E’ stato un week-end entusiasmante quello appena trascorso alla Armoy Road Race, nel cuore dell’Irlanda del Nord, segnato da tante belle vittorie e un dominio BMW più o meno preannunciato.
Si parte venerdì 24 luglio con una giornata di prove baciata dal sole sulle 3 miglia del famoso tracciato National. Si corre solo dal 2009 ad Armoy, ma la “Race of Legends” ha presto acquisito lo status di corsa su strada tra le più attese e ambite anche dai “big”. Presenti infatti i fratelli Dunlop, Guy Martin, Dean Harrison, che saranno sostanzialmente i protagonisti delle classi maggiori. Troviamo anche spettatori che non passano inosservati, quali Glenn Irwin e l’ex pilota Adrian Archibald.
La prima gara prevista ad Armoy si svolge già il venerdì sera ed è la Supersport 1: in pole William Dunlop sulla Yamaha R6 CD/IC Racing, in formissima sulle medie cilindrate da lui sempre amate. William dà vita ad una bella bagarre con Guy Martin (su Tyco Suzuki by TAS), salvo poi prendere un certo margine dal terzo giro e lasciare Guy alle prese con il giovane Dean Harrison (Yamaha Mar-Train). Al termine dei 7 giri William Dunlop taglia per primo il traguardo con 3.478 secondi di vantaggio su Martin; terzo è Harrison, ad un soffio dal basettone di Kirmington (o ex basettone, dato che Guy sfoggia ora un look dai capelli cortissimi). Quarto è Keith Amor (su Honda Rig-Deluge), che rivediamo con piacere dopo il botto del TT 2015. Quinto Derek McGee (Yamaha McGee Racing), poi Derek Sheils (Kawasaki BikeBitsNI), settimo Seamus Elliott all’esordio su Honda Wilson Craig, poi Andy Lawson, James Cowton e il bravissimo newcomer mannese Billy Redmayne.
Dopo qualche scroscio di pioggia durante la notte e nelle prime ore del mattino, le strade di Armoy vanno via via asciugandosi preparando un’altra fantastica giornata di gare. Si parte con la Junior Support, inizialmente interrotta per una falsa partenza e poi vinta da Adam McLean. Segue la 125cc dominata da Paul Jordan.
Terza gara di giornata è l’attesa Supersport 2: l’inizio sarà una vera e propria faticaccia, con due interruzioni con red flag. Al primo giro la gara viene fermata mentre Dean Harrison si trovava al comando; chi ne giova è William Dunlop, che si era ritrovato ultimo del gruppo a causa di qualche problema con la visiera del suo casco. Alla ripartenza William si mette davanti a tutti ma di nuovo vengono esposte le bandiere rosse. Al secondo restart tutto finalmente fila liscio e William Dunlop va a prendersi la seconda vittoria in due giorni su R6 CD Racing, la decima in questo 2015, incoronato anche Campione classe Supersport con qualche gara di anticipo. William fa inoltre segnare il nuovo lap record di Armoy 600cc, abbassando il precedente best del fratello Michael di oltre un secondo! A 2.673 secondi dalla vetta troviamo di nuovo Guy Martin (Tyco Suzuki) e poi Dean Harrison, che tagliano il traguardo praticamente appaiati. Quarto McGee, poi Sheils, Elliott e Lawson.
Segue la Junior Classic vinta da Barry Davison, poi è il turno delle big bikes con la Open Race: in pole William Dunlop, dietro di lui il compagno di squadra in Tyco BMW Guy Martin, poi Derek Sheils. Ma con le grosse cilindrate William deve cedere il passo alla Superbike di Martin, leader di gara dall’inizio alla fine, centrando la terza vittoria in carriera ad Armoy e replicando il trionfo della Open Race 2014. William si porta comunque a casa un ottimo secondo posto (a 2.321 secondi), mentre alle sue spalle troviamo il bravo irlandese Derek Sheils su Kawasaki BikeBitsNI. Quarto posto per Michael Dunlop in sella alla sua BMW Superstock MD Racing (versione 2015, con delle carene bianche alquanto anonime), probabilmente vittima di qualche problema alla gomma posteriore sin dalla partenza. Quinto Dean Harrison sulla nuova R1 Mar-Train che “Deano” continua caparbiamente a sviluppare per le road races, sesto Ryan Farquhar (Kawasaki SGS KMR), poi Andy Lawson (il primo tra le 600cc su Kawasaki Shirlaw’s Motorcycles), Davy Morgan (Honda Magic Bullett) e il giovane Thomas Maxwell a chiudere la top ten sulla Honda 600cc Cookstown/BE che fu di Jamie Hamilton.
