Una stagione di road races: intervista a Tommaso Totti

Il programma 2015 è di quelli da “leccarsi i baffi”. Una bella varietà di corse su strada con tanta, tanta Isola di Man.

Tommaso Totti, ingegnere meccanico riminese classe 1989, con ormai un po’ di road races “under his belt”, in carriera, quest’anno punta in alto: il fitto programma prevede gare a Post TT, Southern 100, Ulster GP e Manx GP.

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(Foto: Chris Usal)

Il primo appuntamento è all’Isola di Man il 13 giugno per il Post TT sul Billown Circuit, nel sud dell’isola presso Castletown (lo stesso tracciato della Southern 100), il giorno seguente il termine del Tourist Trophy. E’ poi il turno proprio della Southern dal 6 al 9 luglio, per poi approdare in Irlanda del Nord per il suo secondo Ulster GP (3-8 agosto). Infine, ciliegina sulla torta, il Manx GP all’Isola di Man (22 agosto-4 settembre).

Nome noto in vari campionati italiani (CIV compreso), Tommaso Totti fa il suo esordio al Manx Grand Prix nel 2010, centrando un ottimo 7° posto nella gara dei Newcomers. Il primo riminese sul Mountain 40 anni dopo Renzo Pasolini. Totti torna all’Isola due anni dopo, nel 2012, per affrontare Junior e Senior Race del Manx GP con il CBR600RR del Team WRM. Quest’anno sarà la sua terza visita al Mountain Course, cercando di battere il suo best lap del 2010 in 110.577 mph.

Il 2014 ha segnato poi il suo esordio al bellissimo Ulster GP, nella classe Ultralightweight in sella alla Honda 125cc del suo Turbo Racing Team, conquistando un nono posto dopo qualche problema tecnico in prova.

Curiosi di sapere di più circa queste nuove avventure, abbiamo contattato il bravissimo Totti.

 

 

Innanzitutto Tommaso, come mai questa inversione di tendenza? Cambio di moto dal 125cc al 600cc e molte road races in programma quest’anno!

Ho preso questa decisione per continuare il mio percorso di crescita nelle road races. La 125 è stata un’ottima scuola per debuttare in una gara tosta come l’Ulster GP, però sento che è arrivato il momento di salire di livello e penso che la 600 sia la moto migliore per farlo. Inoltre, potendo fare quattro gare invece che una, ho la possibilità di fare molta più esperienza in una sola stagione. 

 

 

Il Team sarà sempre il Turbo Racing? Come affronterai queste avventure? Avrai con te dei meccanici o sarete di nuovo solo tu e la tua fidanzata, con tenda e carrello, nello stile road racing più puro?

Il Team rimarrà sempre lo stesso perché la scorsa stagione mi ha dato grosse soddisfazioni e quindi è un progetto che ci tengo a portare avanti. In questa stagione, grazie all’aiuto di un mio grande amico che vive sull’Isola di Man, avrò a disposizione una Kawasaki 600 preparata ad hoc per le road races ed inoltre una base operativa per il Team direttamente sull’Isola di Man. In questo modo sarà molto più facile ed economico spostarsi tra una gara e l’altra. Alle gare io continuerò ad occuparmi di tutta la parte tecnica mentre Marina gestirà la parte mediatica e di ricerca sponsor. Inoltre avrò alcuni amici locali pronti a supportarmi ed aiutarmi durante gli eventi per i pit stop e tutto il resto.

 

 

Mi incuriosisce molto la tua partecipazione al Post TT. Come mai l’impegno di un lungo viaggio per un evento così “piccolo” in termini anche di durata? Senz’altro però è un’ottima preparazione per la Southern 100!

Hai centrato il punto, per me la partecipazione al Post TT è un’ottima occasione per fare esperienza in previsione della Southern 100. Inoltre è un bellissimo evento in quanto si svolge il giorno seguente al Senior TT e saranno presenti piloti e Team di altissimo livello, quindi penso che partecipare a questa gara sia un’ottima occasione per me.

