Manx GP 2014. Veloce, terribilmente veloce. Un sorriso beffardo e quel nome quasi impronunciabile, Malachi Mitchell-Thomas, tanto che all’inizio, nel paddock, non capivamo quale fosse il nome e quale il cognome. “Niente a che vedere con qualcosa di snob. I miei genitori non sono mai stati sposati, quindi ho un doppio cognome, Mitchell-Thomas”. Kawasaki Silicone azzurra, casco fuxia, sempre tra i primi benché newcomer. Un predestinato, insomma, di quelli che quasi danno fastidio. E già il mese prima alla Southern 100 aveva subito centrato il podio, secondo dietro a Conor Cummins. →