Intervista a Davide Ansaldi: “ecco perchè non ho corso a Tandragee”

Fa un certo effetto pensarlo nel suo furgone, di sera, parcheggiato nel paesino di Armagh, lontano da casa ma circondato da nuovi amici e da quell’atmosfera accogliente della seppur fredda Irlanda del Nord.

Davide è lì, lavorando in un’officina in attesa che il tempo tra una gara e l’altra passi in fretta, in attesa di tornare presto a sfrecciare lungo le strade che gli hanno dato tante soddisfazioni. Ormai da tre anni, ad aprile Davide Ansaldi si mette alla guida del suo furgone, parte dalla sua casa di San Michele Mondovì (Cuneo) e tra autostrade, traghetti e improbabili stradine irlandesi raggiunge quei luoghi che tanto ama. Per fare cosa? Correre. Chi lo ha conosciuto può assolutamente testimoniare che Davide Ansaldi incarna alla perfezione lo spirito del road racer puro: non per niente lo scorso anno si è aggiudicato lo “Spirit of the Ulster GP Award”, un premio dato a chi meglio rappresenta il mondo genuino delle corse su strada.

Da tre anni vive il paddock delle road races ed è ormai conosciutissimo per i suoi modi affabili, la sua simpatia e la sua R6 da lui modificata per adattarla alle proprie esigenze fisiche (non ci piace ricordarlo ogni volta, ma chi non ne è a conoscenza deve sapere che Davide perse una gamba anni fa durante un incidente stradale. Ma non ha mai smesso di andare in moto, anzi…).

Nel corso del 2012 e 2013 Davide ha viaggiato tra Irlanda, Irlanda del Nord, Inghilterra e Isola di Man, partecipando ad innumerevoli corse su strada: Cookstown, North West 200, Southern 100, Skerries, Walderstown, Scarborough, Armoy, Mid Antrim, Ulster Gp, Killalane…

Quest’anno la sua stagione è iniziata con le prime due tappe di Cookstown e Tandragee e, in attesa della prossima gara, Davide ci ha raccontato come sta procedendo in Irlanda del Nord.

 
 

Davide, come sono andate queste prime due tappe, Cookstown e Tandragee? Sei soddisfatto dei risultati?

La prima, Cookstown, è stata dura… Era da settembre dell’anno scorso che non usavo la moto! La seconda non male per non avere mai visto la strada. Però lasciamo perdere il discorso Supersport…

 

Cioè? Cosa è successo?

 

 

C’è un abisso di livello tra i piloti. Molti sono davvero troppo veloci e guidano dei missili, vere Supersport, tante ex-mondiale.

 

 

Quindi qualificarsi risulta un problema a volte?

 

 

Se riesci ad entrare stai tranquilla che sei indietro, e tanto. Ma non vuol dire che se avessi un mezzo come il loro saresti tanto più avanti!

 

 

Ci spieghi invece il numero che hai scelto quest’anno?davide

 

 

Ho scelto il 19 perché è il giorno di nascita di mio papà Bruno. L’anno scorso alla Southern era toccato a mia mamma Marinella.

 

 

L’anno prossimo allora sarà il turno di tuo fratello Daniele!

 

 

Forse già quest’anno!

 

 

Cambierai numero per le altre gare?

 

 

Per l’Ulster GP spero.

 

 

Una domanda un po’ indiscreta… Dopo quello che è successo a Tandragee i genitori di Noel Murphy hanno chiesto di proseguire l’evento. Ma molti piloti hanno preferito non gareggiare. Chi lo ha fatto ha invece ritenuto che fosse il modo migliore per ricordare Noel. Punti di vista diversi, insomma… Ti va di spiegarci la tua scelta di non correre dopo l’incidente mortale di Noel?

 

 

Certo. Primo, eravamo amici. Secondo, al mattino ci eravamo parlati e aveva con sé i suoi due figlioletti. Terzo, sono un essere umano e non un robot. Quarto, non devo dimostrare niente a nessuno. Quinto, potevo anche entrare e fare risultato perché tanti non sono partiti, però sai che soddisfazione. Sesto ed ultimo, o sei concentrato o stai fermo che ti fai male…

 

 

Non avresti potuto spiegarti meglio, Davide. E adesso la tua prossima tappa quale sarà?

 

 

Penso Kells o Bush, a fine giugno.

 

 

Niente North West 200, quindi?

 

 

Oh no, assolutamente no.

 

 

Ti va di spiegarci perché? Non hai voglia di “rifarti” dalla sfortuna dell’anno scorso?

 

 

Non mi piace il tracciato. Ambiente troppo “professional”. Tempo al 90% delle volte infame. Mio punto di vista…

 

 

Effettivamente è una gara un po’ diversa dalle altre, sia come tracciato che come ambiente. E’, diciamo, la meno “road race”!

 

 

Vedi che sei diventata brava! Infatti i real road racer non la definiscono “race”, ma solo “big show”. A parte le grandi star…

 

 

 

 

Grazie per questa breve chiacchierata Davide e in bocca al lupo per la tua prossima gara. Qualsiasi essa sia!

 

 

(Foto: Chris Usal)

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9 reazioni a Intervista a Davide Ansaldi: “ecco perchè non ho corso a Tandragee”

  1. Gabriele Pezzotta ha scritto:

    Massimo rispetto per te caro Davide!
    Non ci siamo ancora conosciuti, nonostante le nostre chiacchierate a vario tema via web.
    Ricorderò per sempre i miei amici Russ e Steven Mountford,
    che mi hanno raccontato di che persona speciale sei e consigliato di conoscerti.
    Un consiglio speciale di persone speciali, il resto sarà storia!
    Go Dave!

  2. John McCann ha scritto:

    One of the nicest guys in the paddock. A truly authentic enthusiast !

  3. claudio cico basso ha scritto:

    ricorda quel che dicevamo quando venivi ad aiutarmi in officina……… “sempre aprire,mai frenare” ……… Forsa pillino.Daje me amis,daje sec!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  4. davide ha scritto:

    DAVIDE TI HO CONOSCIUTO

    se prima ti stimavo ora proprio sei il mio mito, veramente fai ciò che ami , con umiltà , sacrificio e immensa passione… ti auguro ancora almeno 1000 road race da fare……

  5. Jeff ha scritto:

    Enjoyed this interview. Very honest

  6. Mr Ballimoney ha scritto:

    Grande Davide incarni il vero spirito del motociclista “old time”pochi fronzoli e manetta. Siamo tutti con te ma l’ Ulster Gp ??? Lo fai o no?

  7. daniele ansaldi ha scritto:

    Che dire Da!Sei sempre stato una persona umile sempre disponibile per tutti,e qualsiasi cosa tu faccia ci metti il cuore!Diciamo che dove passi lasci il segno!Lassu ti conosco proprio per quel che sei ……..DAVIDE e basta!Orgoglioso e fiero di essere tuo fratello!Un grazie anche a Marta per quel che fa!!!!

  8. Stefano Paganelli ha scritto:

    Ho avuto il grande piacere di conoscere Davide l’anno scorso alla Southern. Una persona estremamente cordiale, simpatico, semplice ma allo stesso tempo dal cuore grande!! Grande Davide!!

  9. davide ha scritto:

    grazie a tutti di cuore!!

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