The People’s Bike, il Team del popolo all’Isola di Man

Nel fantastico mondo delle road races esiste una realtà creata per aiutare piloti che si avvicinano per la prima volta all’Isola di Man o che più semplicemente necessitano particolare supporto. Un supporto che questo gruppo di volontari fornisce da anni in maniera eccellente. 

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(Foto: Janice Thompson)

Stiamo parlando del Team chiamato “The People’s Bike”, ovvero “La Moto del Popolo”, poiché sono proprio i fans ad essere protagonisti. La squadra, con sede all’Isola di Man, nasce nel 2009 da un’idea dei piloti rally Mark ed Eunice Cubbon, che fondano “The People’s Bike” con l’intento di portare un newcomer a correre sul Mountain Course fornendo assistenza: una struttura dedicata, la ricerca di sponsor, gomme e benzina, nonché una guida vera e propria per chi muove i primi passi in questo mondo. Il pilota porta la sua moto, il resto lo fa il team assieme alla gente. Come? Con delle donazioni, scegliendo tra diversi pacchetti, entrando a far parte di una squadra vera e propria, vedendo il proprio nome o la propria foto sulle carene della moto che sfreccerà lungo il Mountain Course.

Una piccola famiglia che negli anni ha supportato piloti diventati poi nomi noti nelle road races: si iniziò al TT 2009 con Steve Mercer, che fu best newcomer quell’anno con un 25° posto nella Superbike Race. Il 2010 fu il turno del nordirlandese Stephen Thompson, che tornò con la squadra nel 2013, mentre per il biennio 2011/2012 “The People’s Bike” supportò il futuro vincitore del TT Privateers Championship, Dan Hegarty; nel 2014 e 2015 fu l’irlandese Alan Bonner a guidare per il Team, nel 2016 ci fu Seamus Elliott e quest’anno la coppia Tom Weeden (vincitore del Senior Manx GP 2016) e Paul Jordan.

Abbiamo contattato Janice Thompson, che assieme al marito Paul e ai due figli è una dei pochissimi componenti del Team “The People’s Bike”, che nei prossimi giorni annuncerà anche il primo pilota della squadra per il Tourist Trophy 2018.

 

Janice, spiegaci meglio qual è lo scopo di “The People’s Bike” e perché Mark ed Eunice hanno pensato alla creazione di questo team.

“The People’s Bike” nasce appunto dall’idea di un piccolo gruppo di appassionati di road races, ovvero Mark ed Eunice Cubbon con gli amici Andy Baldwin e Heidi Cockerton. Dopo essere già stati parte di altre squadre al TT hanno ritenuto di poter creare il loro proprio team competitivo. Lo scopo è sempre stato quello di supportare piloti emergenti relativamente nuovi nel mondo road racing, spesso newcomer al TT. L’obiettivo inoltre è quello di fornire non solo assistenza tecnica a questi piloti ma anche guidarli attraverso l’intero processo di diventare un pilota al TT, fornendo supporto personale, emotivo e finanziario, aiutandoli ad alleggerire il peso di partecipare per la prima volta ad una competizione sul Mountain Course.

 

Da quante persone è formato il Team?

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La struttura di “The People’s Bike” al TT 2017 (foto: Janice Thompson)

Siamo solo un piccolo gruppo di persone. Mark Cubbon è il boss, decide quale sarà il pilota e gli fornisce il supporto necessario per tutto il processo del TT. Io tendenzialmente gestisco i dettagli delle sponsorizzazioni, la comunicazione via social media e i contatti con i fans che diventano nostri sponsor; organizzo i vari aspetti del team ed aiuto nella scelta dei nostri piloti. Mio marito Paul Thompson e i nostri figli Jake e Ben forniscono supporto tecnico, portano i carrelli al parc fermé, vanno a prendere le gomme, sostanzialmente sono quelli che corrono in giro per il paddock. Paul si divide tra noi e i Team per cui lavora come meccanico, ma ci supporta sempre quando ne abbiamo bisogno (Paul è meccanico di Leon Haslam nel BSB e di piloti quali Dan Hegarty e Jamie Coward nelle road races, ndr). Andy e Heidi forniscono supporto tecnico e assistenza generale durante i quindici giorni del TT. Poi ci rivolgiamo sempre ad alcuni amici se ci servono persone per i pit stop o altro supporto generale. 

C’è un budget minimo per diventare sponsor di “The People’s Bike” ?

