Dall’Isola di Man all’IRRC: intervista a Federico Natali

Quest’anno metterà il suo secondo sigillo sull’Isola di Man. Affronterà per la seconda volta il famigerato Mountain Course, una sfida contro il tempo e contro se stessi, una sfida che ti cambia. 

Toscano di Marina di Massa, classe 1979, Federico Natali esordisce al Manx GP 2013 con un 22° posto nella categoria Newcomers (e una media in gara di 102.263 mph con la sua Suzuki GSX-R600 del team OnBike Service). Quest’anno l’avventura all’Isola di Man si ripeterà, grazie al supporto di Suzuki Italia ed arricchita con la gara delle Supertwins su una bicilindrica preparata da Rosmoto.

Ma il secondo Manx Grand Prix in carriera non sarà l’unica tappa internazionale di Natali: in programma quest’anno c’è anche una wild-card a Chimay (26-27 luglio), tappa belga dell’IRRC (International Road Racing Championship). Si tratta nientemeno che del campionato europeo di corse su strada, quello dal quale arrivano nomi noti al Tourist Trophy quali Didier Grams, Branko Srdanov, Horst Saiger, Michal “Indi” Dokoupil e i newcomers al TT 2014 Laurent Hoffmann e Franck Petricola.

Una nuova sfida per Natali, che ci racconta i dettagli della sua stagione e le impressioni di quella passata.

 

Federico, il 2013 è stato sicuramente un anno da ricordare per te, “l’anno dell’impresa”, con l’esordio all’Isola di Man al Manx Grand Prix categoria Newcomers. Come descriveresti questa esperienza? Tre parole che la riassumono?

Quattro parole: La gara della vita.

 

Direi che hai riassunto alla perfezione! Qual è il punto più “da pelo” del Mountain Course, quello che ti faceva trattenere il respiro ad ogni passaggio?

Sicuramente  Barregarrow (in celtico “strada sterrata”):  due curve a sinistra e poi inizia una ripida discesa che finisce con una curva a sinistra e che si percorre a velocità folle. Interessante punto anche per l’acustica perché le moto arrivano a velocità notevoli e i muri delle case ai lati del circuito ne amplificano i rumori.

 

Qual è stata la difficoltà maggiore per te? Organizzare tutto, reperire sponsor o la gara stessa?

La ricerca degli sponsor è quasi sempre un problema ormai noto per tutti, ma cominciando per tempo e sapendosi “vendere” si riesce ancora a reperire qualcosa.   L’organizzazione non è stata molto difficile. Ti danno tutti un grande aiuto, a partire da casa nostra con la persona di riferimento che tutti conosciamo, Pier Ortalda, fino all’Isola stessa dove Caroline si immedesima nella madre di tanti Newcomers… Per il resto basta prenotare (traghetti etc..). Più complessi della gara sono i primi giorni di prove libere, dove sei lasciato a te stesso e per questo bisogna essere sicuri e consapevoli della propria scelta.

 

Sicuramente prima di arrivare all’Isola avrai studiato vari filmati on-board. Com’è poi l’impatto vero con il tracciato, durante il primissimo giro in moto?

Effettivamente qualche video on-board l’ho guardato durante la mia preparazione mentale, ma non mi ci sono voluto fossilizzare proprio perché sapevo che le varie pendenze e le condizioni dell’asfalto sarebbero variate molto al momento della realtà. Diciamo che anche se le curve sono tante da imparare, suddividendo il tracciato in tre punti da 20 km l’uno e aumentando la velocità giorno dopo giorno si arriva alla gara abbastanza preparati.

 

Quest’anno in quali categorie correrai al Manx e con quali moto?

Quest’anno ripeterò l’esperienza prendendo il via nella categoria Junior e Senior (se mi

La Supertwins by Rosmoto per il Manx Gp sarà simile a quella in foto (ma di cilindrata 650 anzichè 744)

La Supertwins by Rosmoto per il Manx Gp sarà simile a quella in foto (ma di cilindrata 650 anzichè 744)

qualificherò) in sella alla mia Suzuki GSX-R 600 by Suzuki Italia. Proverò anche l’esperienza di correre con una Supertwins preparata da Rosmoto, il miglior preparatore di bicilindrici firmati Suzuki (nel 2005-2006 ha vinto il Campionato Italiano Supertwins).

