Dundrod, sabato 8 agosto. Il sole splende sul tracciato dell’Ulster Grand Prix e tutto è pronto per una fantastica giornata di gare. L’ultima e la più importante di questa edizione 2015. Le 7,41 miglia del velocissimo circuito vicino a Belfast sono pressoché asciutte, cosa molto importante dopo la pioggia dei giorni scorsi per preparare al meglio bagarre entusiasmanti e, chissà, un lap record. Ci sarà un nuovo road racer più veloce al mondo? Il record di 133.977 mph, fatto segnare da Bruce Anstey nel 2010, trema.
La giornata parte nel migliore dei modi, le battaglie sono epiche, gli arrivi al fotofinish ma purtroppo, come spesso accade nelle road races, l’ombra nera degli incidenti cala sul paddock. E così è stato anche oggi. Ma andiamo con ordine.
Si parte alle 10.30 locali con la Superstock Race: la prima cesella in griglia è vuota, poiché il poleman Guy Martin è stato vittima giovedì di un brutto highside che lo ha costretto a dire addio ad un Ulster GP che sembrava molto promettente per lui. Il pilota Tyco BMW è caduto ad Ireland’s Corner mentre era in testa alla Dundrod 150 Superbike Race, provocandosi fratture a sterno, costole e vertebre. A Guy i nostri auguri di una veloce guarigione!
I piloti sono schierati,con Amor in pole seguito da William Dunlop e Ian Hutchinson. La tensione è alle stelle e “Sandstorm” dà un’ulteriore carica attraverso gli altoparlanti. Questo è l’Ulster GP! Al via, però, è Peter Hickman a scattare bene dall’ottava posizione e a mettersi in testa con la sua BMW Briggs Equipment che l’inglese classe 1987 utilizza nel BSB. Dietro a “Hicky” si piazza saldamente il piccolo Lee Johnston (BMW East Coast Construction), poi Ian Hutchinson (Kawasaki PBM). Hickman conduce la gara per pochi decimi sul “generale” Lee, che tallona l’altissimo inglese. Al secondo passaggio Michael Dunlop, incappato in una brutta partenza dalla sesta casella, è già in terza posizione e al giro successivo fa segnare il nuovo record di categoria in 132.446 mph. Record che durerà poco. Lee Johnston sembra infatti intenzionato a non far scappare Hickman, mentre Michael si avvicina sempre più al duo di testa creando un gap con gli inseguitori William Dunlop, Ivan Lintin e Dean Harrison (Ian Hutchinson si ritira invece al terzo passaggio). Al quinto giro Lee sferra l’attacco decisivo e si porta in testa con tanto di nuovo lap record classe Superstock in 132.793 miglia orarie di media!
La gara intanto perde Ivan Lintin (Kawasaki RC Express), scivolato al quinto giro e portato in ospedale per accertamenti. Lee chiude le porte a un agguerrito Hickman, che lo tallona fino alla bandiera a scacchi: solo 0.090 secondi tra i due ed è Lee Johnston a vincere questa prima gara dell’Ulster GP 2015. Fantastico. Alle sue spalle quindi l’incredibile Peter Hickman, già sul podio nella Dundrod 150 Sbk di giovedì e capace di lasciare tutti a bocca aperta al suo secondo anno (solo il secondo anno…) all’Ulster GP. Terzo posto a oltre 6 secondi per Michael Dunlop (BMW MD Racing), rallentato sul finale nel sorpasso di alcuni doppiati. Le prime sei posizioni sono un totale dominio BMW: quarto posto infatti per William Dunlop (Tyco BMW), quinto Keith Amor (BMW Rig-Deluge), sesto David Johnson (BMW ICE Valley). Settimo è Dan Kneen (Honda Padgett’s), poi Dean Harrison (Yamaha Mar-Train), Russ Mountford (Kawasaki Silicone Engineering) e un Bruce Anstey (Honda Padgett’s) decisamente sottotono. Ottimo dodicesimo l’esordiente Horst Saiger (Kawasaki Ian Lougher Racing), mentre quattordicesima è l’italianissima Bimota di Ben Wylie (27° il suo compagno Dave Hewson, sostituto dell’americano Brandon Cretu, infortunato).
