Ulster GP – Testa a testa tra Martin e Anstey, ottimo Ansaldi

Nonostante le molte bandiere rosse, la giornata di ieri all’Ulster Grand Prix ha scritto una pagina interessante nella storia di questo evento. Il giovedì pomeriggio, come di consueto dedicato alle gare della Dundrod 150, ha visto una serratissima bagarre tra Guy Martin e Bruce Anstey, consacrando il primo a dominatore della Superbike Race ma lasciando intatto il record di velocità del secondo. 

Fantastico anche il newcomer Peter Hickman, già nelle posizioni che contano, così come il giovane James Cowton che si porta a casa ben due vittorie. Ottimi anche Lee Johnston e il nostro Davide Ansaldi. Ma andiamo con ordine.

Dopo le qualifiche del mattino, nel pomeriggio di ieri, giovedì 14 agosto, il via alle gare della Dundrod 150, “antipasto” del vero e proprio Ulster Grand Prix di sabato 16 agosto. Tutto pronto lungo le 7.4 miglia dello stradale nordirlandese, con un tempo incerto che non ha fortunatamente messo i bastoni tra le ruote (letteralmente), almeno questa volta.

I primi a sfrecciare lungo il Flying Kilo sono i Support Riders e Newcomers fino a 750cc della classe Dundrod 150 National. Già al primo giro vengono però sventolate le bandiere rosse per una caduta. Alla ripartenza, James Cowton si porta davanti a tutti e da lì fino al termine della corsa estende il suo vantaggio sugli avversari in modo implacabile; il giovane privatissimo pilota (su Honda 600 Cowton Racing) vince con oltre 13 secondi di margine su Robert Kennedy (Yamaha 600 Kennedy Racing) e Colin Stephenson (Yamaha 600 CS Tuning). Sesto il newcomer proveniente dal BSB, Glenn Irwin (Kawasaki 650 VRS), mentre nono è il bravissimo Davide Ansaldi (Yamaha R6), autore di una gara fantastica. Davide, che affronta da solo le gare National e qualche International tra Irlanda, Irlanda del Nord e Isola di Man, riesce a conquistare sempre più spesso le posizioni che contano, mettendosi dietro questa volta ben 32 piloti.

Classifica Dundrod 150 National

Segue poi la doppia classe Lightweight/Ultralightweight, che vede purtroppo l’assenza di Tommaso Totti, costretto a saltare le prime prove per un problema tecnico e qualificatosi solo per la gara di sabato. Il bravissimo James Cowton centra subito la sua seconda vittoria di giornata dominando la categoria Lightweight (250GP, 400cc): in sella alla Yamaha 250 Cowton Racing riesce a contenere gli attacchi di Neil Kernohan (Honda 250 Logan Racing) distanziandolo sul traguardo di soli 1.233 secondi; terzo è Joseph Loughlin (Kawasaki 400). Le Ultralightweight sono invece affare di Chris Elkin (Honda 250 Moto3), che si mette alle spalle Daley Mathison (Honda 125 Logan Racing) e Paul Jordan (Honda 125 Paul Jordan Racing). Da segnalare un brutto incidente che ha causato l’interruzione della gara al primo giro; la corsa è poi ripresa, mentre il francese Pierre Favre è stato trasportato al Royal Victoria Hospital di Belfast in condizioni critiche. Attendiamo notizie ufficiali sulle sue condizioni a qualche ora di distanza dall’incidente.

Classifica Lightweight/Ultralightweight

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Lee Johnston (Foto: Diego Mola)

La gara successiva è la Dundrod 150 Supertwin, che si rivela combattutissima e assolutamente imprevedibile. Al via scatta bene il piccolo nordirlandese Lee Johnston, tallonato da Derek McGee, Keith Amor, Glenn Irwin, Ivan Lintin e James Cowton. Più attardati Connor Behan (che produrrà nei giri successivi una fantastica rimonta) e Michael Dunlop (che si ritira dopo aver occupato per tre giri la nona posizione). Nei passaggi iniziali i primi sei piloti sono tutti racchiusi in una manciata di secondi , mentre Johnston detta il ritmo a suon di pieghe impressionanti. Dietro di lui le posizioni si scambiano più volte, tanto che, in un’intervista post-gara, Lee dichiarerà: “Non avevo idea di quello che stava succedendo dietro di me. Ogni volta che mi giravo vedevo un pilota diverso alle mie spalle”. Johnston sgretola il lap record della classe Supertwin, ma a sua volta è Ivan Lintin, in un tentativo disperato di acciuffare il podio, a far segnare il nuovo record in 118.461 mph di media. Al traguardo è Lee Johnston (Kawasaki East Coast) a prendersi la vittoria, seguito a sorpresa dal bravissimo Connor Behan (Kawasaki KMR) e dal compagno di squadra Keith Amor (Kawasaki KMR, team di Ryan Farquhar). Quarto è Lintin (Kawasaki McKinstry), poi il newcomer Glenn Irwin (Kawasaki VRS), James Cowton (Kawasaki Stewart Smith), Micko Sweeney (Kawasaki Kiely Heating), Chris Elkin (Kawasaki Moto-Tech), Daniel Cooper (Kawasaki CMS) ed il francese Timothee Monot (Kawasaki).