Tornano sul tracciato poi le moto classiche, con la Senior Classic vinta da Richard Ford. E’ quindi il turno delle 250cc, che riservano una bella sorpresa: in pole Michael Dunlop sulla Honda RS250 Cookstown/BE di Micko Sweeney, che rinuncia a correre perchè non ancora ripresosi al 100% dopo l’infortunio al Tourist Trophy. Michael si prepara a portare sul primo gradino del podio la due tempi di John Burrows, ma viene beffato da Sam Wilson sulla Honda Joey’s Bar, team nato proprio nel “quartier generale” dell’omonimo bar a Ballymoney (Irlanda del Nord) e fortemente voluto da William Dunlop, immortalato infatti ad Armoy con “le mani nella moto” di Sam Wilson. Michael agguanta il secondo gradino del podio, mentre in terza posizione troviamo Paul Robinson, figlio di quel Mervyn Robinson membro della “Armoy Armada” assieme a Joey e Robert Dunlop, nonché cugino proprio di William e Michael. A family affair, insomma.
La 400cc riserva invece una brutta sorpresa, con la gara interrotta al quinto giro per un incidente a Church Bends; il pilota coinvolto è stato trasportato in elisoccorso (e qui i pensieri vanno al Doc John Hinds) all’ospedale di Belfast, ma le sue condizioni e il suo nome non sono ancora stati resi noti. La gara viene dichiarata conclusa al giro precedente e Seamus Elliott, in testa all’esposizione delle red flag, deve cedere il primo gradino del podio al ceco Michal “Indi” Dokoupil.
E’ poi il turno della Supertwin, gara che perde già venerdì un atteso protagonista: Guy Martin, infatti, rompe il motore della Er6 Cookstown/BE, dicendo addio al suo esordio sulla bicilindrica di John Burrows ad Armoy. La gara viene interrotta al primo giro di nuovo per un incidente, questa volta nel tratto di Acheson’s Leap, ma il pilota viene dichiarato “ok”. Alla ripartenza è lo specialista di categoria Ryan Farquhar ad imporsi, andando a vincere con tanto di nuovo lap record di categoria, davanti a Derek McGee che viene invece incoronato Campione classe Supertwin 2015. Terzo ad oltre 8 secondi il giovane Connor Behan su Kawasaki Emerald Road Racing. Peccato per il ritiro al secondo passaggio di Jeremy McWilliams, compagno di squadra di Ryan Farquhar.
Penultima gara di questa Armoy Road Race 2015 è la Senior Support, anch’essa interrotta per incidente e poi vinta da Kevin Fitzpatrick. Ed infine l’attesissima “Race of Legends”, la gara principale dell’evento, vinta nei 4 anni passati sempre e solo da Michael Dunlop. Si preannuncia una gran bagarre, con Martin voglioso di ripetere il trionfo della Open Race, Harrison in cerca della prima vittoria, William Dunlop finora vincitore solo con la 600 e ovviamente lui, il mastino Michael, che senza fronzoli e con la carena della sua Stock non verniciata, ha nel mirino la quinta “Race of Legends” consecutiva. Al primo giro è Guy Martin a condurre la gara tallonato dal compagno Tyco BMW William Dunlop, poi Michael e Harrison; al secondo passaggio Michael scavalca il fratello e al terzo è praticamente negli scarichi di Guy. Al quarto dei sei giri previsti, Michael sferra l’attacco decisivo, si porta in testa e va a vincere la sua quinta “Race of Legends” consecutiva in carriera, lasciando a Guy Martin il secondo posto a oltre 2 secondi; terzo gradino del podio per la R1 di Dean Harrison, quarto William Dunlop, poi McGee, Elliott, Lawson, Walsh, Morgan e Maxwell.
Un meeting davvero appassionante, non facile da gestire da parte degli organizzatori dell’AMRRC a causa delle troppe interruzioni con bandiera rossa, ma concluso nel migliore dei modi. Tanti record e un felicissimo Guy Martin incoronato “man of the meeting”.
Un grosso in bocca al lupo ai piloti infortunati e arrivederci alla prossima Road Race, l’attesissimo Ulster Grand Prix dal 5 all’8 agosto!








Caratterialmente preferisco William a Michael però devo riconoscere che Mike ha un manico da paura e credo sia destinato a dominare le roadraces nei prossimi anni.