North West 200 – Dominio di Seeley in una giornata infinita

Fino a poche ore fa, il grande Robert Dunlop regnava indiscusso sulla North West 200 con 15 vittorie in carriera al Triangle Circuit. Oggi, però, il piccolo nordirlandese Alastair Seeley ha scritto una pagina di storia, andando ad eguagliare i 15 trionfi di Robert con una serie di gare ineccepibili. 

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Alastair Seeley e Glenn Irwin (Foto: Chris Usal)

La giornata è lunga ed estenuante: pioggia, incidenti, bandiere rosse, gare cancellate. A Portrush è successo davvero di tutto. Delle 6 gare in programma solo 4 sono state disputate, terminando l’evento alle 19.30, tutto sommato in modo positivo.

Da sottolineare l’assenza oggi di Sandor Bitter e Paul Shoesmith, infortunatisi durante le prime gare. Si parte alle ore 12.00 con il recupero della Superstock Race annullata giovedì, ma la gara delle 1000cc si rivelerà maledetta: mentre si prepara una gran bagarre tra Seeley, Johnston e Hutchinson, viene esposta la red flag per un incidente a Millroad Roundabout. Come si apprenderà in seguito, Dean Harrison ha accidentalmente urtato un marciapiede e cadendo ha coinvolto le moto di Horst Saiger e Stephen Thompson. Mentre “Deano” ne è uscito illeso, gli altri due piloti sono stati trasportati in ospedale, con Thompson trasferito a Belfast per accertamenti più approfonditi; situazione ben peggiore quella di una spettatrice, colpita presumibilmente da una delle moto e purtroppo in condizioni critiche proprio in questi istanti (aggiornamenti il prima possibile sulle condizioni di salute degli infortunati).

Alla ripartenza manca però Dean Harrison, poichè il Team Mar-Train non dispone di una Stock di riserva. Di nuovo si preannuncia una gran bagarre tra i “soliti noti”, quando ancora vengono esposte le bandiere rosse per una doppia caduta a Magherabuoy Chicane e a Mather’s Cross. Il direttore di gara Mervyn White decide a questo punto di annullare la gara Superstock 1.

Tutti in griglia quindi con le Supersport, e questa volta lo spettacolo è mozzafiato: il newcomer Glenn Irwin stupisce tutti alla sua prima apparizione alla North West 200, guidando stupendamente la sua Gearlink Kawasaki (che usa abitualmente nel BSB) e affrontando a testa alta personaggi quali Seeley e Johnston; con loro Bruce Anstey e Michael Dunlop, che accusa però qualche problema alla sua Honda MD Racing. Irwin, in testa, cerca di creare un gap con gli inseguitori, ma Seeley e Johnston preparano l’attacco; Irwin viene passato da Seeley presso University Corner, ma il giovane esordiente si riprende presto la prima posizione. Nel frattempo la gara perde proprio Michael Dunlop per noie tecniche, mentre in quarta posizione troviamo il fratello William. Irwin e Seeley sono separati da un niente, ma al secondo passaggio Johnston fa segnare il giro veloce e li passa entrambi. Seeley rischia addirittura l’highside a Mather’s Cross, mentre i primi due si danno battaglia. Da metà gara arriva poi la pioggia: Seeley ne approfitta per portarsi in testa e lasciare dietro di sè la bagarre Irwin-Johnston; i sorpassi non si contano, addirittura con un doppiato in mezzo. Al quinto passaggio Johnston e Irwin arrivano lunghi a Juniper Chicane e Lee, in particolare, verrà penalizzato di 10 secondi. Alastair Seeley (Tyco Suzuki by TAS) vince quindi gara 2 Supersport davanti ad uno stratosferico Glenn Irwin (Gearlink Kawasaki) e ad un penalizzato Lee Johnston (Triumph ECC). Quarto posto per William Dunlop (Yamaha CD Racing), poi Keith Amor (Honda Rig-Deluge), Dean Harrison (Yamaha Mar-Train), John McGuinness (Honda Jackson Racing), James Hillier (Kawasaki Quattro-Plant), Ben Wilson e Michael Rutter (entrambi su Gearlink Kawasaki).

