Ulster GP – Trionfo di Hickman in una giornata segnata da bandiere rosse

Si è appena conclusa l’intensissima seconda giornata dell’Ulster Grand Prix 2017, con un mix di prove, gare, bandiere rosse e lap record, il tutto condito ancora da un meteo perfetto.

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Peter Hickman sulla Smiths BMW (foto: Diego Mola)

Si parte alle ore 11 locali con le tre sessioni di qualifiche per le gare UGP di sabato 12 agosto ed in cima alle tre
classifiche dei tempi troviamo di nuovo lo stesso nome: Peter Hickman è davvero in forma smagliante e nulla può il gruppone agguerrito di avversari. I fratelli Dunlop, Harrison, Kneen, Anstey, Johnston, tutti si devono arrendere alla velocità del ragazzone inglese, unita al suo solito sorriso smagliante e a furibonde impennate durante i giri di allineamento. Impegno e divertimento, il mix perfetto!

Sulla S1000RR Smiths Racing, Hickman si piazza in pole per le gare Superbike e Superstock e sulla Triumph Trooper by Smithsd è in pole per la classe Supersport.

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Joey Thompson, vincitore della Dundrod 150 National (foto: Diego Mola)

Si arriva quindi al punto di svolta di ogni Ulster GP, il giovedì pomeriggio: archiviate le prove, si passa alle gare della Dundrod 150, un preludio di ciò che sarà il sabato UGP. Si parte con la Dundrod 150 National, con cilindrate fino a 600cc e un indiavolato newcomer Joey “Yorkshire” Thompson a guidare i giochi; il pupillo di Ian Lougher vola letteralmente sui saliscendi di Dundrod, annientando colui che poteva essere il suo diretto avversario, Davey Todd, ragazzo inglese passato da pochissimo alle road races dal BSB ed esordiente qui all’Ulster con la sua ZX-6R. Purtroppo, però, dopo soli 3 giri vengono esposte le bandiere rosse per un grave incidente al Lindsay Hairpin; il pilota coinvolto è stato trasportato all’ospedale di Belfast, ma le sue condizioni non sono ancora state rese note. Riserbo assoluto, perciò, sul relativo nome. Durante la lunghissima attesa di oltre un’ora e mezza, nella quale il tracciato è stato ripulito e la polizia ha condotto i rilevamenti del caso, abbiamo scambiato qualche considerazione con alcuni marshals, esperti volontari da anni nell’ambiente: come già accennato nel nostro articolo sulle prove del mercoledì a Dundrod, l’impressione generale è che molti, troppi esordienti non prendano con la dovuta cautela il loro debutto. Praticamente tutti gli incidenti occorsi finora hanno coinvolto newcomers e si sono verificati nel tratto “alto” del tracciato, dove si snoda una serie di curve destrorse molto simili e difficili da imparare.

Arriva nel frattempo la notizia che la Dundrod 150 National viene dichiarata conclusa dopo soli 3 giri, con un trio di newcomers sul podio: Joey Thompson (Kawasaki ILR), Davey Todd (Kawasaki Longshot) e Jonathan Perry (Yamaha 600). Peccato non aver visto in azione il funambolico Joe Loughlin, del quale ancora non si hanno notizie precise circa l’incidente di ieri.

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Ritmo infuocato per Anstey sulla 250cc (foto: Diego Mola)

Dopo un’estenuante attesa scatta quindi la Lightweight/Ultralightweight Race, con la bellissima Honda RS250 Padgett’s guidata da Bruce Anstey. Come previsto, il “Kiwi” impone un ritmo forsennato e taglia il traguardo dei 5 giri con ben 39 secondi di distacco su Neil Kernohan (Honda 250cc Logan Racing), mentre terzo è il veterano Davy Morgan su moto identica.

