Manx GP Junior Race – Vince James Chawke, nono Curinga con nuovo best lap

Mercoledì 29 agosto, Isola di Man. L’Italia è oggi più attenta che mai alle gare del Manx Grand Prix, con il nostro unico portacolori Francesco Curinga presente al via della Junior Race, dopo l’esordio sul Mountain Course nel 2017. 

Ancora una volta suona l’inno d’Irlanda al Manx GP, con James Chawke vincitore della Junior Race (foto: Paddy Condron)

Prima di entrare nel vivo della gara, sottolineiamo l’ottima prestazione di Francesco durante le prove di ieri, quando in sella alla Honda CBR600RR Bemar Racing ha fatto segnare un 116.167 mph di media, suo best lap di sempre… fino ad oggi!

Il record di italiano più veloce al Manx GP spetta ancora a Marco Pagani, che nel 2014 girò a 117.295 mph: riuscirà il ligure Curinga a strappare al bresciano questo primato?

Dopo un paio d’ore di ritardo dovute ancora al maltempo, con nebbia e strade bagnate, la Junior Race prende il via alle ore 12.15 locali con condizioni meteo finalmente buone. Una gara per cilindrate massime 600cc (o 800cc per le bicilindriche), vinta lo scorso anno dal mannese Michael Evans che fece segnare anche il nuovo record di categoria a 120.619 mph. Per questa edizione a partire con il numero 1 sul cupolino è il pilota di Skerries David Lumsden, seguito dal manxman Dean Osborne e dall’inglese Brad Vicars; Francesco Curinga (numero 26 sul cupolino) scatta dalla 21^ posizione, mentre 25° è il vincitore della Newcomers Race di ieri, Thomas Maxwell.

Pacca sulla spalla e via, Lumsden apre le danze gettandosi lungo la picchiata di St. Ninian’s e Bray Hill, risalendo verso Ago’s Leap e poi giù di nuovo verso la prima vera staccata del tracciato, Quarterbridge. Al rilevamento di Glen Helen è però il pilota di “The People’s Bike”, Matt Stevenson, a guidare la corsa con 2 secondi su Darryl Tweed, con Wayne Humble terzo; Curinga passa in 13^ posizione provvisoria. Al termine del primo dei quattro passaggi il margine di Stevenson si è già fatto impressionante: 13 i secondi che lo separano da James Chawke, ora secondo, mentre Curinga conclude alla media di 115.938 mph in 13^ posizione.

Secondo giro, Stevenson estende il suo vantaggio, che non viene intaccato neppure da un erroraccio al Ramsey Hairpin; lo scorso anno l’inglese aveva ottenuto “solo” un 28° posto nella Junior Race, evidentemente il cambio di Team ha giovato moltissimo a Stevenson! Nemmeno il tempo di riflettere su questo, però, ed ecco che Stevenson è vittima di una caduta al Creg-ny-Baa: un grandissimo peccato per il leader di gara, che fortunatamente non subisce alcuna conseguenza fisica.

L’irlandese James Chawke si trova quindi in testa alla corsa, fermandosi al pit stop con 11 secondi di vantaggio su Dave Butler, con Stephen Parsons a soli 8 decimi e Dean Osborne ad un secondo. Tutto può ancora succedere! Curinga, intanto, conclude il passaggio a 116.544 in 12^ posizione, suo nuovo record personale, questa volta ufficiale.

Dean Osborne (foto: Luca Colombara)

Terzo giro, la sosta per il rifornimento dà uno scossone alla classifica, con Chawke che ora comanda per 8 secondi sul mannese Dean Osborne, con il nordirlandese Tweed dieci secondi più indietro, poi Butler, Parsons e Vicars. Il vantaggio aumenta e si stabilizza attorno ai 12 secondi, con un passaggio ovviamente più lento poiché inficiato dal pit stop. Il nostro Francesco Curinga passa a 111.528 mph, undicesimo.

Quarto ed ultimo giro, Chawke si avvia verso la sua prima vittoria al Manx Grand Prix dopo un esordio all’Isola di Man nel 2015 ed un miglior risultato nella Lightweight Race lo scorso anno (decimo). Un’edizione del Manx che, finora, ha riservato sorprese con vincitori inaspettati e improvvisi ritiri dei leader di gara.

Durante gli ultimi 60 km il local man Osborne mantiene saldamente il secondo posto, mentre Darryl Tweed è autore di un vero e proprio pasticcio: pensando fosse una gara di tre giri (dopo i numerosi cambi di programma) “Tweedy” rimane senza benzina a Quarry Bends ed è costretto ovviamente al ritiro lasciando il terzo posto nelle mani di Stephen Parsons!

Francesco Curinga con l’amico meccanico Leonardo Angiolini (foto: LapConcepts)

Per James Chawke è fatta: il ventiseienne di Limerick vince questa Mylchreest Junior Manx Grand Prix Race in sella alla sua ZX-6R, aggiungendo un tassello importantissimo al suo curriculum di pilota National (fu Irish Junior Support Champion nel 2016); il commosso Chawke ferma il cronometro a 117.705 mph di media, gestendo il vantaggio durante l’ultimo giro, con il ventottenne di Douglas Dean Osborne a +4.4 e più veloce, a 118.534 mph.

Completa un podio tutto Kawasaki l’inglese Stephen Parsons a +10 secondi, con un ultimo passaggio che lo vede il più rapido alla media di 118.701 miglia orarie.

Quarta piazza per Brad Vicars, poi Wayne Humble, Stephen Smith, i concittadini Andy Farrell e David Lumsden, con un fantastico Francesco Curinga in 9^ posizione a 116.851 mph (19’22”404), suo nuovo record personale, in quella che i commentatori di Manx Radio definiscono una “terrific ride”!

Completa la top ten il francese Morgan Govignon, mentre Thomas Maxwell conclude in 16^ piazza.

Appuntamento a tra poco con la gara Lightweight/Ultralightweight Manx GP, mentre ritroveremo Curinga per la Senior Race di venerdì.

Risultati Junior Manx GP 

 

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