Classifica Supersport Race 2

 

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Michael Dunlop, Milwaukee Yamaha (Foto: Chris Usal)

Segue senza sosta la prima gara Superbike, anch’essa subito interrotta per un’altra caduta. Alla ripartenza la gara viene ridotta a 5 giri ed è subito Seeley a sfrecciare per primo lungo Primerose Hill, seguito da McGuinness, Johnston, Hutchinson e Johnson. Ma ben presto appare chiaro che i protagonisti saranno anche Ian Hutchinson e Bruce Anstey, che guadagnano posizioni  con Hutchy che si porta in testa a Mather’s Chicane. La lotta, poi, è tutta sul rettilineo, con un gran gioco di scie. Al termine del primo passaggio comanda Ian Hutchinson, seguito da Johnston, Anstey, Seeley, Rutter e McGuinness, con Lee Johnston nuovamente penalizzato di 10 secondi per un taglio di chicane. Il gruppo è compatto e Rutter si porta al terzo posto facendo anche segnare una velocità di punta in 204 mph allo speed trap. Ma arriva il momento del risveglio di Seeley: il nordirlandese passa prima Rutter, poi Anstey, mettendo Hutchinson nel mirino. Nel frattempo si ritirano in pit lane Conor Cummins, Gary Johnson, Michael Dunlop e Dean Harrison. Al Magic Roundabout Alastair Seeley sferra l’attacco decisivo sulla Kawasaki PBM di Hutchy, salvo poi essere risuperato. Nel gruppo di testa è sempre presente Lee Johnston, sulla carta però retrocesso. All’ultimo passaggio Seeley si prende la seconda piazza ai danni di Lee a University Corner e passa in testa a Magherabuoy. Non ce n’è per nessuno. Alastair Seeley (Tyco BMW) è davvero imbattibile sul tracciato di casa della North West 200. Secondo posto per un bravissimo Ian Hutchinson, terzo Bruce Anstey (Honda Padgett’s), poi  Lee Johnston (infine non penalizzato poichè è riuscito a toccare un piede a terra nel taglio di chicane), Michael Rutter (BMW Penz13.com), John McGuinness (Honda Racing), la coppia Tyco BMW William Dunlop e Guy Martin, poi Davo Johnson (BMW ICE Valley) e Keith Amor (BMW Rig-Deluge). Un commuovente Ian Hutchinson dirà poi ai microfoni della BBC: “E’ stato emozionante essere al comando di una gara Superbike dopo il 2010”. Alastair Seeley, inoltre, raggiunge quota 15 vittorie alla North West 200, eguagliando Robert Dunlop.

Classifica Superbike Race 1

 

Parte poi la Supertwin Race 2, con una griglia alquanto decimata nelle posizioni di vertice: assenti James Hillier, Martin Jessopp e Michael Dunlop. Si prospetta un altro bellissimo testa a testa tra i veterani Ryan Farquhar e Jeremy McWilliams, e così sarà. Farquhar si mette subito al comando seguito da Jamie Hamilton e Chris Elkin, mentre uno straordinario McWilliams è autore di una rimonta che lo porta in testa già al primo giro presso University Corner. Al Metropole torna davanti Farquhar con un fantastico sorpasso, ma McWilliams risponde e tenta l’allungo. Farquhar deve ora vedersela con il suo giovane ex pilota Jamie Hamilton, unitosi al duo di testa. Sul lungo rettilineo che porta a University, Farquhar raggiunge McWillliams: i due sono appaiati, si guardano, si fanno gesti. I due compagni di squadra si stanno divertendo davvero tanto. Ma ecco che ne approfitta Hamilton, che li passa entrambi salvo poi essere “rimesso in riga” a Mather’s Chicane da Ryan Farquhar. Al Metropole Jeremy McWilliams è di nuovo al comando e i due veterani di KMR danno vita ad un accesissimo ultimo giro, appaiati. Paura per McWilliams che perde il posteriore a Metropole, ma il 51enne resiste e allunga, tagliando il traguardo per primo davanti al suo team manager Ryan Farquhar (Kawasaki ER6 KMR) e a Jamie Hamilton (Kawasaki ER6 Cookstown BE).

