto sull’isola durante la notte, gli organizzatori del Tourist Trophy sono stati a lungo incerti
sul da farsi, inviando anche alcuni piloti esperti a percorrere un giro di ispezione, annunciando ritardi su ritardi viste le condizioni del tracciato e, infine, riuscendo a riprogrammare le gare in serata, entrambe accorciate.
SUPERSTOCK RACE 1
Alle ore 18.30 locali ha preso il via la Superstock Race 1, ridotta da 4 a 2 giri del Mountain Course. Complice l’assenza di Hickman, tutta l’attenzione è puntata sul solito trio Harrison-Todd-Dunlop, anche se in realtà a Michael sfugge la vittoria tra le stock addirittura dal 2014. Al primo intertempo di Glen Helen, infatti, Michael è solo quinto in sella alla sua BMW MD Racing; davanti a lui Todd, Dean Harrison, James Hillier e Nathan Harrison. A Ballaugh, però, il nordirlandese riesce a recuperare fino alla terza posizione, ma paga già 10 secondi dai primi. La lotta è tutta davanti, tra Davey Todd su BMW 8Ten Racing e Dean Harrison su Honda Racing UK. Al termine del primo passaggio, tra i due ci sono solo 4 decimi!
Mentre si pensa già ad un finale ultimamente piuttosto scontato, ecco che Deano cambia passo e all’intertempo di Ballaugh Bridge al secondo ed ultimo passaggio vanta 2 secondi su Todd, che diventano 5 a Ramsey, 9 al Bungalow e 11 alla bandiera a scacchi su Glencrutchery Road.
Il pubblico è in estasi, sventolando i programmi per Dean Harrison, inglese ma residente da poco all’Isola di Man, forte, fortissimo ma sempre ad un passo dalla vittoria. Una vittoria che arriva, finalmente, dopo 6 anni (l’ultima era stata il Senior TT 2019). Si tratta del quarto trionfo in carriera al Tourist Trophy per il pilota di Bradford, che fa segnare anche il suo best lap di sempre sul Mountain Course a 135.692 mph di media, il terzo tempo più veloce nella storia del TT (dopo il 136.358 di Hickman e il 135.970 di Dunlop).
Secondo posto per Davey Todd, terzo Michael Dunlop, che ha lamentato qualche problema di elettronica, oltre ai soliti problemi al posteriore riscontrati anche sulla Superbike. Quarto James Hillier, quinto Ian Hutchinson, poi Conor Cummins, Nathan Harrison, Dom Herbertson, Josh Brookes e James Hind (che fa segnare un 132.151…Il ragazzo è da tenere d’occhio!).
Trentunesima piazza per Stefano Bonetti (Honda Speed Motors) che ha purtroppo faticato per dei dolori al braccio destro, ma è riuscito a segnare un 124.9 mph. Trentatreesimo Maurizio Bottalico sulla BMW Crowe Performance, di nuovo con problemi al mono come nella gara Superbike di ieri, non soddisfatto del suo 123.6. Ritirato invece al primo giro Andrea Majola sulla Yamaha Parker.
SUPERTWIN RACE 1
La ventosa serata all’Isola di Man prosegue con la prima gara Supertwin, che scatta alle ore 19.45 locali. Occhi puntati sul tricolore, con tante Paton al via, tre italiani presenti e un pilota nordirlandese che può, di nuovo, segnare la storia su una moto
italiana. E dall’inizio alla fine di questa gara da due giri è proprio lui a dominare in maniera indiscussa. Michael Dunlop, in sella alla Paton ufficiale SC Project, fa il vuoto sin dal primo intertempo di Glen Helen: +2 su Michael Evans, +10 al termine del primo giro, a salire fino a +22 sul traguardo.
E’ la vittoria numero 31 per Michael Dunlop, che al parco chiuso viene accolto con emozione e grandi abbracci dai suoi due fidati meccanici Paton Andrea Realini e Lorenzo Carsaniga. Dietro di lui la Kawasaki Dafabet, team che torna sul podio di una categoria che l’aveva visto protagonista in passato con Ivan Lintin e Dean Harrison; ma è il primo podio al TT per il loro attuale pilota, il manxman Michael Evans, che non riesce a trattenere le lacrime. Terzo posto per Rob Hodson a +13 da Evans, in sella alla Paton del Team SMT; prima volta sul podio al TT anche per Hodson, in un finale che lo ha visto strappare la terza posizione a Paul Jordan e Davey Todd, quest’ultimo rimasto tra l’altro attardato nel cercare di superare Adam McLean.
Quarto posto, quindi, per il nordirlandese Jordan, poi Todd, Herbertson, McLean, Stefano Bonetti, Barry Furber e Michael Rutter a chiudere la top ten.
Menzione speciale proprio per il Bonny, che conquista un favoloso ottavo posto con la Paton VAS, nonostante alcuni problemi al cambio elettronico al secondo passaggio, che non gli hanno permesso di migliorare l’ottimo tempo (il migliore di sempre per lui in supertwin) del primo passaggio, con partenza da fermo. Un plauso anche alla dodicesima posizione di Andrea Majola (sempre su Paton VAS), esordiente al TT dopo aver vinto il Manx Grand Prix nella classe Junior lo scorso anno.
Sfortuna per Maurizio Bottalico, con la sua gara finita a Greeba Bridge già al primo giro per un’altra rottura del motore della Paton del Team di Ian Lougher.
Brutto incidente invece per Veronika Hankocyova, caduta nel tratto di Kirk Michael; la road racer ceca ha riportato fratture alle gambe e alle costole.
L’appuntamento con il TT torna mercoledì 4 giugno, con la Supersport Race 2 in programma alle 10.45 locali, seguita dai Sidecar alle ore 15.00.