Niente riposo, il programma di oggi è alquanto serrato: parte subito la Supersport Race 1, che perde subito Keith Amor, costretto al ritiro nel warm-up lap ad Ireland’s Corner. In pole Lee Johnston, poi Bruce Anstey e William Dunlop (che prende il posto di Guy Martin in griglia). Al via scatta bene Johnston (Triumph East Coast Construction), subito insidiato dallo specialista di categoria William Dunlop (Yamaha CD/IC Racing); dietro di loro Glenn Irwin, Bruce Anstey, Ian Hutchinson, Dean Harrison, Dan Kneen e Michael Dunlop. Le posizioni rimangono sostanzialmente invariate durante il secondo giro, con Lee e William separati da un niente. All’inizio del terzo passaggio il giovane Glenn Irwin sfodera i cavalli della sua Kawasaki Gearlink lungo il Flying Kylo, mettendosi davanti a tutti per poi essere risucchiato dal gruppo e finire quarto. Emozionante. William mantiene il suo distacco da Johnston al di sotto del secondo, mentre poco più staccati troviamo Irwin e Hutchinson, che battagliano duramente per il terzo gradino del podio. Ma è Anstey che ne approfitta passando Ian Hutchinson, mentre Dean Harrison è vittima di una scivolata con la sua R6 Mar-Train, fortunatamente senza conseguenze. Al terzo giro si ritira anche Michael Dunlop (Honda MD Racing).
Quando le posizioni di vertice sembravano ormai congelate, al quinto passaggio cambia tutto: William Dunlop si porta in testa, deciso a vincere questa prima gara Supersport, ma all’ultimo giro Lee Johnston si riporta davanti a Turnagrough, con la doppietta nel mirino. Ed è fatta: il “generale” Lee vince la seconda gara su due disputate finora all’Ulster GP quest’oggi, facendo segnare anche il nuovo record della classe 600cc in 128.912 mph sulla sua Triumph ECC. William Dunlop deve accontentarsi del secondo posto per soli 0.039 secondi, mentre terzo a 2.3 secondi è uno stratosferico Glenn Irwin, che piega piloti ben più esperti al suo debutto a Dundrod su una Supersport (Glenn fu esordiente nel 2014 partecipando alla sola classe Supertwin). Quarto è Bruce Anstey (Honda Padgett’s), poi Ian Hutchinson (Yamaha Traction Control), mentre Peter Hickman conquista un ottimo sesto posto con la MV Agusta Trooper (Valmoto) dopo aver avuto molti problemi al motore nelle qualifiche ed essere partito dalla 18^ casella. Settimo è Dan Kneen (Honda Padgett’s), ottavo Seamus Elliott (Honda Wilson Craig), nono Robert Kennedy (Yamaha Kennedy Racing), decimo James Cowton (Honda Cowton Racing) dopo una strepitosa rimonta dalla 36^ posizione.
Profumo di due tempi in griglia all’Ulster GP dopo le 600cc: è il turno delle Lightweight e Ultralightweight. Le prime posizioni non presentano bagarre al pari delle due gare precedenti, con Sam Wilson che si mette al comando in sella alla Honda 250cc Joey’s Bar e accresce il suo vantaggio sugli inseguitori fino ad oltre 9 secondi al termine dei 5 giri. Secondo posto per Neil Kernohan (Honda 250cc Logan Racing), terzo James Cowton (Yamaha 250cc Peter Berwick). Tra le Ultralightweight la vittoria va a Chris Elkin (Honda 250cc Moto 3 Team Wylie) con ben 28 secondi di vantaggio su Connor Behan e Nigel Moore, entrambi su Honda 125cc. Ottimo quinto posto al suo debutto a Dundrod per l’italiano Lorenzo Tiveron su Honda 125!