 

Hai un obiettivo per il Manx, magari una particolare media sul giro, migliorando quella dello scorso anno di 102.263 mph?

L’idea è sicuramente di migliorare il mio best lap dello scorso anno. Al quarto ed ultimo giro sono riuscito a firmare un passaggio in 106.6 miglia di media. Questo è il mio obiettivo, girare di media intorno alle 106 mph e provare a fare un best lap a 112mph. Con la Supertwins invece sarà tutto nuovo. Sicuramente non sarà facile in quanto le Kawasaki ufficiali di KMR sono molto performanti e ancor di più i loro giovani piloti (pagano solo un minuto di gap contro i piloti del TT Supertwins).

 

Il Tourist Trophy 2015 per te è ormai nel mirino?

Il TT in parte lo era già quest’anno… solo nella mia mente però. Ho fatto richiesta, ma mi hanno respinto: la lista era molto gettonata e dei partecipanti al Manx Gp 2013 hanno accettato solo pochissimi piloti che avevano una media molto superiore alla mia. Per riuscire bisogna provare e riprovare  ed è questo l’unico obiettivo per il 2014. Quando riuscirò ad alzare la mia media sul giro fino a 116 mph (con la 600) allora sarò veramente pronto per affrontare lo scalino superiore del TT.

 

Parliamo ora di un’altra bellissima esperienza che aggiungerai quest’anno al tuo curriculum: Chimay, tappa belga del campionato europeo di corse su strada (IRRC). Com’è nata questa idea e perché proprio Chimay?

Quest’idea nasce dalla voglia di diversificare le mie esperienze nelle Road Races. Chimay è stata scelta per alcuni motivi. Primo, la posizione geograficamente strategica: è chiamata “la gara di confine”, perché se non fosse per una piccola lingua di mare saresti praticamente a Dover e perché Chimay è la punta dove convergono Francia, Belgio e Olanda. Secondo, è possibile fare la doppia categoria con due Campionati concomitanti: Supertwins ( http://www.trofeo-supertwins.be ) e 600 (http://www.irrc.eu ). Terzo, la birra Chimay è davvero il top !

 

Come ti prepari normalmente per la stagione? Esiste secondo te un particolare allenamento fisico o mentale per le corse su strada?

Durante l’anno cerco di mantenere costante il mio ritmo di allenamento (bicicletta, palestra e un po’ di skate). Non è sempre facile in quanto ognuno di noi, oggi come oggi, è impegnato su molti fronti. Per quanto riguarda l’allenamento mentale invece…sto provando un nuovo metodo: guardo i video on-board con il casco in testa allacciato, riesco a concentrarmi meglio! Se funziona? Te lo dico a fine stagione!

 

A quali altre gare ti dedicherai per il resto del 2014?

Quest’anno farò solo alcune wild-card nei vari trofei (Motoestate e Master Cup con il Team Falaschi Moto che ha curato la preparazione della mia 600) e nel Campionato Velocità in Salita (Carpasio e Sillano, doppia categoria: Naked e 600). Mi piacerebbe a fine stagione riuscire a fare anche la tappa dell’IRRC a Frohburg a fine settembre. Adoro quella gara e quella zona della Germania… Comunque vedremo, intanto cerchiamo di arrivare a Settembre, poi si vedrà!

 

Te lo auguriamo Nat, in bocca al lupo!

 

 

 

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2 reazioni a Dall’Isola di Man all’IRRC: intervista a Federico Natali

  1. Gabriele Pezzotta ha scritto:

    Good luck Federico!

  2. Oreste ha scritto:

    Bravo,Federico vedi di mettere parecchie kawasaki dietro te lo dice uno che guida una sv1000s se posso darti un suggerimento prova ad alzare i semi manubri se non erro la categoria light è libera.
    In bocca al lupo

    Saluti

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