Tandragee 100, ci sarà anche Enrico Rocchi

La bellissima Tandragee 100 sarà per sempre legata, nel pensiero di noi italiani (e non solo), alla figura di Dario Cecconi, road racer solitario letteralmente innamorato della piccola National nordirlandese ma che proprio su quel tracciato perse la vita lo scorso aprile. 

Enrico Rocchi in uno scatto di Mauro Manenti

Il ricordo di Dario è ancora fresco nella memoria di appassionati, colleghi e addetti ai lavori, ma la entry-list della Tandragee 100 2018 non rimarrà senza un pilota del nostro Paese: un po’ a coronamento di un sogno, un po’ ad omaggiare l’amico Dario, il bergamasco Enrico Rocchi farà il suo esordio sul tracciato della contea di Armagh proprio il prossimo 4 maggio. Ad arricchire un parco partenti che vede ben 360 piloti al via, di cui 36 newcomer, toccando Paesi quali il Canada, la Rep. Ceca, la Nuova Zelanda, la Germania e, appunto, l’Italia. A fianco dei “soliti noti” Derek Sheils, Michael Sweeney, Derek McGee, Guy Martin, Adam McLean, Paul Jordan, Davy Morgan…

Classe 1980 e residente ad Almè (Bergamo), Rocchi è un nome conosciuto ormai da anni nell’ambiente delle “salite” italiane: al CIVS dal 2011 (saltando solo la stagione 2013), Enrico ha spaziato tra le categorie 600 Stock, Naked e 1000cc. Ora, però, è il momento di puntare ad altro, di mettere in pratica ciò che da tempo progettava, proprio assieme a Dario Cecconi.

 

Enrico, come mai hai scelto proprio Tandragee?

Onestamente il mio obiettivo è da anni il Manx Grand Prix e assieme a Dario mi ero informato per potervi partecipare, ma abbiamo presto capito che era fuori dalla nostra portata per quanto riguarda i costi, le gare che servono per affrontarlo e il tipo di moto. Dario mi ha quindi consigliato di provare con le National irlandesi, più accessibili ed economiche; mi parlava bene di quasi tutte, a parte un paio il cui percorso non lo entusiasmava. Dopo quello che è successo l’anno scorso mi è sembrato giusto scegliere di correre a Tandragee, per rendere omaggio proprio a Dario. 

 

Ed è fantastico da parte tua. Con quale moto correrai e come è strutturato il tuo Team?

Corro con un Suzuki GSX-R1000. Il Team non c’è, nel senso che sono da solo, come ho sempre fatto anche al CIVS. Avrei dovuto avere un meccanico con me ma ha avuto un impegno concomitante, quindi andrò solo con una mia amica che mi aiuterà. D’altra parte mi sono sempre arrangiato. 

 

Hai degli sponsor o qualche tipo di supporto?

No, faccio tutto da solo. Barry Rivellini però mi presterà il suo camper per il viaggio e di questo lo ringrazio molto.

 

Tandragee è l’inizio di un progetto a lungo termine?

L’idea per il momento è di prendere Tandragee come un’esperienza senza pretese. D’altra parte, che pretese può avere un newcomer? Poi si vedrà. Mi sono un po’ stufato delle salite, anche se quest’anno ci sarò sia con la mia moto che come passeggero Sidecar di Fabio Manfredi. Ora andiamo a Tandragee e poi si vedrà. Spero di poter rendere omaggio a Dario.

 

In bocca al lupo Enrico, ci sentiamo al tuo rientro!

 

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