Il Tourist Trophy dell’Isola di Man è un’avventura che innegabilmente esercita un certo fascino su quasi ogni motociclista.
Chi intraprende una carriera “su strada” vede nel TT un passo quasi naturale, mentre per un pilota “da pista” il discorso è un po’ diverso. Altro stile di guida, altra mentalità, altri obiettivi. Per affrontare il Tourist Trophy ci si deve “rimappare” completamente. Moto e testa.
L’esordio italiano di cui stiamo parlando è certamente uno dei più sensazionali degli ultimi anni: il fortissimo Alex Polita sarà tra i piloti che porteranno il tricolore al TT 2016. Un pilota da sempre associato alle gare in circuito volge ora la sua attenzione verso l’Isola di Man, e la cosa non passerà certo in sordina.
Se la prassi ultimamente prevede che i “newcomers” sul Mountain Course facciano prima un po’ di gavetta al Manx GP di agosto, sullo stesso identico tracciato di 37,73 miglia del Tourist Trophy, non manca qualche eccezione: piloti con un buon palmarès possono essere direttamente accettati al TT, come accaduto in tempi recenti per Joshua Brookes, Peter Hickman o Danny Webb. E potrebbe dunque essere il caso anche del nostro Alex Polita, talentuosissimo trentunenne di Jesi, campione del mondo Superstock 1000 nel 2006, poi passato a Mondiale Superbike, Supersport e British Superbike Championship nel 2012. Gli ultimi anni hanno poi visto il ritorno di Alex nel Campionato Italiano Velocità, con un’ultima stagione non proprio conclusa positivamente. Quest’anno Polita, nel frattempo anche stimato collaudatore, è stato chiamato dal Team 2 Erre Racing a disputare la tappa CIV di Imola al posto dell’infortunato Denny Schiavoni.
E, proprio a Imola, Alex ha introdotto il discorso TT con il team manager Roberto Antonellini, un nome di certo ben noto agli appassionati di road races.
“Beh, io ancora oggi cerco di fargli cambiare idea, ma lui non pensa ad altro!”, scherza Antonellini durante la nostra chiacchierata. Roberto fu lui stesso pilota al TT nel 2006 e nel 2009 (rispettivamente con una R6 ed una R1), per poi tornare all’Isola di Man in veste di capotecnico di Alessio Corradi nel 2012.
“Al 90% l’iscrizione diretta al TT non dovrebbe essere un problema, visto il curriculum di Alex. Ci iscriveremo sia alle classi 1000 sia alla Supersport”. Posegue Antonellini. “Il consiglio che posso dargli? Di affrontare il TT come esperienza personale, senza volontà di protagonismo e senza voler dimostrare niente. Prenderlo come puro piacere dell’esperienza, soprattutto i primi anni. Quello che ha fatto nella sua carriera finora non c’entra niente con ciò che farà all’isola. Gli ho detto che lo avrei accompagnato e supportato solo se avesse accettato questo. E ho anche aggiunto: se vai pensando di essere Alex Polita, sappi che non torni a casa. Ma poi quando ho sentito le sue risposte ho pensato che ce la farà sicuramente!”
Abbiamo quindi raggiunto telefonicamente Polita per saperne di più su questo bellissimo progetto.
Alex, com’è nata l’idea di debuttare al Tourist Trophy?
L’idea c’era già dall’anno in cui ho fatto il BSB, quindi un tassello lo avevo già messo nel 2012. Ho covato quest’idea ed ora si sta concretizzando con Roberto. E’ un sogno nel cassetto che finalmente posso tirare fuori!
Perché proprio con Roberto Antonellini?
Dopo la stagione disastrosa con Guandalini, per il CIV ho trovato in Roberto non solo un team manager, ma anche una famiglia. Lui poi ha già esperienza con le corse su strada e non poteva esserci miglior persona per poter affrontare con me questa avventura. Perché per me sarà proprio così, un’avventura!
Hai mai visto dal vivo il TT o qualche altra road race?
No. L’anno in cui ho corso nel BSB sarei dovuto andare al TT come spettatore, ma purtroppo non ci sono riuscito a causa della concomitanza con un test. Ci andrò quindi da pilota!
Come pensi di prepararti per una gara così lunga e impegnativa, dal punto di vista fisico e, soprattutto, psicologico?
Parlando con Roberto ho capito che l’aspetto principale è quello psicologico. Fisicamente mi preparerò come sempre, ho un preparatore atletico che ormai mi segue da una vita, poi io sono innamorato dello sport in generale e, tra motocross e i miei vari hobby, la forma fisica è la cosa che mi preoccupa meno. Sarà più importante la gestione mentale. Poi vediamo, come dicevo sarà un’esperienza, anche per capire se avrà un seguito. Magari vado lì e mi “cago nella tuta” e torno a casa subito! O magari invece sarà la prima di una lunga serie.
Hai in programma visite all’Isola di Man prima del Tourist Trophy?
Sì certo! Poco fa ero al telefono con Bonetti, siamo molto amici, e pensavamo di andarci quest’inverno per fare qualche giro dell’isola per capire di cosa si tratta, magari prendendo una moto a noleggio direttamente là.
La notizia del tuo debutto al TT farà scalpore, sei un pilota molto conosciuto in Italia e anche nel Regno Unito. Attualmente pochi piloti vengono accettati direttamente al TT, ma tu non dovresti avere problemi visto il tuo curriculum.
Sì, data la mia esperienza e il mio palmarès, credo che potrei accedere direttamente al TT. Ma sarà sicuramente un’esperienza da prendere con le molle. Tutto quello che verrà sarà un di più. E’ una cosa che sento da un bel po’ di tempo. Il motociclismo in generale ha perso fascino secondo me, c’è poca passione e voglia di fare, mentre credo che le road races e il BSB siano rimasti più intatti e genuini. Da noi non so se vale più la valigia che porti o quello che sei in grado di fare.
Altri progetti 2016 oltre al Tourist Trophy?
La mia idea è quella di tornare in Inghilterra, ma stiamo vagliando anche altre ipotesi, qualcosa più di un campionato nazionale. Stiamo lavorando ad un ritorno in pianta stabile in un campionato di riferimento. Io principalmente vorrei tornare nel BSB, ma in un modo diverso rispetto al 2012, con una struttura diversa che mi permetta di partire e finire con lo stesso team, senza dover sperare di poter correre da una gara all’altra!
Quale obiettivo ti sei posto per il tuo esordio al Tourist Trophy?
Ad oggi non voglio prefissarmi niente, speriamo solo che sia una bella esperienza. Poi sono un pilota, sicuramente una volta là mi prenderà la voglia di dimostrare, dovrà essere bravo Roberto a tenermi con le briglie! Scherzi a parte, so che non è una passeggiata. Puoi anche guardare mille video, ma tanto quando sei lì è un’altra cosa. Insomma, parti innanzitutto con la speranza di tornare a casa. Sarà un’avventura!
Grazie mille ad Alex Polita e Roberto Antonellini e un grosso in bocca al lupo!






Questa è una grande notizia! Un pilota di primissimo livello,non può certamente fare male. Naturalmente il primo anno serve come test. Comunque un grandissimo in bocca al lupo!
Pingback: Road Racing - corse motociclistiche su strada - Pagina 17 - Forum Motori.it
Welcome Alex anche tu come noi colpito dal mal di TT. See you in Douglas next year. Ciao dagli Italian TT Marshalls from Monza circuit
Ciao Alex. Io col mio gruppo siamo andati al TT lo scorso anno. L’anno prossimo ti verremo a tifare. Da Camerata Picena con gli striscioni. Tutta su due ruote.