Isola di Man, martedì 29 agosto, ore 18.15. Su Glencrutchery Road sono finalmente schierati gli esordienti del Manx Grand Prix per la loro prima gara sul Mountain Course. Qualcosa che li farà entrare per sempre nella storia, per molti l’emozione più grande di tutta la vita. Per qualcuno, però, un’esperienza finita troppo presto.
E quel qualcuno questa volta è un italiano. A pochissimi minuti dall’inizio della gara, quando i primi piloti avevano raggiunto il rilevamento di Glen Helen e gli ultimi non avevano ancora ricevuto la pacca sulla spalla dal marshal, la gara è stata interrotta con bandiera rossa per una brutta caduta a Braddan, più precisamente a Oak Tree. La moto è andata a fuoco e poco dopo è stato confermato il nome del pilota coinvolto, il bergamasco Nicolò Capelli. Stando alle prime notizie, Nicolò è stato trasportato al Nobles Hospital in condizioni gravi ma non in pericolo di vita e inizialmente si parla di fratture alle gambe per ciò che era visibile.
Il fatto non è passato come un comune incidente di gara. Questa volta il Clerk of the Course ha tuonato, di nuovo, contro i newcomers, già accusati di essere troppo precoci e non prestare attenzione alle bandiere e già minacciati di essere rispediti a casa. Dopo circa mezzora, utile a ripulire il tracciato, la Newcomers Race è stata ripresa alle ore 19.05 locali. Tre giri per i gruppi A (600cc e 750cc) e B (Lightweight). A condurre il gruppo ancora una volta il pilota più veloce in prova, Darryl Tweed, che come Nicolò Capelli e l’inglese Mike Norbury porta sulla moto i nostri adesivi RoadRacingCore, in segno di supporto.
Alla ripartenza però è Brad Vicars davanti a tutti al rilevamento di Glen Helen, distaccando Tweed di 9 secondi, che diventano 7 al termine del primo passaggio. Con partenza da fermo, Vicars fa segnare un impressionante 118.786 mph su Glencrutchery Road, il nuovo record per i Newcomer al Manx GP, infrangendo un primato che durava da ben 7 anni. Ottimo Francesco Curinga in sesta posizione a 114.796 mph. Per quanto riguarda la classe “B”, il povero Matteo Bardelli è costretto al ritiro già a Quarterbridge per una scivolata con la ER6 del Team mannese TC Racing. Un vero peccato per “Bardo”, che durante le qualifiche aveva finalmente risolto gli inziali problemi e si era portato nella prima metà della classifica.
Il vantaggio di Vicars, già pilota di road races in Irlanda e Scarborough, rimane sostanzialmente invariato durante il secondo passaggio, con Tweed inaspettatamente “sottotono” dopo prove brillanti e un’ottima prima partenza. Francesco Curinga, unico italiano rimasto in gara, mantiene la sesta piazza con un giro a 115.524 mph pur rallentando per il pit stop obbligatorio al termine del secondo passaggio. Fantastico! Si riparte per il terzo ed ultimo giro con Vicars addirittura a +17 su Tweed a Glen Helen e Stephen Parsons al terzo posto, con Curinga sesto anche dopo la sosta per il rifornimento, effettuato dall’amico Stefano Bonetti.
Terzo ed ultimo passaggio, Brad Vicars si avvicina alla storica vittoria della Newcomers Race A del Manx GP, in sella alla sua Honda CBR600RR; il ventenne dello Yorkshire, già incoronato best newcomer della stagione road racing 2016, pennella i 60.7 km del Mountain Course, gestisce il suo distacco sul favorito Darryl Tweed, tagliando infine il traguardo con 8 secondi di vantaggio sul giovane nordirlandese di Ballymoney in sella a Triumph 675; Tweed dichiarerà ai microfoni di Manx Radio di essere parecchio arrabbiato per un problema alla visiera, sistemata solo durante il pit stop. Completa il podio Stephen Parsons, poi Andrew Fisher, Mike Norbury (altro favorito sulla carta ma incappato in una serie di problemi alla sua R6), poi il bravissimo Francesco Curinga al sesto posto sulla Honda CBR600RR Bianco Moto. La strategia giusta quella dell’esperto Francesco, che prima di “spingere” in gara ha preferito studiare passo passo il tracciato in prova. Complimenti!
Derek Wilson vince invece la Newcomers Race B dedicata alle Lightweight. Appuntamento a domani con le gare Junior (con Francesco Curinga) e Lightweight (con Matteo Bardelli).
Rimaniamo ora in attesa di ulteriori notizie sulle condizioni di Nicolò Capelli. Forza Nico!