 

 

Come hai intenzione di prepararti ad una gara impegnativa come la Southern 100? Il Billown Circuit sembra davvero tosto!

Il tracciato di Billown è davvero difficile e non sarà facile da imparare in quanto è molto veloce e insidioso. Per cominciare mi sono fatto dare qualche ottimo consiglio dal mio amico Davide Ansaldi che è il pilota italiano che lo conosce meglio visto che ci è andato pure sul podio! Per cercare di impararlo al meglio mi recherò nel corso della primavera qualche volta sull’Isola di Man per girarci sopra con una moto stradale in modo da cominciare a conoscerlo. Ovviamente, come in tutte le road races, la vera esperienza la si comincia a fare dal primo vero turno di prove, quindi il Post TT sarà la mia prima vera occasione di fare i conti con il circuito di Billown. In questo modo spero di arrivare alla Southern 100 con una buona esperienza in modo tale da puntare ad un bel risultato.

 

 

E’ molto bello rivedere ancora in lista l’Ulster GP nei tuoi programmi. Cosa ti ha colpito di
più di questo evento lo scorso anno?

L’Ulster GP è magnifico! E’ un vero Gran Premio su strada ed il tracciato è il più veloce al mondo! Mi è piaciuto tantissimo correrci la scorsa stagione quindi quest’anno ci voglio tornare a tutti i costi. Dopo l’apprendistato con la 125 sono davvero impaziente di guidare sul circuito di Dundrod in sella ad una 600.

 

 

Tornerai poi al Manx GP per la terza volta in carriera. Come mai non hai tentato il “salto” verso il Tourist Trophy?

Sì, finalmente quest’anno potrò tornare al Manx GP ed è l’evento che aspetto maggiormente. Dopo le mie prime due partecipazioni, che sono state tra le esperienze più belle della mia carriera, purtroppo nelle ultime due stagioni non ci sono potuto tornare per problemi legati agli sponsor. Ora che ho questa possibilità di tornarci sono davvero felice e non vedo l’ora di mettermi il casco e lanciarmi giù verso Bray Hill! La ragione per cui ho deciso di non prendere parte al TT è perché non sento ancora di avere l’esperienza e la velocità necessarie per quell’evento. Ovviamente il TT rimane il mio sogno più grande ma come ho sempre detto ci voglio andare quando sarò in grado di esserne un protagonista e non solo per farci presenza. Ovviamente, se quest’anno otterrò dei buoni risultati nelle road races in cui correrò, ci farò più di un pensiero per la prossima edizione!

 

 

Cosa ti è mancato di più dell’Isola di Man in questi “anni di lontananza”?

Questi anni lontano dall’Isola di Man sono stati difficili perché io amo quel posto! La cosa che mi è mancata di più, e senza la quale è stato più difficile rimanere, è stato poter guidare una moto da corsa al limite sui 60 chilometri del Mountain Circuit e per fortuna quest’anno lo potrò rifare!

 

 

 

(Foto: Chris Usal)

 

 

Millsport senza soldi, Dan Kneen a piedi

Una fantastica stagione 2014, con brillanti risultati nelle Nationals e Internationals Road Races con il Team Cookstown/BE. Poi l’amichevole separazione dalla squadra di John Burrows e un contratto per il 2015 con i nordirlandesi di Millsport Racing.

Maria Costello su BMW, sarà con ICE Valley Racing

Il più noto volto femminile delle road races è senza dubbio quello della biondissima Maria Costello. Da anni sulla scena nelle principali corse su strada, Maria annuncia oggi il suo accordo con ICE Valley per la stagione 2015.

Russ Mountford rinnova con Silicone Engineering

Sarà una stagione ricca di appuntamenti quella di uno dei migliori road racers privati in circolazione. Stiamo parlando dell’inglese Russ Mountford, trentatreenne di Wigan (UK), da qualche tempo presenza fissa nelle corse su strada. 

