Addio alle corse per Horst Saiger

Horst Saiger ha annunciato ieri il suo addio definitivo alle corse, in conseguenza del brutto incidente di cui è stato vittima nel 2020. 

Il road racer austriaco era incappato in una brutta caduta durante un test al Red Bull Ring domenica 26 luglio 2020, impattando con la sua Yamaha R1 in seguito ad un problema ai freni. Saiger era stato subito trasportato in ospedale in condizioni critiche e messo in coma farmacologico. Si era ripreso in modo eccezionale, ma non abbastanza per tornare a correre a livelli alti, come aveva sempre fatto.

Recentemente Horst è risalito in sella a Brno, rendendosi conto che qualcosa ancora non andava ma rimandando la sua decisione di appendere il casco al chiodo. Ha atteso qualche settimana e ci ha riprovato proprio al Red Bull Ring a luglio, dove il verdetto è stato chiaro: i problemi al braccio  sinistro e alla gamba sinistra dati dall’incidente dell’anno scorso non gli permetteranno più di guidare in totale sicurezza una moto.

Da qui l’annuncio del suo ritiro definitivo dalle corse. Il suo rimpianto? Non poter concludere la carriera a Macao. Ci aveva sperato tanto, di poter almeno salutare le corse a novembre 2021 in Cina, ma, dice ” sarebbe da irresponsabili”.

Della sua carriera, del resto, Horst Saiger non può che essere pienamente soddisfatto: classe 1971, austriaco ma residente in Liechtenstein, Saiger è un personaggio interessante, molto amato e poliedrico. Vanta una grande esperienza nel Mondiale Endurance, in particolare tra le fila del Team Bolliger Switzerland; fu campione nazionale svizzero nel 2011 e 2012, pilota IRRC e, più recentemente, anche road racer. Horst debutta a Macao nel 2009 e da lì sarà ogni anno uno dei protagonisti. Alla gara in estremo Oriente aggiunge nel 2012 la North West 200 e solo due anni dopo riesce a centrare il record assoluto della classe Superstock, con la privatissima Kawasaki Zx-10R del suo team Saiger-Racing. Certo, Horst è un personaggio chiave “sul continente”, supportato da Kawasaki (e poi Yamaha) e pilota Metzeler, ma pur sempre “uno che mette le mani” sulla propria moto.

Nel 2013 arriva finalmente il Tourist Trophy, centrando il titolo di secondo best newcomer dell’anno dietro a Joshua Brookes; al TT Horst sarà presenza fissa e per lungo tempo pilota non anglofono più forte sul Mountain, vincitore anche del TT Privateers Championship nel 2017.

Nel 2014 vince la Wanganui Road Race in Nuova Zelanda, mentre l’anno successivo debutta anche all’Ulster GP.

Sempre brillanti i suoi risultati, sempre costante il suo sorriso nel paddock, dove mancherà moltissimo,

E il cinquantenne Horst, sposato con Tamara e ora padre di due figli, promette che al TT e alla North West 200 non mancherà di tornarci, come spettatore.

 

 

 

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