Risultati Lightweight/Ultralightweight
Tornano poi “in pista” le big bikes con la prima delle due gare Superbike previste per oggi. In pole Bruce Anstey, poi Ian Hutchinson, Peter Hickman e Lee Johnston a completare la prima fila. Mentre Brian McCormack e Nuno Caetano abbandonano la griglia per problemi alle loro moto, i marshal danno il via alla gara ed è “Hutchy” a mettersi davanti a tutti. Dietro di lui Anstey, Johnston, Hickman, Cummins, William e Michael Dunlop. Ma sin da subito si percepisce la volontà del neozelandese Bruce Anstey di rifarsi delle gare precedenti. Eccolo al secondo giro passare Hutchinson a Joey’s. I primi quattro piloti sono racchiusi in meno di un secondo: la bagarre è alle stelle, con Hutchy che fa segnare il best lap di gara in 133.042 mph. Al quarto passaggio Anstey conduce per 0.3 su Hutchinson, 0.6 su Johnston, 0.8 su Hickman, 0.9 su Cummins. Pazzesco. Ma al quinto e penultimo giro è Ian Hutchinson a riportarsi in testa prima dell’esposizione delle bandiere rosse per incidente (rider ok). Gara fermata e risultati riportati al quarto giro, non senza qualche attimo di incertezza (non tutti i piloti avevano completato il quinto giro): è Bruce Anstey (Honda Padgett’s), classe 1969, a cogliere la vittoria in questa Superbike Race, la sua 11^ all’Ulster GP in carriera. Secondo posto per un imbronciato Ian Hutchinson (Kawasaki PBM), terzo l’onnipresente Lee Johnston (BMW East Coast). Quarto posto poi per Peter Hickman (BMW Briggs Equipment), quinto Conor Cummins (Honda Racing), sesto William Dunlop (Tyco BMW), poi Michael Dunlop (BMW Buildbase), Dean Harrison (Yamaha Mar-Train), Derek Sheils (Kawasaki BikeBitsNI) e Seamus Elliott (Honda Wilson Craig).
Un immancabile scroscio di pioggia si abbatte quindi sulla zona di Dundrod, rendendo ora più complicato l’assalto al nuovo lap record. Parte comunque la Supersport 2, con un fantastico Glenn Irwin che beffa i piloti davanti a sé portandosi subito in testa. Glenn sta dimostrando di essere un pilota a tutto tondo, capace di guidare forte in pista nel BSB, lungo i rettilinei e le chicane della North West ed ora anche sul velocissimo Dundrod Circuit. Non aspetteremo molto per vedere il suo debutto al TT? Glenn conduce per 0.086 su Lee Johnston, 0.3 su William Dunlop, 0.4 su Ian Hutchinson, 0.5 su Bruce Anstey al termine del secondo passaggio. Packed, come dicono gli inglesi. Ma al terzo giro, mentre il “generale” Lee si porta in testa, la pioggia si fa più insistente e in seguito vengono esposte le bandiere rosse per un incidente. Si pensa ad una ripartenza, ma infine il Clerk of the Course Noel Johnston decide di dichiarare finita la gara dopo soli 3 giri. Lee Johnston festeggia quindi il suo terzo trionfo in un solo giorno all’Ulster GP, portando la Triumph ECC per due volte sul traguardo davanti a tutti. Secondo posto per l’incredibile Glenn Irwin (Kawasaki Gearlink) e terzo Ian Hutchinson con la Yamaha Traction Control di Keith Flint, leader dei Prodigy. Quarta piazza per un Dean Harrison in rimonta (Yamaha Mar-Train), quinto William Dunlop (Yamaha CD/IC Racing), sesto Bruce Anstey (Honda Padgett’s), settimo Peter Hickman su MV Agusta Trooper Valmoto, ottavo Conor Cummins su Honda Jackson Racing, nono Keith Amor su Honda Rig-Deluge e decimo David Mulligan su Yamaha.
Dopo il podio Supersport, a Dundrod tutto è fermo. Si attende, si attende, nessuno parla, i marshal vengono chiamati in riunione e si pensa al peggio.
