Grave lutto nelle road races, muore a Skerries “doc” John Hinds

Le road races sono corse particolari e fantastiche, che anche chi ama riesce a fatica a descrivere pienamente. Perché non sono solo gare, moto, piloti, bagarre. Ma c’è tutto un sottobosco unico e indispensabile che fa da anima pulsante delle corse su strada; stiamo parlando degli spettatori, degli appassionati, degli organizzatori, dei volontari, dei marshal, insomma tutte quelle figure assolutamente preziose ma troppo spesso un po’ in ombra. 

Sabato 4 luglio 2015 è stata scritta una pagina molto triste nella storia delle road races, poichè docqualcosa di davvero inimmaginabile è accaduto, andando a colpire una parte importante di quel sottobosco, un vero e proprio angelo custode.

Skerries 100, contea di Dublino. Venerdì sera le prove della famosa National Road Race irlandese vengono interrotte con bandiera rossa per una caduta, ma non si tratta di un pilota. A perdere il controllo della sua BMW S1000RR rossa e ad impattare violentemente contro un muro è stato, questa volta, uno dei travelling doctors.

In tutte le corse su strada, ad eccezione del troppo lungo Tourist Trophy, in ogni primo giro di prove e gare il gruppo di piloti viene seguito in moto da uno o due dottori, oltre ai consueti travelling marshals. Veri e propri “medici volanti” su due ruote, pronti ad intervenire in caso di incidente, molto più probabile al primo giro nelle gare con mass start. All’inizio del secondo passaggio, da prassi, i dottori rientrano in pit lane, pronti a rimettersi subito alla guida per raggiungere il luogo di un eventuale incidente nel corso delle prove o delle gare.

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(Foto: NilesV)

E stava andando così anche a Skerries, quando però il dottor John Hinds, trentacinquenne di Tandragee (Irlanda del Nord) è stato vittima di una caduta mentre seguiva il gruppo di piloti, procurandosi fatali danni alla testa. Trasportato d’urgenza al Beaumont Hospital di Dublino, ne è stato purtroppo dichiarato il decesso sabato mattina, 4 luglio.

La scomparsa di John Hinds è certamente dolorosa come qualsiasi morte, ma nel suo caso c’è qualcosa di più. Il mondo delle road races (e non solo) è totalmente in lutto, soffrendo la perdita di uno dei più bravi e dediti travelling doctors, sempre in prima linea, sempre pronto a soccorrere e salvare vite. E molti, molti piloti lo hanno ricordato sul web proprio così. Volontario del MCUI Medical Team, “doc” Hinds era considerato una figura molto importante, un esempio dal punto di vista umano e professionale, che, terminato il lavoro di anestesista al Craigavon Area Hospital (contea di Armagh, Irlanda del Nord),  nei week-end raccoglieva le proprie borse di primo soccorso, caricava il suo furgone con la S1000RR rossa (arrivata dopo le bellissime Suzuki e Kawasaki con il simbolo del MCUI Medical Team) e si recava come volontario ai vari meeting su strada.

Il piccolo rimborso spese ricevuto non copriva le trasferte, ma Hinds, così come i colleghi, era mosso solo dalla passione per le road races e per il proprio mestiere. Aveva tuttavia recentemente ricevuto un grosso aiuto da Bridgestone, che gli aveva fornito qualche treno di gomme per affrontare la stagione.

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(Foto: Derek Wilson)

Tuta, stivali, borse, casco arancione (con il codino che sventolava e lo rendeva subito riconoscibile): “doc” John Hinds era un motociclista di alto livello e chi lo ha visto dal vivo racconta scherzando che “doveva chiudere il gas per non tamponare gli ultimi piloti”. Full gas, salti, scollinamenti, il flying doctor affrontava il tracciato proprio come i piloti davanti a sè, con il suo pesante fardello di medicinali e responsabilità. Basta cercare qualche immagine in rete per ammirarne lo stile di guida.

In molti, moltissimi oggi lo piangono e lo ringraziano per le vite salvate. Come poco tempo fa aveva fatto Franck Petricola, soccorso proprio da Hinds dopo il terribile incidente alla North West 2014; e per Hinds, vedere Petricola tornare al Triangle Circuit l’anno seguente era stata una immensa soddisfazione. Franck aveva finalmente disputato la sua North West 200, pronto poi per il debutto al TT, per lui prutroppo tragico. Come è stata la successiva Skerries 100 per John Hinds…

Questa non vuole essere la storia strappa-lacrime e attira-lettori. Questa è la reale descrizione di una persona che, forse, non ha ricevuto le meritate attenzioni per il suo ruolo importante e delicato. E anche noi rimpiangiamo di non aver mai spedito quell’intervista a John Hinds, ancora chiusa come bozza in un cassetto. Non resta che ricordarlo come il grande uomo che era e, se possibile, aiutarlo a coronare uno dei suoi sogni: John aveva recentemente denunciato la mancanza di un’eliambulanza in Irlanda del Nord e lanciato una petizione per porvi rimedio. Per aderire, come in oltre 12.000 hanno fatto dopo la sua morte, basta seguire questo link.

Ciao Flying Doctor.

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3 reazioni a Grave lutto nelle road races, muore a Skerries “doc” John Hinds

  1. dario#61 ha scritto:

    riesco solo a piangere, non a parlare

    la petizione ha ricevuto in uncremento di firme incredibile, i numeri sono molto più alti di quello che ti aspetti per il nostro piccolo mondo…questo lutto ha toccato veramente tantissime persone

  2. Alessandro D'argenio ha scritto:

    Sono senza parole, è venuto a mancare un grande personaggio! “doveva chiudere il gas per non tamponare gli ultimi piloti” questa frase la dice lunga sulle sue qualità di pilota oltre a quelle di medico…
    Ciao DOC!

  3. Oreste ha scritto:

    Una persona che aveva il suo spessore in quello che ha fatto per i Piloti.

    riposa in pace “doC”

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