EICMA – Intervista a Conor Cummins

Lui è uno di quei personaggi che non hanno bisogno di presentazioni. Uno dei big dello scenario road racing che si contraddistingue per la sua altissima statura e per il fatto di essere nato proprio sul circuito del TT, a Ramsey. Senza dimenticare il suo record al Tourist Trophy del miglior giro di sempre con partenza da fermo (uno standing start lap a 131.511 mph di media) resistito dal 2010 fino a quest’anno.

Molti poi lo ricorderanno per il tremendo “volo” alla Verandah al Tourist Trophy 2010…

Lui è Conor Cummins e abbiamo avuto il piacere di scambiare quattro chiacchiere con lui durante l’EICMA, presso lo stand della linea di abbigliamento scozzese Red Torpedo, di cui “Conrod” è uno dei testimonial.

 

 

Allora Conor, cosa ci dici della stagione 2014 che hai passato con Honda Racing? Sei soddisfatto di come è andata?

Sì, molto soddisfatto! Sapevo che quest’anno sarebbe stata una bella sfida per migliorarmi e avrei dovuto lavorare sodo. Non ho passato dei grandi momenti negli ultimi quattro anni, quindi tornare quest’anno con Honda e raggiungere i risultati che abbiamo ottenuto è stato grandioso. Ringrazio moltissimo Honda per avermi dato l’opportunità di dimostrare il mio potenziale. Credo sia andata molto bene e i risultati ottenuti sono proprio quelli che speravo. E’ il primo anno con un team nuovo, quindi è andato alla grande!

 

Dopo una serie di stop e contrattempi hai nuovamente raggiunto il podio quest’anno al TT, per ben due volte. Credi che questo ti abbia dato più forza e fiducia?

Sì, nella mia mente più che altro. Non ho mai messo in dubbio le mie abilità. Ma ero molto abbattuto e ho faticato per tornare ad un buon livello. Mi capitava spesso di pensare “ne vale la pena? Tornerò mai allo stesso livello di prima?”. Mi piace pensare che quest’anno ho dimostrato di esserci tornato, a quel livello. Certo, non ho vinto un TT ma non siamo molto lontani e non possiamo certo lamentarci per come sia andata. E’ stata una grande stagione!

 

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Foto di Benedetta Zaccherini

Puoi dirci qualcosa del 2015? Resterai ancora con Honda?

Non so ancora. La stagione è appena finita e tutti sono felici per quello che abbiamo fatto. Mi piacerebbe restare con Honda l’anno prossimo, ma dobbiamo solo aspettare e vedere cosa succede.

 

Perché, per il secondo anno di fila, non sei andato a Macao? Credo che a molte persone farebbe piacere vederti tornare. In fondo la tua battaglia nel 2009 con Stuart Easton è stata memorabile!

Sai, mi piacerebbe tornarci, ma devo farlo con la moto giusta. Ero consapevole già dall’inizio dell’anno che Honda non sarebbe andata a Macao in forma ufficiale e sapevo che avrei faticato per trovare un’altra moto, ma va bene così. Se ci fossi andato avrei dovuto farlo con una Honda, ma attualmente non ci sono molte Honda disponibili. Mi piacerebbe moltissimo tornarci, mi piace il circuito e l’evento è grandioso. In effetti sono stato invitato dagli organizzatori, ma andarci è stato impossibile per via della moto, ma è tutto ok.

 

John (McGuinness) ha corso a Macao con una Honda RAF Reserves. Avevano solo una Superbike, oltre alla Stock che hai usato tu nel corso della stagione?

Sì, avevano solo una Superbike e questa è stata la loro scelta. Non so altro, ma comprendo perfettamente la loro decisione. Questo era ciò che volevano, quindi a me sta bene.

 

Cambiamo argomento. Cosa ci dici della categoria Lightweight? Ti piacerebbe correrci ancora?

