La notizia è oggi ufficiale: dopo soltanto un anno Conor Cummins lascia il team Tyco Suzuki by Tas e sceglie Milwaukee Yamaha per la stagione Road Racing 2013.
Una separazione che era già nell’aria, con le trattative che si dilungavano troppo tra il manxman e il Team Manager Tas Philip Neill, mentre l’ormai ex compagno di squadra Guy Martin aveva già rinnovato da qualche tempo. Forse le delusioni della stagione 2012 (segnata da un infortunio alla NorthWest che non gli ha permesso di partecipare al TT) o forse un’offerta più allettante hanno portato Cummins a lasciare il team nordirlandese, peraltro senza troppe parole di commiato. Rifiutata anche la proposta del Team SMT di Robin Croft, che aveva appena portato Michael Rutter al trionfo al MacauGP.
Nel 2013, perciò, il mannese sarà in sella alla bellissima Yamaha Milwaukee (ex Swan) al fianco di William Dunlop: un ritorno alle origini per “the Ramsey Rocket”, che ritrova la moto di Iwata con la quale aveva iniziato la sua carriera nel Team JMF Millsport.
Già stabilita per certo la presenza della squadra a Tourist Trophy, NorthWest200, UlsterGP e Southern100, mentre ancora da confermare è la trasferta al MacauGP.
Il 2013 potrebbe essere la stagione giusta per Cummins, quella del ritorno vero e proprio dopo il terribile incidente al TT 2010. La caduta alla Verandah ha messo fine, almeno fino ad ora, alle mire di vittoria del manxman, vittoria a cui era spesso andato molto vicino. Un brillante esordio al TT 2006 (proprio su Yamaha), mentre l’anno successivo ottiene due quinti posti e il record di velocità per un pilota dell’Isola di Man. L’anno d’oro è stato però il 2009, quando con Kawasaki McAdoo ha conquistato i suoi primi podi al Tourist Trophy: secondo nella Senior e terzo nella Supersport 2; lo stesso anno Cummins infrange il record di velocità alla Dundrod 150, mettendosi alle spalle dopo una gran bagarre Farquhar, Hutchinson e Martin e vincendo anche la gara della Superbike all’UlsterGP. Nel 2010 segna al TT un record tuttora imbattuto: il più veloce “standing-start lap” (ovvero il giro con partenza da fermo), a 131.511 mph, ancora oggi secondo miglior tempo nella graduatoria totale del TT dopo John McGuinness; la rottura del motore della sua Kawasaki gli ha però impedito di vincere la gara. Qualche giorno dopo, poi, l’incidente alla Verandah.
Una serie incredibile di fratture, un destino da ex pilota ormai quasi segnato con la possibilità di non camminare più: ma tutto questo è stato superato, dopo un solo anno Cummins si è ripresentato al via del TT 2011, portando con sé solo una grossa cicatrice lungo tutta la schiena e il soprannome “the comeback kid”. La stagione 2011 è stata per sua stessa ammissione un lungo allenamento, mentre il 2012 avrebbe dovuto segnare la svolta: passa da McAdoo a Tas Suzuki, ma i risultati sperati non arrivano, complice anche l’infortunio alla mano alla NorthWest (per un’entrata azzardata di Gary Johnson che “atterra” Cummins e Jessopp); salta perciò anche il TT, raccoglie qualche podio all’Ulster e termina con un sesto posto a Macao. Adesso invece inizia il capitolo Milwaukee Yamaha, con cui disputerà tutte le Internationals, mentre ancora da stabilire è la presenza del pilota mannese alle prime tappe del BSB.
Buonasera, al moto day ho avuto modo di parlare con Cummins e mi è sembrato molto determinato. Infatti il pilota lo dice chiaramente di voler raggiungere gli obbiettivi delle road race,,io penso che Conor con la partecipazione all’endurance campionato tosto e selettivo, lo aiuterà nella maturazione professionale, di lui che sia un talento non dubito ma la yamaha R1 è ora che torni sul podio.
Concordo, sembra molto determinato e concentrato. Il 2012 poteva essere l’anno del suo “ritorno”, ma l’incidente alla NorthWest ha pregiudicato tutto. Vedremo quest’anno…