C’è chi cade, si fa male e molla. E poi c’è chi cade, si fa male e ha il coraggio di rialzarsi e ricominciare. Anche se può essere pericoloso, anche se non sarà più come prima. Ma ci prova, perché ama quello che fa e continuerà a farlo.
Stefano Bonetti è caduto, nel vero senso della parola, ma si è rialzato in tempo record, tornando proprio ora alle corse su strada dopo il terribile Macau GP 2012. Lo scorso anno un primo assaggio delle sue ritrovate potenzialità con la vittoria del Campionato Italiano Velocità in Salita. Quest’anno, invece, si torna alle International Road Races.
Stefano ha da poco concluso la North West 200 e si appresta ad iniziare le due settimane di Tourist Trophy dal prossimo sabato, dopo due anni lontano dal Triangle e dall’Isola di Man. Lo abbiamo raggiunto telefonicamente ieri sera, noi qui, lui già nel paddock del TT con il suo camper, le due Kawasaki e i due amici meccanici Popy e Pippo.
Stefano, per giudicare questa tua North West 200 non dobbiamo guardare solo i numeri… Un 15° in Superstock come miglior risultato sembra “poco” rispetto a quel 5° posto del 2012. Ma bisogna contare tanti fattori, tra cui il tuo rientro dopo un anno di stop e due moto nuove con cui stai ancora cercando il feeling. Fatta questa premessa, com’è andata la North West 200?
Benino… A parte le prove, le gare sono andate abbastanza bene. Ho fatto praticamente lo stesso miglior tempo di due anni fa (4’36”320 nella Stock 2014 e 4’36”271 nella Stock 2012, ndr) e due secondi meglio sul totale di gara. Pur partendo indietro perchè le qualifiche sono andate male e con i sorpassi era un po’ un problema. Però tutto sommato è andata abbastanza bene.
Quindi con le nuove moto ti stai trovando già bene (una ZX-10R e una ZX-6R
fornite dallo sponsor Abecamper Noleggio)?
Sì, abbastanza, a parte nelle prime prove. Dopo, infatti, abbiamo dovuto fare delle modifiche, ci abbiamo impiegato un po’ ma adesso sembra che vada tutto meglio.
Come è stato tornare alle corse su strada dopo un lungo stop? Cosa c’è di diverso adesso, con alle spalle un brutto incidente?
E’ stato drammatico. In partenza sono stato più che prudente, sembravo un “impedito”! Però in fin dei conti pensavo peggio. Fisicamente sono un po’ scricchiolante ma non va male. Comunque sono stato prudentissimo e nonostante questo sono andato come due anni fa!
Pensi che con il tempo le cose miglioreranno?
Non lo so… Sinceramente, la North West è abbastanza “facile”, ora bisogna vedere qui. Il TT è un’altra cosa, più lungo, bisognerà vedere se non mi “smonto”!
Ora una domanda un po’ cattiva, alla quale credo che non tutti rispondano con sincerità: dopo un incidente come il tuo, quando si torna a correre è tutto come prima? O qualche decimo o secondo “lo si tiene nel polso”?
Me ne tengo alla grande! No no, non è più come prima. Ad esempio, in bagarre alla North West sono stato molto più “abbottonato”. Qui al TT sarò da solo e si vedrà. Da solo, nelle salite sono andato bene, mentre alla North West sono stato attentissimo.
Alla North West tu sei passato dal luogo dell’incidente di Simon Andrews, vicino al Metropole, poco dopo l’accaduto. Qualcuno dice che c’era olio in pista, tu lo hai visto? Confermi?
Olio? No no, non c’era niente. Ho visto lui per terra, i pezzi della moto, ma olio in terra non ce n’era.
Dopo quello che è successo si sono fatti sentire ancora una volta i detrattori delle road races. Cosa rispondi a chi dice che dovrebbero essere abolite?
Facciamo un confronto: per la maggior parte della gente, quelli che si buttano con le tute alari e lo sponsor Redbull sono dei fighi, noi invece siamo dei pazzi. Ce ne sono tanti altri di sport più pericolosi. Per me possono andare tutti a…..
Secondo te, è vero che si dovrebbe fare qualcosa per aumentare la sicurezza nelle corse su strada?
No, sono già abbastanza sicure: ci sono i soccorsi con dottori, elicottero, ci sono air fence. E poi è impossibile, non si possono coprire 60 km di circuito con le balle di paglia come le gare in salita. Sono così, sono sempre state così e basta.
Ultima domanda: cosa stai facendo in questi giorni di pausa all’Isola di Man?
Ci siamo sistemati con camper e gazebo, abbiamo preparato le moto, lavato, stirato! Siamo pronti! Ci stiamo riposando un po’, stasera siamo in maglietta, si sta bene e abbiamo anche fatto una grigliata!
Speriamo che il tempo rimanga così allora! In bocca al lupo Stefano, ti seguiremo!
(Foto: Diego Mola)
Vai Bonny sei una vera ispirazione!
Pingback: Bonny sul rientro a Northwest e TT - DaiDeGas Forum
non si possono coprire 60 km di circuito con le balle di paglia come le gare in salita. Sono così, sono sempre state così e basta.
GRANDE STEFANO
dajeneeeeeee
Forza Bonny full gas giù per bray hill…sei grandeee
Forza Bonny siamo tutti con te !!!!
FORTE CADERE ……CEDERE NON POTEST !!!!
Un eroe! L’orgoglio di noi motociclisti italiani!
sei il numero 1, sempre
vai che prossimo anno torno a farti compagnia
Bella intervista caspita. In bocca al lupo :)!!
Che dire…. Stefano Bonetti, uno con le PALLE!!!!!!!!!!!!
Grande Stefano, Gassssssssssssss e Divertiti un Sacco, Ciao
sono in parte d’accordo e in parte no,tenersi diversi secondi
di ritardo e gareggiare sono cose incompatibili.