In attesa della ripresa: il TT si corre su videogioco

La moto è una passione che non conosce limiti, prezzo né stagioni: in attesa della ripresa del prestigioso Tourist Trophy, la Kylotonn propone il videogioco Isle of Man- Ride on The Edge 2 che promette di spopolare fra gli appassionati delle due ruote. 

Il Mercurio alato dovrà attendere: ci si accontenta della gara virtuale

Come ben sapete, quest’anno all’Isola di Man non si terrà il celebre Tourist Trophy: è questa la decisione sofferta presa dagli organizzatori del Circuito del Mountain, in vista delle recenti limitazioni sugli spostamenti da una nazione all’altra. Ma gli amanti della gara pluricentenaria che si corre su uno stradale di oltre 60 km avranno comunque di che parlare e soprattutto di che divertirsi. La gara soprannominata da molti come la “più pericolosa al mondo” si correrà, non nel modo tradizionale, bensì sugli schermi degli appassionati di corse e di videogiochi: la Kylotonn, sviluppatore francese, grazie al supporto della Nacon, ha rilasciato Isle of Man-Ride on The Edge 2 riproponendo tutto il fascino e il brivido del circuito stradale dello Snaefell Mountain Course. Il prestigioso trofeo rappresentato dal Mercurio alato quest’anno non verrà assegnato e le scommesse online saranno orfane di una competizione che rappresenta un “must” per gli amanti delle gare motociclistiche. Ma il mondo del virtuale ancora una volta corre in soccorso degli amanti della velocità e questa volta a sfrecciare a 300 km/h non saranno solo i piloti della TT.

 

Isle of Man-Ride on The Edge 2: presto anche su Nintendo Switch

Nacon e Kylotonn renderanno più dolce l’attesa per gli amanti della gara motociclistica più pericolosa al mondo grazie all’uscita del gioco, già disponibile su PS4, Xbox One e PC. Lo sviluppatore francese ha anticipato che ben presto il videogioco sarà disponibile anche per Nintendo Switch, andando così a allargare il proprio potenziale bacino d’utenza. Tante le novità rispetto alla prima edizione del gioco del 2018, partendo da una corsa più dettagliata e anche più complessa: il pilota virtuale deve guadagnarsi la qualificazione al TT gareggiando su diversi circuiti, accrescendo così la propria reputazione, il proprio punteggio e anche le proprie “casse”. Le carenze del videogioco, onestamente poche, riguardano le scarse opzioni di personalizzazione del proprio “avatar” (ovvero l’immagine del pilota) e la mancanza di alcuni piloti, come Hutchinson e Rutter, ma è presente l’italiano Bonetti, in cui gli amanti del tricolore potranno certamente rivedersi. Appare scontato che la riproposizione virtuale non potrà mai sostituire il brivido della gara fondata nel 1907 e che ha visto già più di 100 edizioni, ma siamo sicuri che, per molti appassionati di motociclismo e di videogiochi, sfrecciare a 300 km/h con la moto del proprio beniamino sarà un’emozione indescrivibile.

Inoltre, il rapporto fra motori e videogiochi si fa sempre più interessante: in Messico, nel gennaio scorso, un pilota di i-Racing ha battuto un pilota di Formula E nella competizione Race of Champions, gara che accetta dal 2018 anche piloti virtuali. Che la pratica sui videogiochi possa diventare propedeutica per una carriera nei motori?

 

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