TT, mountain bike, proverbi e musica: intervista a Guy Martin

Introdurre un’intervista a Guy Martin non è poi così difficile… Del ragazzaccio di Kirmington, senza dubbio il pilota più conosciuto al di fuori del mondo delle road races, si sanno “vita, morte e miracoli”, come si dice in questi casi: gli esordi, la visione estrema delle corse, l’amore per il pericolo e l’adrenalina, e quella tanto rincorsa vittoria al Tourist Trophy, condita di podi e trionfi nelle altre gare. Questo, in sintesi, è il Guy Martin “da copertina”. 

In un giovedì pomeriggio intriso d’acqua nordirlandese, all’Ulster GP si è presentata l’occasione di fare quattro chiacchiere con il forte pilota Tyco Suzuki, vista l’interruzione delle gare della Dundrod 150 previste proprio per quel giorno. Hospitality Tas Suzuki vuota, silenziosa, pochi fan in vista, la sua amata bicicletta Orange Alpine 160 parcheggiata al suo fianco e due tazze colme di thè… Il terreno di caccia preferito per Martin.

Sarà stato il recente soggiorno in Italia, la vittoria nella Solo Championship alla Southern 100 o più probabilmente l’ottimo feeling con la sua Suzuki e con il circuito di Dundrod, ma quel giovedì pomeriggio Guy era davvero in forma: “stracciata” la sua immagine da copertina, siamo riusciti a trasformare un’intervista in conversazione e poi chiacchierata tra amici; un’escalation di domande alle quali Martin ha risposto sempre in maniera profonda, sincera e, soprattutto, mai scontata. Dalle road races ai camion, dalle cassette porta attrezzi da meccanico ai tratti preferiti del TT e dell’Ulster GP, discutendo di musica, gruppi, libri, proverbi e avventure. Una manna dal cielo per un intervistatore, ma prima ancora, una libidine per degli appassionati di road races.

Questa non è altro che la punta dell’iceberg di ciò che è Guy Martin, rinchiusa in poco più che quindici minuti di video. La splendida e lunghissima conversazione che ne è seguita una volta spenta la telecamera, poi, ha avuto dell’incredibile, rompendo il rapporto intervistatore-pilota e generando un bellissimo susseguirsi di battute e interventi. Dalle invenzioni alle mountain bike, da Cuba al comunismo, passando per i libri, George Orwell e la storia, di cui Martin è grande ammiratore, il tutto incorniciato dalla classica foga ed energia di Guy. Il ragazzo basettone sa il fatto suo e, cosa più importante, ragiona sempre con la sua testa, ancora ben piantata sulle spalle. Parlerebbe per ore e ore delle sue passioni e curiosità… basta solo osare!

 

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3 reazioni a TT, mountain bike, proverbi e musica: intervista a Guy Martin

  1. Gabriele Pezzotta ha scritto:

    Absolutely interesting indeed!
    Lavoro d’alta fattura anche questa volta, grandissimi e grazie mille.
    Bello sapere che dietro ad un grande pilota si nasconde anche un grande uomo!
    Grazie per rendere partecipe chi condivide con voi la passione per le road races e la gente genuina e onesta!

  2. Tommaso Restelli ha scritto:

    Voto 10 alle domande del Covioli.

    Voto 6 in Storia a Martin

    Sui temi musicali: Covioli 1- Martin 0

    Battute a parte, avete colto Martin per quello che è.
    E’ così, né più, né meno.
    Bravi.

  3. marco grasso ha scritto:

    Bellissima intervista ad un Guy Martin disponibile e mai banale.Amo il suo modo di vedere le corse e la vita molto….closer to the edge. Grande.

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