Era dal 2014 che le moto di Shaun Muir non facevano la loro apparizione nelle corse su strada. Ma al TT 2018 il Team SMR ci sarà, più o meno direttamente, supportando il talento australiano David Johnson.
L’annuncio e le prime bellissime foto della nuova livrea arrivano proprio oggi: il trentaquattrenne di Adelaide si separa da Norton dopo due stagioni e firma per il Gulf BMW Road Racing Team “powered by SMR”.
La colorazione è totalmente dedicata al marchio produttore di olio che fa da main sponsor: “Davo” avrà a disposizione le S1000RR per le classi Superbike e Superstock (+ Senior al Tourist Trophy); non un cambio di casacca totale per lui, che negli anni scorsi aveva comunque affiancato a Norton la BMW privata del Team Fleetwood per la classe Stock.
Questa volta, però, le S1000RR arrivano direttamente dal Mondiale Superbike. Muir, infatti, abbandonata l’avventura road racing dopo la stagione 2014 con Ian Hutchinson e Joshua Brookes su Milwaukee Yamaha (nel 2015 l’accordo con Michael Dunlop saltò proprio al TT), era approdato al WSBK con BMW; annata da dimenticare, con il passaggio successivo ad Aprilia con Eugene Laverty e Lorenzo Savadori.
Sul fronte road races, Muir torna in campo proprio nel 2018, anche se non direttamente: il Team manager, infatti, sarà Mats Nilsson. Gli obiettivi del Gulf BMW Road Racing Team saranno la North West 200, il Tourist Trophy e alcuni selezionati round del British Superbike Championship, il tutto preceduto da una serie di test a partire da quelli in terra spagnola dal 12 marzo.
Scelto per far parte della squadra un pilota disponibile sulla piazza dopo che Norton pare abbia rinnovato il contratto solamente al connazionale Josh Brookes apprestandosi all’annuncio ufficiale di John McGuinness.
Un grande talento quello di Davo Johnson, pilota professionista diviso tra stagioni di BSB e road races in Europa e stagioni in campionati australiani durante i “nostri” mesi invernali. Il best lap dell’ex n.1 sul cupolino al TT (dopo il debutto nel 2010) risale al 2015, proprio con BMW, con un 131.595 mph di media, australiano più veloce nella storia all’Isola di Man, scavalcando addirittura Cameron Donald.