Addio al celibato al TT – di Manuel Schiavo

La passione per le 2 ruote porta un gruppo di amici nel 2011 a intraprendere un viaggio speciale, andare in moto al Tourist Trophy. E quel viaggio fu indimenticabile tanto da lasciare un marcato ricordo nel cuore e un simpatico arrivederci di Daniele che una sera a Douglas esclamò: “se mai mi sposerò il mio addio al celibato vorrei farlo qui.”

È il 2015 e Daniele annuncia che si sposa con Giulia. Tutti felici si congratulano ma le sorprese non sono finite… come promesso img-20160908-wa0007gli amici avvereranno il suo desiderio!
Da quella sera iniziano i 7 mesi di attesa fantastici per chi ci ritornerà e per chi  non ci è mai stato. Iniziano gli incontri al pub o a casa di qualcuno per consigliarci su che abbigliamento portare, la ricerca di un alloggio (ed essendo in 11 la cosa non è semplice), la prenotazione del traghetto, la preparazione delle moto quasi tutte non adatte per concezione sportiva a viaggi così lunghi, la chat sul telefonino che ogni mattina scandiva il countdown, come un diario di bordo che raccoglie decine di messaggi al giorno su dubbi, domande, chiarimenti, ansie e prese per il culo…

Arriva il 28 maggio 2016, il meteo non promette nulla di buono ma l’attesa è finita, siamo carichi di voglia di partire mischiata ad emozioni. Ritrovo ore 20:00, ultimo briefing e si parte con una cosa chiara in testa: sarà un viaggio lungo e non semplice ma cercheremo di mantenere la calma e aiutarci l’un l’altro. Ci diamo un “5” incoraggiandoci, foto di gruppo e si parte!

Tutto bene fino in Svizzera quando la pioggia inizia a farsi sentire e decide di farci compagnia per il resto del viaggio fino a Saint-Quentin (Francia), ma il morale rimane alto e si arriva a Calais. Traghetto per Dover e ci aspetta un meritato riposo. L’indomani si riparte, ultima tratta destinazione Liverpool, che raggiungeremo a fine pomeriggio dove ci attende il traghetto che ci farà sbarcare all’Isola di Man in piena notte.

Scendiamo a Douglas, la città a quell’ora sta dormendo ma la sensazione è che in realtà ci dia il benvenuto… Prima di arrivare al nostro alloggio passiamo davanti il Grandstand e subito dopo giù per Bray Hill: le emozioni iniziano a ravvivare la pelle. Arriviamo a destinazione e il Sig. Robert ci attende nella sua bellissima casa che sarà il nostro alloggio per i prossimi giorni. La stanchezza si fa sentire e sistemati i bagagli andiamo a dormire.

Il giorno seguente il buongiorno si vede dal mattino, un cielo limpido, un sole splendente e un clima fantastico: grazie Isle of Man per questo benvenuto! E giornate simili ci accompagneranno ogni giorno della nostra permanenza. Facciamo colazione tutti assieme estasiati dalla bella giornata che ci attende, poi vestiamo il futuro sposo che nei giorni a seguire viaggerà in perizoma rosso sopra i pantaloni, una simpatica papera gonfiabile sulla moto e un gilet fluorescente con sopra scritto “TT STAG PARTY, PLEASE INSULT ME!!”, dove chiunque potrà apporre una dedica, firma, insulto simpatico…

Prima di partire si tolgono i DBkiller, perché il sound delle moto non disturba affatto gli abitanti dell’isola, anzi si mischia dolcemente in una bellissima atmosfera. Si parte: per prima cosa facciamo il giro completo del tracciato con tappa birra al Creg-Ny-Baa. Siamo felicissimi del tracciato percorso fino a quel momento e leggo negli occhi dei miei amici di viaggio un’emozione indescrivibile che non ha molte parole di commento, ma è ricca di gioia e ci accompagna a bere la birra che ci ricorderemo per sempre.