Non ci prefissiamo un budget, ma il numero di piloti che abbiamo determina ovviamente il quantitativo di fondi che dobbiamo raccogliere. Generalmente parlando, ci servono oltre 2.000£ per le gomme e circa 500£ per la benzina nei 15 giorni del TT, per moto. Offriamo diversi pacchetti di sponsorizzazione, i potenziali sponsor possono donare 15£ per finanziare la benzina per un giro, o contribuire al costo delle gomme, comprare pacchetti da 50£ o 100£, dipende dal livello di donazione che vogliono fare.Tutte le opzioni e i dettagli si possono trovare sul nostro sito, www.thepeoplesbike.com. 

 

Avete supporto dalle Case?

Abbiamo avuto il primo vero supporto solo quest’anno, da Eazi Grip, una cosa fantastica per entrambi i piloti che abbiamo aiutato. Ma non abbiamo altri tipi di sponsorizzazione dalle aziende. Sarebbe bellissimo averne, siamo ovviamente aperti a parlare con chiunque possa fornirci supporto con prodotti e aiutarci!

 

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Tom Weeden al TT 2017 (foto: Jim Gibson – Ellan Vannin Images)

Sapete già chi sarà il vostro pilota per il TT 2018? Con quali criteri scegliete i piloti?

Abbiamo un paio di idee per l’anno prossimo. Nel passato abbiamo fatto affidamento sui consigli degli organizzatori del TT, che hanno sottomano la lista dei newcomers ogni anno e tendevano quindi ad indirizzarci verso chi fosse meglio per il nostro team. L’anno scorso abbiamo invece preso la decisione da soli e continueremo a farlo in futuro. Crediamo sia molto importante poi tessere i rapporti con i nostri piloti molto presto e anche avere una chiara idea di come il pilota sia ambientato in un paddock e come sappia relazionarsi con i fans. Dato che partecipiamo a molti eventi durante l’anno è abbastanza facile per noi trovare piloti con potenziale e assicurarci che siano in linea con ciò che il Team richiede. 

Supporterete qualche pilota anche in altre gare oltre al TT?

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(Foto: Janice Thompson)

Quest’anno abbiamo supportato un giovane pilota al Manx GP, Stephen Parsons, e abbiamo chiamato questo progetto “Stella Nascente”. Avevamo visto Stephen varie volte all’Oliver’s Mount e siamo rimasti impressionati dal suo potenziale. Ci ha resi molto orgogliosi conquistando il terzo posto al Manx nella gara dei Newcomers, il nostro primo podio! Speriamo di continuare a supportare Stephen al Manx GP 2018 e potenzialmente anche alla Southern 100 e a Scarborough. L’idea sarebbe quella di arrivare al TT in tre anni assieme ad un altro pilota, un programma di progressione per i newcomers dal Manx GP fino al Tourist Trophy. 

 

“The People’s Bike” entra nel 2018 nel suo decimo anno di attività; qual è stato il momento più bello per il team e quale il più difficile?

Credo che come Team abbiamo avuto tanti momenti belli. Siamo stati fortunati a poter aiutare piloti che hanno proseguito la loro carriera con successo; Stephen Thompson, Steve Mercer, Dan Hegarty e Alan Bonner sono tra i piloti di alto profilo che hanno iniziato la loro carriera proprio con noi. Tom Weeden e Paul Jordan erano i nostri piloti quest’anno e anche loro hanno un ottimo pedigree nelle corse su strada, mi auguro che continuino così anche in futuro. Abbiamo una struttura felice e fantastici sponsor che sono veri fans, senza i quali non potremmo fare assolutamente niente. Loro sono l’altra ragione per cui facciamo questo, la loro lealtà e il loro entusiasmo è ciò che mi rendono orgogliosa di essere parte di questo team, delle persone veramente eccezionali.

Il nostro momento più difficile è stato invece la perdita di Alan Bonner al TT di quest’anno. Alan era un pilota di talento, detiene ancora il record di irlandese più veloce al TT, un record che aveva fatto segnare quando correva per noi vincendo anche il titolo di miglior newcomer con la sua Supersport. Era un caro amico per tutti noi, la sua perdita è stata una tragedia e ci ha colpito profondamente. Al momento ci siamo chiesti se fossimo in grado di continuare ma tutti sapevamo che Alan avrebbe voluto che noi proseguissimo il nostro lavoro, dovevamo farlo anche per lui. Conosciamo tutti i rischi di questo sport ma ciò non rende la cosa più semplice quando si soffrono perdite come quella di Alan. Durante gli anni abbiamo potuto aiutare dei ragazzi a raggiungere il proprio sogno, permettendo loro di correre sul famoso Mountain Course. Non abbiamo intenzione di smettere a breve e continueremo a fornire il nostro supporto a piloti emergenti finché ne saremo in grado. Ringraziamo tutte le persone coinvolte per il loro supporto sperando di trovare sempre nuovi sponsor per il nostro Team!

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