Non ci sono parole per descrivere l’emozione che si respira in questo momento nel paddock di Macao. Un ragazzo inglese ha appena compiuto un’impresa che ha dell’incredibile, tornando alle corse dopo 18 mesi di stop, con una gamba malconcia, cambio a destra e tutore tolto da poco. E ha vinto. Anzi, ha dominato.
Da oggi Ian Hutchinson non verrà ricordato solo per le 5 vittorie su 5 gare al TT, ma anche per la strabiliante vittoria del Macau GP 2013, nel giorno del suo ritorno alle corse. Hutchy spodesta il “re del Guia” Michael Rutter, seguendolo, passandolo e prendendo il largo. Terzo un ottimo Gary Johnson, acclamato dal pubblico cinese come un vero vip.
Alle ore 15.30 locali scatta la gara Superbike del 47° Macau Motorcycles Grand Prix. Asfalto asciutto, sole, 23°C, condizioni ottimali. Durante il giro di allineamento, il mannese Dan Kneen è purtroppo costretto al ritiro per problemi tecnici alla sua Suzuki Marks Bloom, lasciando un posto vuoto in griglia. Allo spegnimento dei semafori rossi scatta benissimo John McGuinness (Honda TT Legends) dalla terza casella, mettendosi alle spalle sia Rutter che Hutchinson, il poleman. Subito però Gary Johnson (Honda Quattro Plant) passa Hutchy e alla curva Lisboa infila sia Rutter che McGuinness. Il boato della folla sul Grandstand risuona nel paddock. Alla stessa curva però cadono Marc Fissette (Suzuki Heidger-Motorsport) e Horst Saiger (Kawasaki Saiger-Racing), fortunatamente senza conseguenze. Coinvolti incolpevolmente e costretti ad un dritto sono anche Davy Morgan (Suzuki CSC Racing) e Dean Harrison (Kawasaki RC Express).
Davanti, “Gaz” tenta la fuga ma Rutter non lo molla: i due staccano McGuinness e Hutchinson, mentre dietro di loro seguono l’americano Jeremy Toye, Lee Johnston, Jimmy Storrar, Martin Jessopp (autore, come lo scorso anno, di una pessima partenza) e Didier Grams.
Michael Rutter (Honda SMT) rimane incollato agli scarichi di Johnson, mentre dietro inizia la rimonta di Hutchinson: passa McGuinness e in poche tornate si porta vicino ai primi due. Storrar (BMW DMR) intanto passa Lee Johnston (Honda East Coast) guadagnando la sesta posizione.
Al terzo giro, “the Blade” si prende la prima posizione passando Gary Johnson alla Lisboa e mettendo subito dei metri tra sé e il connazionale. Il copione sembra quasi già scritto, con “il re di Macao” a prendersi la sua nona vittoria in carriera. E invece questa volta le cose non sono così scontate: Rutter deve fare i conti con un tale Ian Hutchinson.
Hutchy battaglia con Johnson e riesce a passarlo all’ingresso del curvone prima del traguardo. La seconda posizione è sua ma l’inglese di Milwaukee Yamaha si mette subito alla caccia di Rutter. Nel frattempo si ritira uno zoppicante David Johnson (Kawasaki PR Racing), a causa di un contatto. E’ battaglia anche alle spalle dei primi tre, con Lee Johnston che passa Jeremy Toye (BMW Penz13.com) e Martin Jessopp (BMW Riders Motorcycles) che rimonta fino alla sesta posizione.
Davanti, intanto, Gary Johnson perde terreno mentre Hutchinson è ormai incollato a Rutter: il sorpasso è pronto di nuovo dopo la Fishermans, Hutchinson infila Rutter, è primo. E se ne va! Il motore a scoppi irregolari della sua Yamaha Milwaukee risuona tra i muretti e gli edifici di Macao, un fulmine rosso tra le barriere gialle e nere. “Sbacchetta” più volte, ma la sua guida è sicura e determinata. Potrà anche non essere fisicamente al 100%, ma mentalmente lo è eccome…
Nel frattempo, si ritirano per problemi tecnici Davy Morgan, Steve Heneghan (Kawasaki Quattro Plant) e Dan Cooper (BMW DMR). Al sesto giro Jimmy Storrar passa McGuinness, portandosi in quarta posizione. Impressionante anche la rimonta di Dean Harrison, quattordicesimo.
Al nono giro Hutchinson ha messo oltre 2” tra sè e Rutter; Gary Johnson è a 5”, ormai escluso dalla lotta per la vittoria. Storrar, quarto, è a oltre 17”. Intanto, è battaglia tra Toye e Jessopp per la sesta posizione, con l’inglese ex “runner-up” a Macao negli ultimi due anni che riesce a passare l’americano alla Lisboa.
Al dodicesimo giro Hutchinson incontra un folto gruppo di lenti doppiati, che sfila come se fosse in un videogioco: due pianeti totalmente differenti (sia piloti che moto…). Rutter, deciso a non mollare facilmente il suo “regno”, tenta il tutto per tutto ma contro un Hutchinson così non c’è proprio niente da fare. Il distacco sale a ben 7”, la Yamaha rossa vola.
Al tredicesimo giro, però, la caduta di Dean Harrison: il giovanissimo newcomer inglese cammina e sta bene, ma la sua moto è in mezzo alla pista e vengono esposte prima le bandiere gialle, poi quelle rosse. Gara interrotta, tutto finito. Ian Hutchinson ha vinto. Incredulo, si batte le mani sul casco, scuote la testa, non ci crede lui e non ci crediamo noi. Quello che ha fatto è davvero sensazionale. Michael Rutter, battuto, lo raggiunge sul tracciato, gli parla, si complimenta con lui ripetutamente. La sconfitta non è così amara per lui in questo caso.
Gary Johnson, il beniamino del pubblico, è terzo. La classifica, aggiornata al giro precedente la bandiera rossa, vede John McGuinness riprendersi il quarto posto ai danni di Jimmy Storrar; sesto è Jeremy Toye, settimo uno scontento Martin Jessopp, ottavo Didier Grams (BMW Heidger-Motorsport), nono Lee Johnston e decimo Stephen Thompson (Suzuki T&R). Best newcomer del 47° Macau GP è Dean Harrison, riammesso in classifica in dodicesima posizione. Dietro di lui il bravissimo portoghese Andre Pires (Suzuki SBK/Incortcar), altro debuttante. Ultima gara in carriera per Ian Lougher (Honda ILR/Barnes), che chiude al sedicesimo posto.
Il podio, tutto inglese, è commovente: Ian Hutchinson lancia verso il pubblico la sua corona d’alloro mentre l’inno britannico sfuma in chiusura di questa bellissima edizione del Macau Grand Prix.
Classifica completa gara Superbike 47° Macau Motorcycle Grand Prix
(Foto: Luca Colombara)
Grandissimo Ian! Grandissimo Dean! Grandissimi tutti! Gara vera per uomini veri.
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Bravissimo Hutchinson, che talento!!!
Che dire? Non ci sono parole!! Immenso!!! Non vedo l’ ora di vedere Hutchy in azione dal vivo al TT!!!
Hutchy semplicemente eroico.VITTORIA COMMOVENTE