Classifica Dundrod 150 Supertwin

Segue poi l’attesissima Superbike Race: in pole position Guy Martin, affiancato dal road racer più veloce al mondo (recordman al TT e all’Ulster GP) Bruce Anstey e dal compagno di squadra William Dunlop. I cinque giri di gara sono davvero da fiato sospeso: Martin e Anstey rimangono praticamente incollati dall’inizio alla fine, rendendo impossibile qualsiasi previsione sul risultato. Martin guida dal primo al quarto passaggio, con Anstey “nei tubi di scarico” e, un poco più attardati, Dean Harrison e i fratelli Dunlop. Già al secondo passaggio i primi sei piloti sfrecciano ad oltre 132 mph di media: si preannuncia una gara strepitosa. Alle spalle di Martin e Anstey si consumano i primi sorpassi: William e Michael Dunlop superano Harrison, poi è Michael che scavalca il fratello prendendosi il terzo posto. Tra Martin e Anstey c’è costantemente un decimo di secondo, finchè al quarto giro il Kiwi passa il basettone di Tyco Suzuki e si porta in testa, abbattendo anche il muro delle 133 miglia orarie. Ma all’ultimo giro è Guy Martin a riprendersi la prima posizione, centrando la sua dodicesima vittoria in carriera sul Dundrod Circuit. Secondo è Bruce Anstey (Honda Padgett’s) a poco più di 2 decimi, mentre terzo è Michael Dunop (BMW Buildbase); quarto posto per Dean Harrison (RC Express Kawasaki), poi Lee Johnston (Honda East Coast), un William Dunlop (Tyco Suzuki) scivolato indietro nel finale, settimo il bravissimo newcomer Peter Hickman (BMW Ice Valley) che fa segnare il nuovo record dei newcomer a Dundrod con un giro alla media di 131.198mph; ottavo Steve Mercer (Suzuki Traction Control), nono un Ian Hutchinson (Milwaukee  Yamaha) assolutamente in ombra e Dan Kneen (Suzuki Cookstown/BE) a chiudere la top ten.

Classifica Dundrod 150 Superbike

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Peter Hickman (Foto: Diego Mola)

Infine, la gara dedicata ai Support Riders e Newcomers fino a 110cc, la Dundrod 150 Challenge. In pole Peter Hickman, per “burocrazia” iscritto a questa gara ma indubbiamente di tutt’altro livello. L’inglese, che ha esordito su strada alla North West 200 e al Tourist Trophy di quest’anno con BMW Ice Valley, ha già fatto segnare il record dei newcomer in entrambe le manifestazioni. Ora ci ha provato anche all’Ulster GP e ci è riuscito. “Hicky” sarà anche al Macau Grand Prix di novembre, ormai al 100% immerso nel mondo road racing. Con la S1000RR del team di Paul Shoesmith, Peter Hickman domina i 4 giri di gara rifilando ben 23 secondi al suo diretto inseguitore, Alistair Kirk (Kawasaki Alistair Kirk Racing); terzo posto per Phillip Crowe (BMW Hardtrans), mentre quarto è il portoghese Nuno Caetano. Settimo posto per il ceco Michal “Indi” Dokoupil, dodicesimo il newcomer Glenn Irwin, diciottesimo Davide Ansaldi e diciannovesima Maria Costello, per un totale di 37 partecipanti.

Classifica Dundrod 150 Challenge

Oggi è giorno di pausa a Dundrod, mentre domani programma intenso con tutte le gare dell’Ulster Grand Prix!

 

(Foto: Diego Mola)

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