Classifica Supertwin Race 2

 

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Lee Johnston (Foto: Chris Usal)

Alle ore 18 locali viene nuovamente tentata la partenza della sfortunata classe Superstock, il cui via viene lievemente posticipato per uno scroscio di pioggia. Allo start scatta bene Alastair Seeley, seguito da Martin Jessopp e Ian Hutchinson. Ma subito Lee Johnston si fa largo tra gli avversari e si porta a ridosso di Seeley, passandolo prima della staccata di Mather’s Cross. Il “generale” sembra davvero deciso a strappare almeno una vittoria a Seeley. Dietro di loro Michael Dunlop, Ian Hutchinson e Martin Jessopp. La situazione rimane pressochè congelata, con Seeley e Johnston a scambiarsi ripetutamente la prima posizione, mentre Michael Dunlop chiude il gap e al terzo passaggio è vicinissimo ai due. Sul rettilineo che porta a University Corner, Michael approfitta della bagarre tra i due per sverniciarli, ma dopo la curva a sinistra che immette sul rettilineo verso Portrush è ancora Johnston a comandare. Seeley però si rimette alle spalle Michael Dunlop prima della rotonda di Millroad. Nel frattempo il gruppo è diventato un quartetto compatto, con Ian Hutchinson ormai vicinissimo. Il resto è pura bagarre tra la coppia di testa, con Seeley e Johnston che si passano e ripassano più volte, entrambi velocissimi ed entrambi grandi staccatori. Al quinto ed ultimo giro Ian Hutchinson passa Michael Dunlop prendendosi la terza posizione; davanti a lui si scatena la bagarre finale per la vittoria, con Lee e Alastair appaiati. Johnston sferra però l’attacco decisivo prima di Juniper Chicane, riuscendo a tagliare per primo il traguardo di questa bellissima gara Superstock. Lee Johnston (BME ECC) ce l’ha fatta a strappare almeno una vittoria al “re della NW” Alastair Seeley (Tyco BMW). Secondo a soli 192 millesimi è appunto Seeley, terzo di nuovo Ian Hutchinson (PBM Kawasaki). Quarto posto per Michael Dunlop (Yamaha MD Racing), seguito dal fratello William (Tyco BMW); poi Martin Jessopp (BMW Riders Motorcycles), James Hillier (Kawasaki Quattro Plant), Keith Amor (BMW Rig Deluge), Conor Cummins (Honda Jackson), David Johnson (ICE Valley BMW).

Classifica Superstock Race 

Ultima gara prevista per la giornata sarebbe stata la “main race” Superbike: i piloti e le moto sono schierati in griglia, ma in molti optano per non correre a causa del forte vento alzatosi sulla bella costa nordirlandese. Per l’edizione 2015 della North West 200 è quindi tutto. Un ringraziamento a chi ha reso indimenticabile lo spettacolo delle gare a un augurio di veloce guarigione agli infortunati!

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2 reazioni a North West 200 – Dominio di Seeley in una giornata infinita

  1. Enrico ha scritto:

    Grazie per il resoconto sempre preciso.
    Sono contento soprattutto rivedere Hutchy nelle prime posizioni, speriamo che anche al TT ritorno protagonista.
    Comunque tutti fantastici questi piloti….

  2. benetti ha scritto:

    Grande da applauso il tuo resoconto. Grazie per la competenza e la passione dimostrata.

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