Sì, l’ho già fatto in passato. Ho guidato per il team KMR Kawasaki nel 2013 ed ho concluso al terzo posto al TT. L’ho provata solo una volta e niente di più. Mi piace come categoria; penso sia perfetta per i newcomer che vogliono imparare il circuito del TT. E’ un’ottima classe e mi piacerebbe correrci di nuovo, ma solo quando tutto sarà a posto e al momento opportuno. Magari nel futuro, chi lo sa?

 

Nell’ultima intervista che abbiamo fatto a Roma nel 2013 ci hai parlato della Conrod Events (la società di corsi di guida fondata da Conor) e della tua volontà di espanderti nel resto d’Europa. Come sta andando il progetto?

Ad essere onesto ho dovuto prendermi una pausa quest’anno per via degli impegni con le gare. Sono stato terribilmente impegnato e di solito intraprendo qualcosa solamente quando so di poter dare il cento per cento. Sapevo che quest’anno non mi sarei impegnato al massimo con la Conrod Events, il che è comprensibile, perciò mi sono preso una piccola pausa in attesa del prossimo anno. Il nome sta comunque girando, giusto per essere conosciuti. Quindi, check it out!

 

Ora una domanda che sta a cuore a molti. La questione sicurezza è frutto di accesi dibattiti tra gli appassionati di motori e tra gli stessi organizzatori, ed ovviamente le road races sono spesso e volentieri stigmatizzate. Nelle ultime decine di anni sono stati fatti grandi progressi per migliorare la sicurezza ad eventi come il TT, la North West 200, l’Ulster GP e alle National road races. Credi che si possa fare qualcosa in più , al TT per esempio?

Non credo che le gare saranno mai sicure al cento per cento. Dopotutto sono strade pubbliche, proprio come quella che hai preso per venire all’EICMA. Sono proprio la stessa cosa. Puoi incrementare la sicurezza, certo, ma non saranno mai sicure al cento per cento. Ad essere onesti, credo che neanche un circuito permanente possa mai diventare totalmente sicuro, perché la gente continuerà ad avere incidenti e a farsi male, senza dover per forza colpire qualcosa. Non sto dicendo che non concordo con le posizioni di altri, questo è solamente il mio punto di vista. Non renderai mai una road race sicura, che sia il TT, la North West, l’Ulster o persino le gare in Europa. Sono tutte pericolose, il motorsport è un ambiente pericoloso, uno sport molto pericoloso. Questa è la mia idea.

 

C’è una gara che ti piacerebbe fare per la prima volta? La Pikes Peak, ad esempio…

Mi piacerebbe molto correre a Bonneville. Ho pensato alla Pikes Peak per molti anni, ma ho sempre incontrato problemi di logistica. Mi piacerebbe fare anche la 8 ore di Suzuka. Magari altri eventi, come una tappa del Campionato Mondiale Supermoto, ne vado pazzo! Ci sono molte cose interessanti, ma per ora restiamo alle road race e vediamo cosa succederà!

 

Grazie mille Conor, in bocca al lupo per tutto!

 

(Foto: Denis Pian)

Macau GP – Fuori Dean Harrison, ci sarà Sandor Bitter

E’ una vigilia un po’ travagliata quella del 48° Macau Motorcycle Grand Prix. Dopo la cancellazione dalla entry-list dei nomi di Michael Dunlop, Dan Kneen e Tiago Magalhaes, è ora il turno di Dean Harrison.

Ulster GP – Testa a testa tra Martin e Anstey, ottimo Ansaldi

Nonostante le molte bandiere rosse, la giornata di ieri all’Ulster Grand Prix ha scritto una pagina interessante nella storia di questo evento. Il giovedì pomeriggio, come di consueto dedicato alle gare della Dundrod 150, ha visto una serratissima bagarre tra Guy Martin e Bruce Anstey, consacrando il primo a dominatore della Superbike Race ma lasciando intatto il record di velocità del secondo.