TT – Debutto per il neozelandese Daniel Mettam

Di lui si parlava già lo scorso anno come di una futura stella delle road races. Una sera, alla pizzeria “Paparazzi” dell’Isola di Man, lo storico team manager Wilson Craig mi disse: “Sto per ingaggiare il nuovo Cameron Donald”… Daniel Mettam potrebbe esserlo e potrebbe dimostrarlo già durante il prossimo TT.  

Intervista a Joe Loughlin, il ragazzo prodigio delle road races

Casco nero, tuta bianca tutt’altro che integra, moto piuttosto raffazzonate. Si presentava così, sotto la sua tenda nel grezzo paddock di Cookstown, il giovane Joseph Loughlin, quando lo abbiamo avvicinato per una breve intervista. 

Walderstown – Sheils di nuovo re, ma che gare Joe Loughlin!

Dopo la Skerries 100 dello scorso weekend, sabato 8 e domenica 9 luglio la verde Irlanda ha ospitato un’altra National Road Race, questa volta a Walderstown nella contea di Westmeath. 

Intervista a Derek McGee, il missile di Mullingar

La Cookstown 100 della scorsa settimana si è conclusa con l’incoronazione di Derek McGee a “Man of the Meeting”, ovvero miglior pilota dell’evento. E a ragione, poiché nonostante il fortissimo irlandese non abbia conquistato nemmeno una vittoria all’Orritor, il suo nome era sempre presente nelle prime posizioni, in ogni categoria. 

Cancellata Killalane, la prima vittima tra le road races 2017

Qualche settimana fa vi avevamo parlato della grande crisi che le corse su strada irlandesi stanno affrontando ed ora arriva il triste annuncio della prima “vittima”: la Killalane Road Race viene cancellata dal calendario 2017.

Road Races irlandesi in pericolo. E’ quasi la fine?

No, purtroppo non si tratta di un’esagerazione. La triste verità è che gli organizzatori delle corse su strada nella verde Irlanda stanno dichiarando ad uno ad uno l’estrema difficoltà nel far sopravvivere le loro road races. 

North West 200 terribile. Ciao Malachi, le road races piangono la loro stella nascente

Manx GP 2014. Veloce, terribilmente veloce. Un sorriso beffardo e quel nome quasi impronunciabile, Malachi Mitchell-Thomas, tanto che all’inizio, nel paddock, non capivamo quale fosse il nome e quale il cognome. “Niente a che vedere con qualcosa di snob. I miei genitori non sono mai stati sposati, quindi ho un doppio cognome, Mitchell-Thomas”. Kawasaki Silicone azzurra, casco fuxia, sempre tra i primi benché newcomer. Un predestinato, insomma, di quelli che quasi danno fastidio. E già il mese prima alla Southern 100 aveva subito centrato il podio, secondo dietro a Conor Cummins.