
L’assegnazione dei numeri al Tourist Trophy è, ogni anno, un momento molto atteso.
La notizia è ovunque, la scioccante e inaspettata news della morte di Keith Flint dilaga sul web. Per tutti lui era il frontman dei Prodigy, il creatore di una delle band elettro/punk più amate degli anni ’90, un’icona musicale e di stile irriverente, ma con un lato umano così “down to earth”, per dirla nella sua lingua madre.
Ian Hutchinson avrebbe potuto rimanere l’unico pilota Honda Racing al TT dopo l’abbandono di Lee Johnston, ma non sarà così: la squadra capeggiata da Johnny Twelvetrees annuncia oggi l’ingaggio di un compagno di Team per “Hutchy”: si tratta di un altro top rider, un australiano che ha dimostrato di poter fare grandi cose e che risponde al nome di David Johnson.
Scordatevi la spettacolarità delle attrazioni dell’Isola di Man o le grandi feste della North West 200. Immaginatevi solo una stretta lingua d’asfalto di 12 km in cui si toccano punte di 320 km/h, un paddock d’altri tempi, un circuito elettrizzante, velocità da brivido, solo campi e boschi nei dintorni. Questo è l’Ulster GP: motociclismo allo stato puro, strada, moto, tende, fango e freddo. O almeno per la maggior parte delle volte.