Ritorno al TT per Joshua Brookes, firma con Norton

Una fantastica notizia che molti appassionati di corse su strada apprezzeranno: dopo due anni di assenza, l’australiano Joshua Brookes torna nelle road races e lo farà nientemeno che con Norton

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(foto: iomtt press)

Una “off season” piuttosto difficile quella del trentantreenne Brookes, che ha visto sfumare il suo posto nel Mondiale Superbike nel team Milwaukee BMW di Shaun Muir dopo una stagione abbastanza disastrosa. La squadra, che nel 2017 passa ad Aprilia con Lorenzo Savadori ed Eugene Laverty, lascia a piedi Joshua dopo tre anni di onorato servizio e un titolo BSB in tasca nel 2015.

Brookes si è trovato dunque a dover fare i conti con l’assenza di selle competitive disponibili nel British Superbike Championship e la forte volontà di tornare al Tourist Trophy e alla North West 200.

Da sempre appassionato di corse su strada nel loro più profondo significato, l’australiano di Sidney aveva finalmente ottenuto la possibilità di correre all’Isola di Man nel 2013 con TAS Suzuki, diventando il newcomer più veloce al TT con un best lap a 127.726 mph di media, battendo l’allora record di Steve Plater che andò di poco sopra le 125 miglia orarie (il record per gli esordienti spetta ora allo straordinario Peter Hickman che ha girato ad oltre 129 mph nel 2014). Un cambio di casacca nel 2014 aveva visto Brookes approdare al Team Milwaukee di Muir sulle Yamaha rosse e bianche, centrando un secondo posto nella Superbike Race alla North West 200 e facendo segnare il nuovo record del tracciato.

Ma poi, l’alt. Il Team inglese di Muir, da sempre più concentrato sul BSB che sulle road races, impose a Brookes l’impegno esclusivo nel British Superbike per tentare finalmente di vincere il titolo 2015. E Josh non mancò l’obiettivo. Da campione BSB approdò con la stessa squadra nel Mondiale Superbike 2016 su BMW, purtroppo senza riuscire a scrollarsi dalle retrovie.

Il 2017, dunque, ha imposto a Josh un passo indietro ed un ritorno al British Superbike Championship con il Team TAG Yamaha, libero però di tornare alla sua altra passione, le road races. E lo farà con Norton, in un duo tutto australiano con David Johnson.

Fondata nel 1898, Norton Motorcycles ha una storia indubbiamente legata a quella del Tourist Trophy. Presente sin dalla prima edizione del 1907, la Norton vanta una lunga serie di vittorie all’Isola di Man: ben 43 i trionfi sul Mountain, tra cui quelli con Phil Read, Mike Hailwood e Steve Hislop. La vittoria di “Hizzy” nel 1992 (con la Norton NRS 588) passò alla storia come la gara più spettacolare di sempre al Tourist Trophy, con un’epica battaglia tra Hislop e Fogarty. Robert Dunlop portò invece la casa britannica sul gradino più alto del podio alla North West 200 e all’Ulster GP.

Ben 17 anni dopo la vittoria di Hizzy, Norton tornò al TT con Michael Dunlop, non riuscendo però a qualificarsi a causa di un guasto durante le prove. Il team ci riprovò nel 2012 ingaggiando il pilota inglese Ian Mackman in sella alla SG1 motorizzata Aprilia. L’anno seguente Mackman fece segnare la miglior prestazione della “nuova” Norton, con un best lap alla media di 122 mph ed un 18° posto nella Superbike. Dopo un 2013 con Mackman e Dan Hegarty, Norton ingaggia l’australiano Cameron Donald con un contratto di 3 anni a partire dal 2014.

All’esordio, però, una prestazione da dimenticare, con due ritiri su due gare disputate (uno per problemi elettrici e uno per problemi alle gomme), con un best lap a “sole” 124 mph. Davvero poco per Donald, abituato a girare sul Mountain sul filo delle 130 mph. Al TT 2015 la Casa di Donington Park porta all’Isola di Man una versione aggiornata della SG3, sviluppata anche grazie a due specialisti come Steve Plater e Mick Grant, con Donald che centra un 18° posto in Superbike come miglior risultato. Nel 2016 Donald abbandona prematuramente la squadra, che ingaggia un altro “aussie”, David Johnson: “Davo” prosegue lo sviluppo Norton sempre affiancato dal prezioso collaudatore Plater e centra ottimi risultati e tempi al TT, sfondando il muro delle 130 mph e diventando l’australiano più veloce all’isola di Man.

Con un pilota del calibro di Joshua Brookes, ora, non ci resta che vedere cosa sarà in grado di fare la nuovissima (e bellissima) SG6. “Dopo che per due anni Shaun mi ha impedito di fare le road races, ora ho una voglia pazzesca di tornare al TT, è la mia priorità” afferma l’australiano. North West 200 e Ulster GP sono in egual modo nel mirino.

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