EICMA – Intervista a Conor Cummins

Lui è uno di quei personaggi che non hanno bisogno di presentazioni. Uno dei big dello scenario road racing che si contraddistingue per la sua altissima statura e per il fatto di essere nato proprio sul circuito del TT, a Ramsey. Senza dimenticare il suo record al Tourist Trophy del miglior giro di sempre con partenza da fermo (uno standing start lap a 131.511 mph di media) resistito dal 2010 fino a quest’anno.

Molti poi lo ricorderanno per il tremendo “volo” alla Verandah al Tourist Trophy 2010…

Lui è Conor Cummins e abbiamo avuto il piacere di scambiare quattro chiacchiere con lui durante l’EICMA, presso lo stand della linea di abbigliamento scozzese Red Torpedo, di cui “Conrod” è uno dei testimonial.

 

 

Allora Conor, cosa ci dici della stagione 2014 che hai passato con Honda Racing? Sei soddisfatto di come è andata?

Sì, molto soddisfatto! Sapevo che quest’anno sarebbe stata una bella sfida per migliorarmi e avrei dovuto lavorare sodo. Non ho passato dei grandi momenti negli ultimi quattro anni, quindi tornare quest’anno con Honda e raggiungere i risultati che abbiamo ottenuto è stato grandioso. Ringrazio moltissimo Honda per avermi dato l’opportunità di dimostrare il mio potenziale. Credo sia andata molto bene e i risultati ottenuti sono proprio quelli che speravo. E’ il primo anno con un team nuovo, quindi è andato alla grande!

 

Dopo una serie di stop e contrattempi hai nuovamente raggiunto il podio quest’anno al TT, per ben due volte. Credi che questo ti abbia dato più forza e fiducia?

Sì, nella mia mente più che altro. Non ho mai messo in dubbio le mie abilità. Ma ero molto abbattuto e ho faticato per tornare ad un buon livello. Mi capitava spesso di pensare “ne vale la pena? Tornerò mai allo stesso livello di prima?”. Mi piace pensare che quest’anno ho dimostrato di esserci tornato, a quel livello. Certo, non ho vinto un TT ma non siamo molto lontani e non possiamo certo lamentarci per come sia andata. E’ stata una grande stagione!

 

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Foto di Benedetta Zaccherini

Puoi dirci qualcosa del 2015? Resterai ancora con Honda?

Non so ancora. La stagione è appena finita e tutti sono felici per quello che abbiamo fatto. Mi piacerebbe restare con Honda l’anno prossimo, ma dobbiamo solo aspettare e vedere cosa succede.

 

Perché, per il secondo anno di fila, non sei andato a Macao? Credo che a molte persone farebbe piacere vederti tornare. In fondo la tua battaglia nel 2009 con Stuart Easton è stata memorabile!

Sai, mi piacerebbe tornarci, ma devo farlo con la moto giusta. Ero consapevole già dall’inizio dell’anno che Honda non sarebbe andata a Macao in forma ufficiale e sapevo che avrei faticato per trovare un’altra moto, ma va bene così. Se ci fossi andato avrei dovuto farlo con una Honda, ma attualmente non ci sono molte Honda disponibili. Mi piacerebbe moltissimo tornarci, mi piace il circuito e l’evento è grandioso. In effetti sono stato invitato dagli organizzatori, ma andarci è stato impossibile per via della moto, ma è tutto ok.

 

John (McGuinness) ha corso a Macao con una Honda RAF Reserves. Avevano solo una Superbike, oltre alla Stock che hai usato tu nel corso della stagione?

Sì, avevano solo una Superbike e questa è stata la loro scelta. Non so altro, ma comprendo perfettamente la loro decisione. Questo era ciò che volevano, quindi a me sta bene.

 

Cambiamo argomento. Cosa ci dici della categoria Lightweight? Ti piacerebbe correrci ancora?

Sì, l’ho già fatto in passato. Ho guidato per il team KMR Kawasaki nel 2013 ed ho concluso al terzo posto al TT. L’ho provata solo una volta e niente di più. Mi piace come categoria; penso sia perfetta per i newcomer che vogliono imparare il circuito del TT. E’ un’ottima classe e mi piacerebbe correrci di nuovo, ma solo quando tutto sarà a posto e al momento opportuno. Magari nel futuro, chi lo sa?

 

Nell’ultima intervista che abbiamo fatto a Roma nel 2013 ci hai parlato della Conrod Events (la società di corsi di guida fondata da Conor) e della tua volontà di espanderti nel resto d’Europa. Come sta andando il progetto?

Ad essere onesto ho dovuto prendermi una pausa quest’anno per via degli impegni con le gare. Sono stato terribilmente impegnato e di solito intraprendo qualcosa solamente quando so di poter dare il cento per cento. Sapevo che quest’anno non mi sarei impegnato al massimo con la Conrod Events, il che è comprensibile, perciò mi sono preso una piccola pausa in attesa del prossimo anno. Il nome sta comunque girando, giusto per essere conosciuti. Quindi, check it out!

 

Ora una domanda che sta a cuore a molti. La questione sicurezza è frutto di accesi dibattiti tra gli appassionati di motori e tra gli stessi organizzatori, ed ovviamente le road races sono spesso e volentieri stigmatizzate. Nelle ultime decine di anni sono stati fatti grandi progressi per migliorare la sicurezza ad eventi come il TT, la North West 200, l’Ulster GP e alle National road races. Credi che si possa fare qualcosa in più , al TT per esempio?

Non credo che le gare saranno mai sicure al cento per cento. Dopotutto sono strade pubbliche, proprio come quella che hai preso per venire all’EICMA. Sono proprio la stessa cosa. Puoi incrementare la sicurezza, certo, ma non saranno mai sicure al cento per cento. Ad essere onesti, credo che neanche un circuito permanente possa mai diventare totalmente sicuro, perché la gente continuerà ad avere incidenti e a farsi male, senza dover per forza colpire qualcosa. Non sto dicendo che non concordo con le posizioni di altri, questo è solamente il mio punto di vista. Non renderai mai una road race sicura, che sia il TT, la North West, l’Ulster o persino le gare in Europa. Sono tutte pericolose, il motorsport è un ambiente pericoloso, uno sport molto pericoloso. Questa è la mia idea.

 

C’è una gara che ti piacerebbe fare per la prima volta? La Pikes Peak, ad esempio…

Mi piacerebbe molto correre a Bonneville. Ho pensato alla Pikes Peak per molti anni, ma ho sempre incontrato problemi di logistica. Mi piacerebbe fare anche la 8 ore di Suzuka. Magari altri eventi, come una tappa del Campionato Mondiale Supermoto, ne vado pazzo! Ci sono molte cose interessanti, ma per ora restiamo alle road race e vediamo cosa succederà!

 

Grazie mille Conor, in bocca al lupo per tutto!

 

(Foto: Denis Pian)

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