È un’atmosfera strana quella che circonda le corse su strada in questo momento. L’aria che si respira non è certo leggera, c’è ben poca voglia di festeggiare e le defezioni registrate a Walderstown sono uno dei sintomi che gli avvenimenti recenti hanno lasciato un solco profondo.
Sabato 14 e domenica 15 luglio le National Road Races si sono spostate nella verde Repubblica d’Irlanda, su uno stretto triangolo d’asfalto di sole 2 miglia nella contea di Westmeath. La Walderstown Road Race nasce nel 2000 dalle ceneri della precedente Fore Road Race, corsa presso l’omonimo villaggio dal 1973, e ogni anno si contraddistingue per l’ottima organizzazione ed il veloce svolgimento delle gare. Anche lo scorso weekend, nonostante un tempo non ottimale, con pioggia e tracciato quasi sempre bagnato.
Se nel 2017 la piccola National aveva regalato grandi emozioni con la vittoria di Derek Sheils nel Gran Final, quella di Derek McGee nella Open, del pazzesco Joe Loughlin nella Supertwin e di Adam McLean tra le 600cc dopo una gran bagarre con William Dunlop, quest’anno il meeting è stato caratterizzato da poche adesioni e un dominio totale dell’irlandese McGee. Oltre all’assenza pesante di William Dunlop, non si presenta il suo compagno di squadra Paul Jordan, non si presenta Derek Sheils (che afferma di “non avere la testa” dopo i recenti avvenimenti), non si presenta il fratello Michael, e poi Adam McLean, Neil Kernohan, Joe Loughlin (quest’ultimo infortunato)…
Chi si impegna a tenere alto lo spettacolo road racing lo fa stringendosi la mano in griglia e dedicando i risultati a chi non c’è più.
Già durante le qualifiche di sabato si delinea una netta supremazia del “Mullingar Missile” Derek McGee, che in sella alle sue Kawasaki sta centrando una fila di ottimi risultati nelle Nationals e al TT (secondo gradino del podio nella classe Supertwin dietro alla Paton di Michael Dunlop). La domenica il cielo sopra Walderstown si ripresenta grigio e il tracciato molto umido, bagnato a tratti dalla pioggia nel corso della giornata. Ma McGee pare non accorgersene: domina subito la gara di apertura dell’evento, la Open Race, rifilando quasi 4 secondi al giovane Davey Todd, che per la prima volta dopo un anno partecipa ad una road race non da newcomer; completa il podio il pilota locale Thomas Maxwell.
Segue la Senior Support con la vittoria di William Hara dopo una gran bagarre con Wayne Sheehan, battuto per soli 7 decimi. Solo 7 i partenti tra le 400cc, con Darryl Tweed in trionfo. Senza troppe sorprese, poi, è dominio di Barry Davidson tra le Junior Classic.
Gara di giornata è probabilmente la Supersport Race: in pole anche in questo caso la “Kawa” B&W guidata da Derek McGee, con Micko Sweeney e Davey Todd a fargli compagnia in prima fila. McGee guiderà la corsa per tutti i 6 giri in programma, con il pilota Cookstown/BE Davey Todd che non riuscirà mai realmente ad avvicinarsi al trentaduenne irlandese (+6 al traguardo); è bagarre invece tra Michael Sweeney e Thomas Maxwell, con quest’ultimo però che cade al passaggio conclusivo probabilmente rallentando anche Sweeney, che dovrà accontentarsi di un 5° posto a 20 secondi da McGee dopo che Kevin Fitzpatrick e Darryl Tweed lo sopravanzano cronometricamente dal secondo gruppo.
Unica nota negativa di giornata la red flag durante la Senior Classic: nonostante l’ambulanza sul tracciato, gli spettatori e i team vengono subito rassicurati indicando l’incidente come “non serio”; alla ripartenza si impone infine il veterano Robert McCrum. Tra le Junior Support vince poi Thomas Molloy, tra le 400cc Gara 2 Liam Chawke e nella Senior Support 2 Wayne Sheehan.
Dominio totale per McGee anche tra le Supertwin, dove l’irlandese si impone con ben 13 secondi sul giovane Todd, facendo volare la ER6 KMR preparata da Ryan Farquhar tra le strette stradine della contea di Westmeath; completa il podio James Chawke.
Ciliegina sulla torta per il weekend perfetto di McGee sarà il Grand Final, la gara delle gare: la ZX-10R McGee Racing monta full wet, le strade sono bagnate. Questa volta Davey Todd riuscirà a stare inizialmente più vicino al diretto rivale, facendo sperare in una bagarre ruota contro ruota; ma per gli ultimi giri McGee cambia ritmo e allunga, tagliando il traguardo con 6 secondi di vantaggio sul giovane inglese di casa Burrows; terzo, ancora una volta, l’ottimo local rider Thomas Maxwell, mentre Michael Sweeney è costretto al ritiro in quello che per lui è sembrato un weekend piuttosto nero.
Bottino pieno dunque per il favoloso McGee, incoronato chiaramente anche “Man of the Meeting” di questa Walderstown Road Race.
Il prossimo appuntamento sarà questo fine settimana nel sud dell’Irlanda alla Faugheen 50, possibilmente la corsa su strada più stretta di tutto il calendario.