L’attesa è finita. Quella che è stata per lungo tempo la corsa su strada più veloce al mondo prende il via proprio oggi in quel di Dundrod, minuscolo paesino in Irlanda del Nord a pochi chilometri da Belfast.
L’Ulster Grand Prix, terza International più famosa al mondo, reclama questa settimana il titolo di “world’s fastest road race”, titolo strappatole lo scorso giugno dal Tourist Trophy per mano di Peter Hickman. Le condizioni per un nuovo record a Dundrod non sono tuttavia ottimali: le previsioni per le gare di domani, giovedì 9 agosto, e sabato 11 non sono buone. Si parte già oggi, mercoledì 8 agosto, con un sostanziale ritardo a causa di alcuni scrosci di pioggia lungo i 12 km del tracciato, ma anche a causa di…un corteo nuziale che doveva passare proprio su quelle stesse strade. Le motivazioni per i ritardi nelle road races sono davvero tra le più svariate: dal pullman della scuola al camion del latte, fino agli sposi di Dundrod…
Si parte perciò dopo mezzogiorno con una sessione non cronometrata dedicata agli esordienti, tra cui Craig Neve, Tom Weeden e lo spagnolo Raul Torras. Assente invece l’olandese Nadieh Schoots, costretta a dare forfait perché non fisicamente pronta dopo l’infortunio alla North West 200. Un peccato anche l’assenza del neozelandese Daniel Mettam, neo-acquisto del Team Wilson Craig, caduto durante le prove di Armoy.
Non in piena forma neppure l’attuale road racer più veloce al mondo, Peter Hickman, vittima di un’infezione al rene lo scorso weekend, con trasferimento in ospedale sabato notte, tornando poi in pista a Thruxton per il BSB la domenica mattina ad un’ora da Gara 1 e conquistando due podi nelle due manche…Fantastico! Ricordiamo poi le assenze per questioni di salute di Bruce Anstey, Ian Hutchinson e John McGuinness; non ci sono neppure Michael Dunlop (continua il suo periodo di allontanamento dalle corse dopo la perdita del fratello William alla Skerries 100) e Derek Sheils (che sta valutando il suo futuro nelle road races ma che vedremo al Classic TT tra un paio di settimane).
Dopo i primi giri dedicati agli esordienti si passa alle piccole cilindrate con le classi Lightweight e Ultralightweight: la prima, dedicata alle 250/400/450, vede in pole provvisoria Neil Kernohan sulla bella Honda 250 Logan Racing, seguito dal local man Stephen Morrison (Kawasaki 400) e da Lee Johnston sulla Honda 250 Padgett’s, che il buon Clive ripesca proprio per questo Ulster GP. Tra le Ultralightweight (125/Moto3) è l’irlandese Derek McGee a comandare il gruppo sulla Honda Moto3 Joey’s Bar Racing preparata da Gary Dunlop; secondo posto per il veterano Chris Elkin (Honda Moto3 Bob Wylie Racing), terzo Paul Robinson (figlio di uno degli scomparsi membri dell’Armoy Armada, Mervin Robinson) su Honda Moto3. Interessante quarto posto per il ceco Michal Dokoupil su una Ariane Moto3, mezzo che disputò il Motomondiale nel 2014. Lorenzo Tiveron occupa al momento la 10^ piazza con la sua Honda 125cc.
E’ quindi il turno delle Supertwin, che mostrano ancora una volta l’esagerata supremazia del “Mullingar Missile” Derek McGee: con la ER6 KMR preparata da Ryan Farquhar, il trentaduenne irlandese si piazza in pole rifilando ben 3.5 secondi al giovane Adam McLean (ER6 Roy Hanna), con un ottimo Daniel Cooper in terza posizione a 4.5 secondi sulla ER6 CMS. Presenti anche le due Paton private del Team ILR, guidate dal grande Ian Lougher (che fa segnare la velocità di punta allo Speed Trap sul Flying Kilo a 254.5 km/h contro i 250 kmh/h di McGee) e dal ventenne Joey Thompson, rispettivamente in decima e ottava posizione provvisoria.
Si fa quindi sul serio con le qualifiche della Supersport, con tutti i “big” finalmente sul tracciato. Ancora una volta è McGee a mettersi davanti per buona parte della sessione, salvo poi essere sopravanzato all’ultimo giro da Dean Harrison, in pole provvisoria con la ZX-6R Silicone Engineering; secondo posto a 0.3 per l’altissimo mannese Conor Cummins su Honda Padgett’s, solitamente non molto a suo agio con le medie cilindrate; terzo è Peter Hickman a +1 sulla Triumph Trooper by Smiths Racing, che acciuffa il terzo posto dopo aver passato i primi due giri a “scortare” l’amico newcomer Craig Neve. McGee scivola in quarta piazza davanti al nordirlandese di McAdoo Kawasaki, Adam McLean.
La sessione mista Superbike/Superstock dovrebbe concludere la giornata odierna, ma, dopo qualche minuto dal semaforo verde, succede ciò che tutti temono nelle road races: bandiera rossa. Tutto fermo per ore sul Dundrod Circuit per un incidente alla velocissima curva Lougher’s con due piloti coinvolti; sul tracciato ambulanze e auto dell’organizzazione, oltre ai mezzi per la pulizia delle strade a causa dell’olio versato sull’asfalto. Solo un paio d’ore più tardi la sessione verrà ripresa per ulteriori 25 minuti e il Clerk of the Course annuncia che Seamus Elliott e Derek McGee sono i piloti coinvolti nella caduta, trasportati in ospedale con sospette fratture. Un grande, grandissimo peccato per il “Mullingar Missile” McGee, che stava disputando la sua miglior stagione in assoluto dominando le National Road Races e conquistando un podio anche al Tourist Trophy piazzandosi secondo nella classe Supertwin.
Le 1000cc tornano dunque “in pista” e ci pensa il solito Harrison ad infuocare nuovamente gli animi alzando ulteriormente la sua media oraria a 132.297 mph in sella alla Zx-10R Silicone Superbike; pur non uscendo durante la seconda parte della sessione, Peter Hickman e Conor Cummins restano saldamente in seconda e terza posizione rispettivamente su BMW Smiths Racing e Honda Padgett’s; quarto è Davey Todd (Suzuki Cookstown/BE), poi David Johnson sulla bella Tyco BMW HP4. Tra le Stock è invece “Hicky” a far segnare il miglior tempo davanti a Harrison e al povero Derek McGee; seguono Conor Cummins e Davey Todd.
Appuntamento a domani mattina con le ultime sessioni di prove che decideranno le griglie di partenza per le gare Dundrod 150 e Ulster GP di domani pomeriggio e di sabato 11 agosto!