
McAdoo Racing, meglio noto come “il Team che non corre di domenica”, o il Team con le Kawasaki viola che negli anni ha accolto tra le sue fila piloti come Ryan Farquhar, Conor Cummins e Ian Hutchinson.
Correre all’Isola di Man è qualcosa di unico, parola dei piloti. Ma arrivare quasi alla bandiera a scacchi, quasi al termine di una gara estenuante, dopo svariati giri da 60.7 km ciascuno, e veder sfumare per un problema quel traguardo tanto agognato… beh, questo è qualcosa di catastrofico! E’ successo più volte nelle gare più disparate e anche sul Mountain Course. E qualcuno, mosso da una forza nata dalla disperazione, al traguardo ci è arrivato spingendo la moto.
Ricordiamo tutti la storia di Robert Dunlop. Ricordiamo tutti soprattutto il suo incidente fatale alla North West 200 nel 2008, quando il figlio Michael vinse poi la gara tra la commozione generale. Ma c’è un’altra storia affascinante che riguarda “the Mighty Micro”: l’incidente di Robert al TT 1994 e il suo ritorno pazzesco alle corse, tra mille difficoltà fisiche, economiche e familiari.