Tra le 125/Moto3 la vittoria va a Paul Robinson (figlio di Mervyn Robinson, membro dell’Armoy Armada con Joey Dunlop & Co.); Paul (Honda 250 Moto3 CB Racing) straccia letteralmente il lap record di categoria a Dundrod abbassandolo di ben 5 secondi! Alle sue spalle, per solo mezzo secondo, l’espertissimo Chris Elkin (Honda 250cc Moto3 Bob Wylie), poi un fantastico Adam McLean, prima 125cc al traguardo (Roy Hanna Racing). Settima piazza per il nostro Lorenzo Tiveron con la sua Honda 125cc.

E’ poi il turno della “big race”, la Dundrod 150 Superbike: Peter Hickman in pole, le due Honda Padgett’s pronte a sferrare l’attacco, la Tyco BMW di Dan Kneen e la ZX10R di Dean Harrison nella mischia. “Sandstorm” risuona ad altissimo volume dagli altoparlanti, come da tradizione. Via! Una massa selvaggia sfreccia ad un paio di metri da noi lungo il Flying Kilo, il kilometro lanciato di Dundrod, dove poche ore fa William Dunlop aveva fatto segnare il nuovo record di velocità dell’Ulster GP, rompendo la barriera delle 200 mph sulla sua R1: 322.5 km/h è il nuovo record di velocità di punta a Dundrod! Purtroppo, però, il maggiore dei fratelli Dunlop ha dovuto dire addio alle gare di oggi a causa di un infortunio riportato una decina di giorni fa: nonostante lo scafoide rotto, William ha provato a qualificarsi per le gare, riuscendoci, ma ha ritenuto di poter essere un potenziale pericolo in “pista”; lo rivedremo sabato in sella alla Supersport, forse.

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Dean Harrison si piazza al secondo posto nella Dundrod 150 SBK (foto: Maverick Pics)

Durante i primi giri della Dundrod 150 Superbike, Hickman impone un ritmo forsennato, portando con sé il solo Conor Cummins su Honda Padgett’s; i due sono attaccati, con un certo gap a separarli dal gruppo degli inseguitori Harrison, Anstey, Kneen e Michael Dunlop. Ma per il manxman non c’è fortuna: all’Hairpin “Conrod” è costretto al ritiro per un problema alla catena. Hickman viene così lasciato solo, mentre la battaglia si infuoca alle sue spalle. La seconda posizione viene occupata prima da Anstey, poi da Kneen, poi da Harrison, che sul finale ricuce le distanze con Hicky tagliando il traguardo a soli 1.9 secondi da lui; dietro alla Smiths BMW e alla Kawasaki Silicone Engineering troviamo la RC213V-S di Bruce Anstey, che soffia il podio a Kneen per un solo decimo. Quinto Michael Dunlop sulla Suzuki Bennett’s, sesto Lee Johnston, poi Derek Sheils, Davo Johnson, Daley Mathison e Dan Cooper a chiudere la top ten. Ma c’è di più: al terzo passaggio lo stratosferico Peter Hickman rompe il lap record di Dundord, soffiandolo a Ian Hutchinson e diventando così il road racer più veloce al mondo: 134.210 mph di media è il nuovo record dell’Ulster Grand Prix!

La giornata volge al termine con la sola Dundrod 150 Challenge rimasta da disputare, con la Supertwin momentaneamente annullata a causa del ritardo accumulato. Ma anche in questo caso, come nella Dundrod National, non c’è nulla di buono da riportare: la gara viene interrotta subito al primo giro per un incidente a Leathemstown; si riparte dopo poco tempo ma di nuovo red flag per una brutta caduta a Lougher’s. E questa volta non si riprenderà più. Il pilota in questione viene trasportato all’ospedale di Belfast e le tempistiche richieste per la pulizia del tracciato e i relativi rilevamenti sarebbero state troppo lunghe. Per oggi è quindi tutto da Dundrod. Appuntamento a sabato con tutte le gare dell’Ulster Grand Prix!

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