Macau GP, qualifiche 2 – Irwin in pole su Ducati, battuto il record di Easton

Era dal 1995 che un nordirlandese non partiva dalla pole position al Macau GP, dai tempi di Phillip McCallen. Domani, sabato 18 novembre, il giovane Glenn Irwin riscriverà la storia, ma non soltanto perché scatterà dalla prima casella in griglia sulla Panigale del Team PBM Motorsport. Ciò che ha fatto Irwin oggi è stato qualcosa di ben più spettacolare, alla sua seconda partecipazione a Macao. 

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Glenn Irwin, finora dominatore assoluto a Macao (foto: Diego Mola)

Dopo sette anni, infatti, il record del Macau Motorcycle Grand Prix è stato infranto; il primato di Stuart Easton che resisteva dal 2010 (2′ 23”616 ) è stato battuto da Glenn Irwin durante le qualifiche di oggi, con un 2’23”081, nuovo record del circuito da Guia per le due ruote.

La seconda sessione di qualifiche, ultima e unica per oggi, ha preso il via di nuovo all’alba, alle ore 7.30, mentre la metropoli cinese si svegliava, le luci dei casinò si spegnevano e migliaia di autobus e scooter iniziavano a sfrecciare imperterriti a pochi metri dal tracciato. Tracciato sul quale davano invece spettacolo i 28 piloti invitati al 51° Macau Grand Prix.

Al termine dei 45 minuti a disposizione è appunto il 27enne Glenn Irwin a migliorare il proprio crono di ieri confermandosi il più veloce, dopo aver dominato anche prove libere e qualifiche 1. Niente da fare per il campione in carica Peter Hickman, alle spalle del pilota di Carrickfergus con un distacco di 1.8 secondi sulla S1000RR Bathams/SMT; ma “Hicky” è confidente per  i 12 giri di domani, avendo dimostrato una tattica di gara impeccabile nei due anni passati. Irwin, invece, al suo debutto al Guia nel 2016 aveva già impressionato per le sue capacità, tradito però dalla Panigale in gara mentre lottava già per le posizioni di testa. Il Team di Paul Bird, fresco di vittoria nel British Superbike Championship con Shakey Byrne, sta lavorando duramente qui a Macao per ovviare a qualsiasi inconveniente.

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La conferenza stampa post qualifiche con, da sinistra, Hickman, Irwin e Rutter (foto: Luca Colombara)

Prima fila anche per il “re del Guia” Michael Rutter, che scatterà dalla terza casella in griglia mirando al suo 9° trionfo a Macao dopo 23 partecipazioni. Quarta piazza per un davvero ottimo Conor Cummins su Honda Padgett’s, quinto Martin Jessopp (BMW Riders Motorcycles) da non escludere assolutamente per la lotta alla vittoria, una vittoria sempre sfuggita dopo ben 5 podi su 9 partecipazioni. Sesta casella per l’australiano Davo Johnson (BMW Four Anjels Motorsport), poi Lee Johnston (BMW East Coast HP4 Race Carbon), Horst Saiger (Kawasaki Saiger Racing), Derek Sheils (Suzuki Cookstown/BE) e Gary Johnson (Kawasaki Briggs Equipment) a chiudere la top ten.

Paura per Alex Polita e Didier Grams alla nostra postazione all’ultima tornata, con i due piloti a toccare le “Armco barriers” con la spalla. Certamente non una bella esperienza… Alex si qualifica in 23^ posizione e miglior newcomer, mentre escluso dai giochi (provvisoriamente, salvo diversa decisione del direttore di gara) è l’esordiente francese Xavier Denis, non qualificatosi pur avendo migliorato di ben 4 secondi il suo tempo di ieri. Ma là davanti spingono davvero troppo forte…

Tanti i giri inanellati questa mattina da tutti i piloti, dai 13 ai 16 passaggi, con l’eccezione dell’irlandese Michael Sweeney costretto al rientro ai box dopo soli 3 giri a causa della rottura del motore della sua BMW HP4. Il team avrà tutta la giornata di oggi per lavorare; alle 8.15 del mattino è già tutto finito per le moto qui a Macao.

L’appuntamento è per domani alle ore 11.30 locali con i 20 minuti di warm-up, seguito dai 12 giri di gara dalle ore 15.40 (meteo permettendo, è prevista pioggia nelle ore precedenti).

Ricordandovi che a Macao siamo 7 ore più avanti rispetto all’Italia, ecco il link per seguire l’evento in Live Streaming.

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Una reazione a Macau GP, qualifiche 2 – Irwin in pole su Ducati, battuto il record di Easton

  1. Cristina ha scritto:

    Grande Glenn e grande Ducati.
    Sono un po’ di parte, lo ammetto. 🙂 Però fa davvero piacere vedere una moto italiana lì davanti.
    Ride safe boys.

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