Risaliamo in moto per completare il giro e, al termine, altro carico di emozioni ripensando a questo fantastico percorso dove ogni pilota cerca di migliorare il proprio tempo in una sfida con se stesso. Ora attendiamo le prove che si svolgono ogni sera, mentre durante la giornata si può visitare l’isola con le sue meraviglie, luoghi con storia e tradizione, paesaggi incontaminati che meritano d’essere visitati.

Le prove iniziano alle 18:00 e l’atmosfera che si crea è fantastica. Gli spettatori iniziano a prendere posto lungo il tracciato dov’è permesso, i Marshall si mettono nella loro postazione, la strada viene chiusa al traffico e si percepisce una tranquillità bellissima, il vento che accarezza gli alberi, il cinguettare degli uccelli, le pecore al pascolo sedute, quasi come se anche loro stessero aspettando le moto, e Manx Radio che in sottofondo annuncia l’imminente partenza e aggiorna i risultati. Parte il Marshall per verificare pista libera per tutto il tracciato e una volta ritornato alla partenza si può dare il via alle prove.

img-20160908-wa0005Partiti… Qualunque sia la tua posizione senti in lontananza arrivare le moto e ogni passaggio ti rapisce, segui con gli occhi moto e pilota incuriosito come non mai, senza parole. Infatti, percorrendo il circuito aperto al traffico si ha il tempo di vedere la strada che si percorre, curve, dossi, incroci, sconnessioni, che tutte le strade hanno; ma poi su questa strada vedi sfrecciare loro, in traiettorie precise, calcolate per migliorare il tempo sul giro, e in quell’istante comprendi che quei piloti sono innanzitutto dei professionisti, dei precisi chirurghi dell’asfalto.

La gara è ancor più entusiasmante perché inizia al mattino e per un’intera giornata si può ammirare la massima espressione di ciò che durante le prove si è visto, dove i piloti danno il meglio di sé per raggiungere l’obbiettivo prefissato. Il pubblico è numerosissimo, assiepato in ogni posto disponibile ed è bellissimo anche questo; chi segue Manx Radio, chi nell’attesa legge un libro, mangia un panino, ma quando passano loro è uno spettacolo, si crea un momento magico, tutti a seguire con la massima prospettiva i piloti ed ecco che si vede questa sincronia di persone che tutte assieme girano il volto inseguendo il passaggio delle moto.

Al Grandstand dove partono i piloti ci sono anche i paddock (gratuiti): un’esperienza bellissima, un’atmosfera che ricorderai per sempre. Si possono vedere da vicino le moto, i meccanici al lavoro nei propri stand, la linea del traguardo dove vengono segnati ancora a mano i tempi dei piloti, le postazioni dove fanno il Pit Stop con i fusti della benzina messi in alto (si fa il pieno di benzina per caduta); si possono incontrare i piloti che sono tutti disponibili per autografi o qualche domanda, un livello di umanità e semplicità che mette in prima linea la passione e l’amore per questo sport.

Altra emozione è il Lap of Honour per Simon Andrews, parata domenicale dove possono partecipare tutti che crea un serpentone di moto unico lungo tutto il tracciato, dove ai lati della strada cittadini e appassionati ti salutano al tuo passaggio, uomini, donne, bambini che allungano la mano per batterti un “5” che cerchi di ricambiare, una sensazione indescrivibile, bellissima, che ti commuove, tutte queste persone che condividono la stessa passione e rendono unica l’accoglienza che l’isola sa dare.

Prima di abbandonare l’isola di Man lasciamo un ricordo a Fairy Bridge di questa bellissima esperienza ricca di emozioni, con un arrivederci alla prossima visita. Cosa dire di più… non basterebbero mille pagine con aneddoti e storie incredibili per raccontare un viaggio in moto bellissimo di 4.400 km tra andata e ritorno, un’esperienza, un’avventura, che lascia un ricordo indelebile per tutta la vita.

Grazie dell’accoglienza Isle Of Man, arrivederci….

 

Racconto di Manuel Schiavo, protagonista di questa avventura assieme agli amici Lele – Jobe – Cisio – Gabba – Jeremy – Biso – Sandro – Nik – Piace – Berto – Roccia.

Con le parole chiave , , . Aggiungi ai preferiti : permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.