Solo alle 17.30 locali, quando la pioggia torna insistente, viene dato il via alla Supertwin Race. Glenn Irwin, in sella alla ER6 Cookstown/BE che fu di Jamie Hamilton, scatta bene dalla pole ma al termine del primo giro Derek McGee si porta in testa, deciso a conquistare la sua prima vittoria in una International Road Race dopo essere stato protagonista nelle Nationals. Irwin perde terreno e viene passato prima da James Cowton e poi da Dan Cooper. Ma la lotta è tutta tra i primi due, separati da meno di un secondo. Al termine dei 4 giri Derek McGee (su Kawasaki ER6 McGee Racing) conquista la vittoria in questa Supertwin Race davanti a James Cowton (a 1.8 secondi su ER6 Stewart Smith) e Dan Cooper (a oltre 7 secondi su ER6 SB Tuning). Quarto posto per Glenn Irwin (certamente non troppo soddisfatto), quinto Alistair Kirk, poi Chris Elkin, Paul Jordan, Connor Behan, Robert Kennedy e Stephen McKnight.
La pioggia non sembra voler smettere e alcuni piloti dichiarano di non partire in queste condizioni: tra questi Lee Johnston, Bruce Anstey e Ian Hutchinson, che abbandonano la Superbike Race 2, l’ultima di giornata. Al via è Peter Hickman a prendere la leadership della corsa, già velocissimo in questo Ulster GP e ora avvantaggiato dall’assenza di qualche big. Chi trae vantaggio nonostante i vari problemi alle moto è anche Michael Dunlop, che tallona Hickman a meno di un secondo; più attardato Keith Amor e alle sue spalle un aguerrito Conor Cummins. Al terzo giro il manxman scavalca lo scozzese Amor e porta la sua Honda Racing in terza piazza. Ma Conor è ora inarrestabile: l’altissimo mannese supera anche Michael Dunlop, mettendo il leader Hickman nel mirino. Ma la bandiera a scacchi al termine del quarto giro sentenzia la vittoria di Peter Hickman, il suo primo trionfo in una International Road Race, alla sua seconda volta all’Ulster GP e al suo secondo anno nelle corse su strada, davanti a tutti nella gara Superbike con la sua BMW Briggs Equipment Superstock. Un grandissimo “manico”. Secondo posto per soli 0.028 secondi per Conor Cummins (Honda Racing), terzo Michael Dunlop (BMW Buildbase, assolutamente sottotono in questo UGP). Quarto posto per Keith Amor (BMW Rig-Deluge), quinto Russ Mountford (Kawasaki Silicone Engineering), sesto Dan Kneen (Honda Padgett’s), poi Derek Sheils (Kawasaki BikeBitsNI), Dean Harrison (Yamaha Mar-Train), Daley Mathison (Suzuki Hol-Taj) e William Dunlop (Tyco MW).
In seguito, il Darren Lindsay Trophy come “Man of the Meeting” viene consegnato ad un sensazionale Lee Johnston, mentre Horst Saiger riceve il premio come Best Newcomer. La direzione gara, infine, conferma la morte di un pilota durante un incidente nel veloce tratto di Deer’s Leap durante la Supersport Race 2. Attendiamo per rispetto un comunicato ufficiale prima di divulgare le generalità del pilota. Le nostre più sentite condoglianze a familiari e amici…
AGGIORNAMENTO: il pilota che ha perso la vita durante la Supersport 2 è il ventiquattrenne scozzese Andy Lawson, newcomer all’Ulster GP ma già presenza fissa nelle Nationals e vincitore della Junior Race al Manx GP 2014. Rinnoviamo le nostre condoglianze a familiari e amici. RIP Andy.








Non vorrei dire una scemenza ma mi risulta che il 5′ posto nella 125 di Lorenzo Tiveron sia il miglior risultato di un italiano all’Ulster GP dal 1970 (vittoria di Giacomo Agostini sia in 350 che in 500 naturalmente con Mv Agusta). Per quanto riguarda la 125 ( o ultralightweight che dir si voglia) per trovare un italiano nelle prime 5 posizioni bisogna andare addirittura al 1960 quando Carlo Ubbiali vinse in sella sempre alla Mv Agusta 125. Se così fosse,parafrasando Rino Tommaso,sul mio personalissimo cartellino Lorenzo Tiveron sarebbe il miglior italiano all’Ulster GP negli ultimi 45 anni…e scusatemi se è poco eguagliando il 5′ posto alla NW 200 del 2012 del grande Stefano Bonetti ( seppur in categorie diverse). Grandissimi complimenti a Lorenzo!!!! A quando un’ intervista sul sito a questo ragazzo??
A breve un’intervista a Lorenzo!